Kibeho: i quattro fili d’oro della Madre del Verbo

Kibeho: i quattro fili d’oro della Madre del Verbo

Kibeho

In un angolo remoto del Rwanda, Kibeho, il cielo ha scelto di manifestarsi con le lacrime silenziose di una Madre preoccupata per il destino del mondo.
Dal 28 novembre 1981, la Vergine Maria, presentandosi come «Madre del Verbo» (“Nyina wa Jambo”), ha iniziato a dialogare con alcune giovani, trasmettendo un messaggio urgente e straordinario destinato all’umanità intera.
Grazie alla testimonianza di Alphonsine in un’appassionante intervista a padre Gianni Sgreva, l’appello vibrante della Madonna risuona ancora oggi, intessuto di quattro fili d’oro: la potenza trasformatrice della preghiera, la profonda compassione per il mondo, la feconda accettazione della sofferenza e un pressante invito alla conversione.

Kibeho

1. La potenza della preghiera

Fin dal primo giorno, la richiesta della Signora fu chiara: «Voglio che le tue compagne abbiano fede, perché non ne hanno abbastanza». La preghiera si erge così come il fondamento di tutto, un dialogo sincero e perseverante che conduce alla conversione interioreUna preghiera «senza ipocrisia», un grido del cuore, come la Madonna stessa ha sottolineato a Nathalie: «è con il cuore che si deve fare tutto». Questa preghiera non è un atto isolato, ma un impegno costante per la Chiesa e per il mondo, specialmente in vista delle “grandi tribolazioni” che attendono i tempi futuri. 

La veggente Alphonsine (oggi Suor Umutima), nelll’intervista a padre Gianni Sgreva, rivela che ancora oggi porta nel suo cuore e nella sua vita monastica questo mandato speciale di pregare per la Chiesa.
La Madre del Verbo ha offerto anche preziose indicazioni pratiche per elevare l’anima a Dio: domandare con disponibilità e umiltà, con fiducia e pazienza, cercare posizioni del corpo che favoriscano la concentrazione. E soprattutto, la preghiera del Rosario è stata insistentemente raccomandata, non come vana ripetizione, ma come via privilegiata per mettersi alla scuola di Maria e scoprire il Figlio, senza dimenticare il valore del Rosario dei Dolori della Vergine Maria. 

2. L’importanza della compassione

Ma il messaggio di Kibeho, come bene evidenzia il libro-intervista “Le apparizioni di Kibeho dalla viva voce di Alphonsine”, è intriso anche delle lacrime di una Madre che vede i suoi figli sull’orlo del precipizio.
Le veggenti Marie-Claire, Nathalie e Alphonsine hanno testimoniato il dolore straziante della Madonna, un dolore che è compassione profonda per un mondo che «va male», colpevole di «troppi peccati» e in procinto di «cadere in un baratro». Queste lacrime materne sono un appello urgente a riconoscere lo stato critico dell’umanità e a non restare indifferenti.
La tenerezza e l’attenzione della Madre del Verbo verso le veggenti riflettono il suo amore per ogni figlio e il suo desiderio di consolare e guidare. Anche suor Umutima ha imparato a piangere per coloro che criticano il messaggio, provando compassione perché li vede perdersi, seguendo l’esempio di una Madre che si abbassa per raggiungere le anime smarrite.

Kibeho

3. L’accettazione della sofferenza

E in questo scenario fatto di preghiera accorata e compassione vibrante, si inserisce un terzo elemento, apparentemente arduo, ma intrinsecamente legato agli altri: l’accettazione della sofferenza.
La Madonna è stata chiara: «Nessuno arriva al cielo senza soffrire». La sofferenza non è presentata come una punizione, ma come una realtà inevitabile nella vita cristiana, un cammino obbligato verso la gloria celeste e un mezzo per espiare i peccati del mondo, unendosi alla Passione di Gesù. Accogliere la sofferenza con fede e amore, come ha imparato suor Umutima, non significa rassegnazione passiva, ma partecipazione attiva al mistero della croce, un mistero d’amore che la ragione umana fatica a comprendere appieno.
La Madre del Verbo ha addirittura suggerito che la sofferenza è un «indispensabile coefficiente per la preghiera», perché nella gioia le distrazioni sono più frequenti. Accettando ogni tipo di dolore e vivendolo in spirito di espiazione, si contribuisce a salvare il mondo dalla rovina.

4. La necessità della conversione

Ma il cuore del messaggio di Kibeho è il forte e ripetuto appello alla conversione. La Vergine Maria fin dal primo giorno ha esortato: «Pentitevi, pentitevi, pentitevi!». Questo invito pressante alla conversione dei cuori risuona come un grido d’allarme di fronte al pericolo che il mondo corre di «cadere in un baratro» a causa dei «troppi peccati». La Madre del Verbo ha sottolineato a Nathalie l’urgenza di questo cambiamento: «Convertitevi finché c’è ancora tempo». Questo non è un semplice cambiamento esteriore, ma una trasformazione profonda del cuore, un ritorno sincero a Dio.

La Madonna ha messo in guardia coloro che restano indifferenti ai suoi appelli, avvertendo che «verrà un tempo in cui voi desidererete pregare, pentirvi e obbedire, senza più la possibilità di riuscirvi, a meno che non lo facciate da adesso cominciando a pentirvi e a fare tutto ciò che attendo da voi». Questo appello alla conversione è un invito a non avere cuori induriti, ma a lasciarsi toccare dalla misericordia di Dio, sull’esempio del buon ladrone.

Preghiera, compassione, accettazione della sofferenza e conversione: ecco i quattro fili d’oro che, intessuti tra di loro, sono il cuore di un messaggio che da Kibeho si irradia al mondo intero. Essi sono un invito a riscoprire l’essenziale della vita cristiana, a scuotere i cuori induriti e a rispondere all’amore di una Madre che non si rassegna alla perdita dei suoi figli.
Kibeho non è solo un luogo di apparizioni riconosciute, ma un richiamo potente alla responsabilità di ciascuno nel costruire un futuro di pace, attraverso la forza silenziosa della preghiera, la vicinanza del cuore, l’offerta consapevole del proprio dolore e un sincero cammino di conversione. Un messaggio che, a distanza di anni, continua a interpellare le coscienze con la sua urgente e sempre attuale verità.
Che questo appello risuoni nei nostri cuori e ci spinga a vivere una vita più autenticamente cristiana, mettendo in pratica quattro fili d’oro che ci indicato la Vergine Maria, Madre del Verbo e Nostra Signora Addolorata di Kibeho.

Kibeho: i quattro fili d’oro della Madre del Verbo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scroll to top
Le tue preferenze cookie

Questo sito web utilizza i cookie

Utilizziamo i cookies per personalizzare contenuti ed annunci, per fornire funzionalità dei social media e per analizzare il nostro traffico. Condividiamo inoltre informazioni sul modo in cui utilizza il nostro sito con i nostri partner che si occupano di analisi dei dati web, pubblicità e social media, i quali potrebbero combinarle con altre informazioni che ha fornito loro o che hanno raccolto dal suo utilizzo dei loro servizi. Acconsenta ai nostri cookies se continua ad utilizzare il nostro sito web.

Salva
Rifiuta