La solennità di Tutti i Santi, che celebriamo ogni 1° novembre, è molto più di una commemorazione liturgica: è un invito personale e comunitario a guardare in alto, a lasciarci ispirare da coloro che hanno vissuto il Vangelo in pienezza. È un giorno in cui la Chiesa ci ricorda che la santità non è un’eccezione, ma una vocazione universale.
I santi: volti diversi di un’unica chiamata
Ogni santo è un riflesso unico della luce di Dio. Le loro vite sono state profondamente diverse per epoca, cultura, temperamento, vocazione. Eppure, tutte raccontano la stessa verità: Dio può fare grandi cose in chi si fida di Lui. Non esiste un “modello unico” di santità. C’è chi ha vissuto nel silenzio di un monastero e chi ha camminato tra le strade del mondo; chi ha testimoniato la fede nel martirio e chi nella malattia, nella povertà, nella maternità, nel lavoro quotidiano.
Come ha detto Papa Francesco, «i santi non sono superuomini, né sono nati perfetti. Sono persone che prima di raggiungere la gloria del cielo hanno vissuto una vita normale». Hanno conosciuto la fatica, il dubbio, la solitudine, ma non si sono arresi. Hanno saputo trasformare le prove in occasioni di amore e le gioie in lode a Dio.
La santità spiegata ai bambini (e non solo): il “kit” di Carlo Acutis
In questo cammino verso la santità, ci viene incontro la figura luminosa di Carlo Acutis, il giovane beato morto a soli 15 anni nel 2006, che ha saputo vivere la fede con una freschezza disarmante. Appassionato di informatica, profondamente innamorato dell’Eucaristia, Carlo ha saputo parlare di Dio con il linguaggio semplice e diretto dei giovani.
Per aiutare i bambini del catechismo a comprendere cosa significhi diventare santi, Carlo aveva ideato un vero e proprio “kit per la santità”: otto passi concreti, accessibili a tutti, che mostrano come la santità non sia fatta di gesti straordinari, ma di fedeltà quotidiana.
1. Desidera la santità con tutto il cuore. Se ancora non la desideri, chiedila con insistenza al Signore. Il primo passo è il desiderio: la santità comincia da un cuore che cerca.
2. Partecipa ogni giorno alla Santa Messa e ricevi la Comunione. L’Eucaristia era per Carlo “l’autostrada per il cielo”.
3. Recita ogni giorno il Santo Rosario. Una preghiera semplice, ma potentissima, che ci unisce a Maria e ci guida a Gesù.
4. Leggi quotidianamente un brano della Sacra Scrittura. La Parola di Dio è luce per i nostri passi, bussola per le nostre scelte.
5. Dedica del tempo all’adorazione eucaristica, anche solo qualche minuto davanti al tabernacolo. È lì che il cuore si trasforma.
6. Confessati ogni settimana, anche dei peccati veniali. La confessione è un bagno di misericordia che ci rinnova.
7. Fai propositi e fioretti per aiutare gli altri. Piccoli sacrifici offerti con amore diventano semi di santità.
8. Affidati al tuo angelo custode, che può diventare il tuo migliore amico. Non siamo mai soli nel cammino.
Un cammino per tutti, oggi
Questo “kit” non è solo per i bambini. È una mappa preziosa anche per noi adulti, spesso distratti, affaticati, disillusi. In un mondo che corre, che misura tutto in termini di successo e visibilità, la santità ci ricorda che la vera grandezza è amare. E che ogni giorno è un’occasione per ricominciare.
La santità non è perfezione, ma perseveranza nell’amore. È dire “sì” a Dio nelle piccole cose, nei gesti nascosti, nelle relazioni quotidiane. È vivere con il cuore aperto, con lo sguardo rivolto al cielo e i piedi ben piantati sulla terra.
In questo giorno di festa, lasciamoci provocare dalla vita dei santi. Chiediamo anche noi, come Carlo, di non sprecare neanche un minuto della nostra vita lontano da Dio. Perché, come lui diceva: «La tristezza è lo sguardo rivolto verso se stessi, la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio».
