Giubileo 2025: Donne Patrone d’Europa e dottori della Chiesa

Donne patrone d'Europa e dottori della Chiesa

Basilica santa maria sopra minerva

Basilica di Santa Maria sopra Minerva

(Santa Caterina da Siena)

Già nell’VIII secolo le fonti storiche ricordano in questo luogo una piccola chiesa che papa Zaccaria donò alla comunità delle monache basiliane fuggite dall’oriente.
Solo a partire dal 1256 vi si insedieranno i frati predicatori.
Con l’occupazione napoleonica, tra il 1797 e il 1814, il convento venne requisito ed utilizzato come caserma di fanteria provocando ingenti danni alla struttura, che poi fu abbandonato dai frati verso il 1810, dopo la soppressione degli ordini religiosi. Vi fecero ritorno solo nel 1825.
Nel 1871 lo Stato italiano espropriò definitivamente la chiesa, e solo nel 1929 concesse ai frati l’utilizzo di alcuni ambienti della struttura.
Fin dai tempi della seconda guerra mondiale la comunità finlandese ha preso come punto di riferimento religioso questa basilica. Infatti ogni anno, il 19 gennaio, giorno della festa di sant’Enrico di Uppsala, vescovo e patrono della Finlandia, una solenne Messa in suo onore viene celebrata nella Cappella Capranica dove si trova una statua in legno raffigurante sant’Enrico.
Infine, all’interno della basilica sono custodite, oltre alle spoglie del beato Angelico proclamato patrono degli artisti da san Giovanni Paolo II nel 1984, anche quelle di santa Caterina da Siena che divenne dottore della Chiesa nel 1970 ed è ad oggi patrona di Roma, Italia ed Europa.

Basilica Santa Brigida in campo de fiori

Basilica di Santa Brigida a Campo de Fiori

(Santa Brigida di Svezia)

La chiesa è inserita in un ampio complesso edilizio che comprende la casa dove visse dal 1350 santa Brigida di Svezia con sua figlia santa Caterina. Alla sua morte, avvenuta nel 1373, l’edificio fu affidato al monastero svedese di Vadstena.
Quando però verso il 1500 la Svezia abbracciò la fede luterana, il complesso fu occupato da Olao Magno, arcivescovo di Uppsala in esilio.
La chiesa e il complesso cambiarono più volte gestione.
Ognuno dei proprietari operò diversi restauri e ammodernamenti sia della chiesa che degli ambienti legati alla vita di santa Brigida.
Tutt’oggi la chiesa rimane la chiesa nazionale degli svedesi.

Basilica santa Maria della Vittoria

Chiesa Santa Maria della Vittoria

(Santa Teresa d’Avila)

L’originale edificio fu costruito a partire dal 1495, nel luogo in cui sorgeva una casa appartenuta al banchiere ebreo Daniel Norsa.
Le fonti storiche raccontano che il banchiere nel 1493 aveva rimosso dalla facciata un’immagine sacra causando l’ira del popolo che, durante la processione per la festa dell’Ascensione, aveva oltraggiato la sua casa con insulti e lancio di pietre. I cittadini ottennero, inoltre, che il sacrilegio fosse punito con la demolizione della casa e la costruzione di un edificio sacro finanziato direttamente dal banchiere.
La chiesa deve il suo titolo alla vittoria contro i boemi nella battaglia della Montagna Bianca, presso Praga, del 1620. La storia racconta infatti che in un momento di difficoltà intervenne durante i combattimenti padre Domenico di Gesù e Maria, cappellano dell’esercito. Aveva con sé un ritratto di Maria in adorazione del Bambino che improvvisamente si illuminò, accecando gli avversari e costringendoli così alla fuga. Nel 1622 l’immagine miracolosa venne trasferita nella chiesa.
Inoltre, all’interno dell’attuale edificio, è collocato il famoso gruppo scultoreo realizzato da Gian Lorenzo Bernini raffigurante l’Estasi di santa Teresa d’Avila. L’opera rappresenta un momento della vita di Santa Teresa d’Avila in cui, secondo la sua biografia, un angelo le trafisse il cuore con una freccia dorata, provocandole così un’immensa gioia, ma anche un profondo dolore.

Trinità dei Monti

Trinità dei Monti

(Santa Teresa del Bambin Gesù)

In origine la chiesa prendeva il nome di “Trinità del Monte” in riferimento molto probabilmente al colle romano sul quale sorge, il Pincio. I lavori di costruzione del primo edificio furono ultimati nel 1585, con la consacrazione da parte di papa Sisto V. Questi aveva, inoltre, affidato al famoso architetto Domenico Fontana il progetto della costruzione di una strada che connettesse questa chiesa con Santa Maria Maggiore. Fontana, visto il dislivello andatosi a creare a causa dei lavori di sbancamento, si occupò della progettazione anche della scala monumentale a due rampe che ancora oggi garantisce l’accesso alla chiesa.
Accanto alla chiesa sorge il convento fondato da Francesco di Paola nel 1494.

Basilica santa Cecilia in Trastevere

Basilica di Santa Cecilia a Trastevere

(Santa Ildegarda di Bingen)

La Basilica di Santa Cecilia sorge sull’antica casa della Santa, martirizzata intorno al 230 d.C. La donna, secondo la tradizione, venne torturata per ben tre giorni nel calidarium, e infine decapitata per aver cercato di convertire al cristianesimo diversi componenti della sua famiglia.
Gli scritti raccontano che papa Urbano I, dopo aver assistito al supplizio, diede al corpo degna sepoltura e consacrò la casa trasformandola in una chiesa che, già nel VI secolo, grazie a san Gregorio Magno, divenne basilica primitiva.
Nella cripta è venerato il corpo della Santa che, secondo la tradizione, venne ritrovato nelle catacombe di San Callisto da papa Pasquale I, dopo che santa Cecilia gli era apparsa in sogno indicandogli il luogo esatto della sua sepoltura. Così il Papa consacrò nell’821 una nuova chiesa erigendola in sostituzione della precedente.
Inoltre, nel 1599, quando il cardinale Sfondrati fece aprire il sepolcro di santa Cecilia, il corpo della donna fu ritrovato miracolosamente intatto, vestito di bianco e con le ferite sul collo. Così a Stefano Maderno venne affidato il compito di realizzare una statua in marmo, riproducendo l’esatta posizione in cui il corpo fu ritrovato.

Basilica sant'Agostino in Campo Marzio

Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio

Eretta nel 1483 da Jacopo da Pietrasanta su un precedente luogo di culto dedicato a san Trifone, è un gioiello artistico e spirituale nel cuore di Roma. Commissionata dal cardinale Guglielmo d’Estouteville, il suo prospetto reca pietre provenienti dal Colosseo.
L’interno, ricco di opere d’arte, vanta affreschi di Raffaello e una biblioteca illustre, la Biblioteca Angelica. 

Statua della Madonna del Parto.

La cappella maggiore, progettata da Orazio Torriani, risale al 1628. L’opera di Caravaggio “La Madonna dei Pellegrini,” nella cappella Cavalletti, delinea una rappresentazione rivoluzionaria di Maria, accogliente e vicina alla vita quotidiana. La statua della “Madonna del Parto” è stata realizzata nel 1516 da Jacopo Tratti detto il Sansovino. È considerata la protrettrice delle partorienti. La basilica è un monumento intriso di storia e arte, incorniciato dalla missione di Sant’Agostino nel costruire un mondo giusto e nobile, una città di Dio.

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