Quante volte nella vita ci siamo sentiti piccoli di fronte a sfide che sembravano insormontabili? Magari un problema al lavoro, una preoccupazione in famiglia o, semplicemente, quella sensazione di non farcela, di essere piccoli, peccatori, fragili come vasi di creta.
La vita di fede è una lotta continua, e spesso ci sentiamo come Davide di fronte a Golia, un gigante che ci spaventa e sembra imbattibile.
Ma c’è una buona notizia, un messaggio di speranza che ci giunge dalla Regina della pace direttamente da Medjugorje! La storia di Davide e Golia è una lezione potentissima che risuona ancora oggi. Il giovane, con cinque sassi e… una fionda, riuscì a sconfiggere il temibile gigante. E proprio da questa immagine nascono i “cinque sassi” di Medjugorje, che la Regina della Pace, ha voluto donarci attraverso i suoi messaggi.
Pensateci: proprio come i sassi di Davide abbatterono Golia, questi cinque sassi spirituali sono sufficienti a sconfiggere il nemico, Satana!
Perché “cinque” sassi
La Scrittura ci insegna che il numero cinque indica la piccolezza del contributo umano che, benedetto da Dio, può compiere l’impossibile. Vi viene in mente un altro esempio? La moltiplicazione dei cinque pani fatta da Gesù. Un contributo umano piccolissimo, assolutamente insufficiente per sfamare oltre cinquemila persone, ma che, posto nelle mani del Signore e benedetto da Lui, ha permesso di compiere l’impossibile.
Quindi, non scoraggiamoci mai! Non importa quanto sia imponente il gigante che stiamo affrontando o dovremo affrontare. Se mettiamo le nostre “poche pietre” nella fionda il Signore ci aiuterà a vincere.
Ma quali sono, concretamente, questi potenti strumenti per la nostra battaglia spirituale? Sono cinque, proprio come le dita di una mano! Così, ogni volta che guarderemo la nostra mano, ci ricorderemo di queste armi.
1. Il pollice: la preghiera
La preghiera è il pilastro fondamentale, spesso la grande assente nelle nostre vite, eppure è da essa che tutto deve partire. Già dal quinto giorno delle apparizioni, e quasi quotidianamente, la Vergine raccomanda la preghiera: «V’invito ancora alla preghiera del cuore. Cari figli, se pregate col cuore, si scioglierà il ghiaccio nei vostri fratelli e scomparirà ogni barriera. La conversione sarà facile per tutti quelli che vorranno accoglierla» (23.01.1986). «V’invito a pregare. Figlioli, tramite la preghiera ricevete gioia e pace. Tramite la preghiera siete più ricchi di grazia divina. Perciò, figlioli, la preghiera sia vita per ognuno di voi. Vi invito, in particolare, a pregare per tutti coloro che sono lontani da Dio, affinché si convertano. Allora i nostri cuori saranno più ricchi, perché Dio regnerà nei cuori di tutti gli uomini. Perciò, figlioli, pregate, pregate, pregate! La preghiera regni in tutto il mondo» (25.08.1989).
Maria ci dà anche qualche indicazione pratica per il cammino o l’allenamento alla preghiera e in particolare raccomanda: «Pregate ogni giorno l’Angelus, il Credo, cinque Pater, Ave e Gloria in onore della passione di Gesù, un sesto per il nostro Santo Padre, il Papa, e un settimo per l’effusione dello Spirito Santo su di voi. Poi la preghiera di invocazione dello Spirito Santo» (27.01.1984); «Ogni mattina in famiglia rinnovate le preghiere di consacrazione ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria» (27.01.1984).
La Madonna, con la sua pedagogia materna, ci insegna che pregare significa far entrare Dio nella vita come una persona amata, come una luce che illumina, come un amore che fa vivere e fa crescere!
2. L’indice: l’Eucaristia
La Vergine ha definito la Messa come «la forma più alta di preghiera» (13 gennaio 1984); perciò sottolinea: «Non dimenticate che nell’Eucaristia, che è il cuore della fede, mio Figlio è sempre con voi. Egli viene a voi e con voi spezza il pane perché, figli miei, per voi è morto, è risorto e viene nuovamente» (2 maggio 2016).
Nella santa Messa noi incontriamo il Dio-con-noi, il Dio-in-mezzo-a-noi, nostro compagno di viaggio verso la vita eterna, nostro consolatore e sostegno nelle difficoltà del cammino, nostra «via» al Padre nella concretezza della vita di ogni giorno.
«V’invito a vivere la santa Messa. Molti di voi ne hanno sperimentato la bellezza, ma ci sono anche coloro che non vengono volentieri. Io vi ho scelto, cari figli, e Gesù nella santa Messa vi dà le sue grazie. Perciò, vivete coscientemente la santa Messa e la vostra venuta sia piena di gioia. Venite con amore e accogliete in voi la santa Messa» (3.04.1986). «La santa Messa sia per voi vita» (25.04.1988).

3. Il medio: la Bibbia
La Regina della pace invita e raccomanda in modo esplicito la lettura e la meditazione quotidiana della Sacra Scrittura, perché è Dio stesso a parlarci qui e ora. Nella lettura e nella meditazione della Sacra Scrittura ci poniamo in ascolto di ciò che Dio ha da dirci, comprendiamo la sua volontà su di noi e sulla nostra vita.
Nel suo messaggio del 19 aprile 1984 svela: «Cari figli, vi rivelo un segreto spirituale: se volete essere più forti contro il male, createvi una coscienza attiva. Per questo, pregate molto al mattino e leggete un testo del Vangelo. Incidete la Parola divina nel vostro cuore e vivetela durante la giornata, soprattutto nelle prove, e di notte sarete più forti».
4. L’anulare: il digiuno
Già a partire dal sesto giorno delle apparizioni la Vergine raccomanda la pratica del digiuno Esso svolge la fondamentale funzione di farci sapere qual è la nostra fame, di che cosa viviamo, di che cosa ci nutriamo e di ordinare i nostri appetiti intorno a ciò che è veramente centrale.
Come digiunare? Maria risponde: «Il digiuno migliore è quello a pane e acqua. Tutti, eccetto gli ammalati, devono digiunare. L’elemosina e le opere di carità non possono sostituire il digiuno» (21.07.1982).
Attraverso il digiuno la nostra volontà si rafforza e diviene capace di resistere alle seduzioni del maligno. Lo scopo ultimo del digiuno è la capacità di rinunciare al peccato per fare crescere Gesù in noi. Il digiuno è connesso alla fede. Digiunare non significa avere fame, digiunare significa aprirsi al Signore.
5. Il mignolo: la Confessione
Rompere radicalmente con il peccato è la condizione necessaria per riconciliarsi con Dio: «Confessatevi frequentemente! Non lasciate che nella vostra anima rimanga a lungo anche soltanto un piccolo peccato. Confessatevi e riparate i vostri peccati» (02.08.1981); «Oggi voglio invitare tutti alla Confessione, anche se vi siete confessati solo qualche giorno fa. Desidero che viviate la festa nel vostro cuore» (24.03.1985). Il sacramento della riconciliazione deve diventare per noi un incontro di festa, che guarisce il cuore.

La fionda
E infine, non dimentichiamoci della fionda. Le pietre le abbiamo, ma la fionda per lanciarle contro l’avversario?
La fionda che dobbiamo prendere in mano è il santo rosario: «Pregate! La corona del Rosario sia sempre nelle vostre mani, come segno per Satana che appartenete a me» (25.02.1988); «Figlioli, la preghiera opera miracoli. Quando siete stanchi e malati e non sapete il senso della vostra vita, prendete il rosario e pregate; pregate finché la preghiera diventi un incontro gioioso con il vostro Salvatore» (25.04.2001).
Non con la forza, non con la potenza umana, ma con l’aiuto divino ottenuto per mezzo di questa preghiera, forte come la fionda, possiamo affrontare il nemico infernale, ripetendo contro di lui le parole di Davide: «Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con l’asta. Io vengo a te nel nome del Signore» (1Sam17,45).
Le cinque pietre e la fionda che Dio ci offre attraverso la Regina della pace sono armi spirituali potentissime che possono portare a cambiamenti incredibili: nella nostra vita personale, nella nostra famiglia, nella comunità.
Accogliamole con il cuore aperto, e la nostra vita potrà essere trasformata!