Santa Gianna Beretta Molla. Un antidoto alla crisi del matrimonio e della famiglia

Santa Gianna Beretta Molla. Un antidoto alla crisi del matrimonio e della famiglia

Gianna Beretta Molla

Nel contesto socio-relazionale del nostro tempo, si palesa con sempre maggiore frequenza la crisi della famiglia, che si manifesta attraverso un alto numero di separazioni e divorzi. Spesso, siamo portati a pensare “a me non capiterà mai”, senza accorgerci dei segnali premonitori che si insinuano nella quotidianità. Ma cosa succede quando gli ideali che hanno sostenuto la vita in comune vengono meno, lasciando un senso di smarrimento e tradimento? Le cause della rottura del legame coniugale sono molteplici e, sebbene ogni storia sia unica, certi scenari e motivazioni si ripetono. Tra le difficoltà più comuni vi sono l’individualismo che porta a un matrimonio di “io+io” anziché la costruzione di un “noi”, la mancanza di dialogo e la paura del conflitto, la difficoltà a distaccarsi dalla famiglia d’origine, la gestione delle differenze culturali, la routine che spegne la passione, le difficoltà economiche…

Il Matrimonio come sacramento dell’Amore

Tuttavia, esistono percorsi di vita che, pur nella loro specificità, offrono una guida luminosa. La vita di santa Gianna Beretta Molla, donna, sposa, mamma e medico, rappresenta un esempio straordinario della “santità della porta accanto”, un potente antidoto alle sfide che le famiglie e i matrimoni odierni devono affrontare.
Gianna e Pietro Molla si incontrano l’8 dicembre 1954, e fin da subito, affidano il loro rapporto al cielo. Nelle loro lettere, traspare la gioia di un fidanzamento vissuto nella luce del Signore, un profondo dialogo e una continua scoperta reciproca. Gianna esprime il suo desiderio di «rendere felice» Pietro e di «donarsi per formare una famiglia veramente cristiana». Per Gianna, il matrimonio è uno «sforzo sempre teso a rendere felice l’altro», un «Sacramento dell’Amore». Immagina la loro futura famiglia non tanto come un luogo, ma come «un piccolo cenacolo ove Gesù regni sopra tutti i nostri affetti, desideri e azioni». Questo profondo senso di dedizione e l’impegno a costruire un “noi” basato su stima, fiducia e rispetto sono in netta antitesi con l’individualismo che domina molte relazioni oggi. Gianna e Pietro dimostrano che la felicità non è scontata ma si costruisce giorno per giorno, ringraziando Dio per ogni cosa.

Il sacrificio per la Vita: l’amore che vince il dolore

La maternità è stata una gioia immensa per Gianna, ma è anche il contesto del suo più grande sacrificio. Di fronte alla diagnosi di un fibroma uterino durante la quarta gravidanza, Gianna, pur essendo medico e pienamente consapevole dei rischi, non esita nella sua scelta: «Sono pronta a tutto, pur di salvare la mia creatura». Esclude le opzioni che avrebbero compromesso la vita del bambino, scegliendo l’unica che la metteva a rischio. Questa decisione non è frutto di un’obbedienza cieca a una legge, ma di un profondo istinto materno e di un’indiscutibile fiducia nella provvidenza. Poco prima del parto dice a suo marito: «Pietro, se dovete decidere fra me e il bambino, nessuna esitazione: scegliete, e lo esigo, il bimbo. Salvate lui». Questo atto di amore estremo e donazione di sé si erge come un monumento alla sacralità della vita e all’essenza dell’amore coniugale e familiare.

 La rotta tracciata dalla vita di Gianna

La vita di santa Gianna Beretta Molla offre chiare indicazioni per affrontare le crisi familiari e matrimoniali:
• Fiducia in Dio e preghiera costante: Gianna vive ogni momento affidandosi al Signore. Questa fede profonda permette di affrontare le difficoltà con serenità e speranza, superando la tentazione di “mollare tutto” quando le cose si complicano.
• Amore di donazione e non di possesso: Gianna si dona totalmente al marito e ai figli, mettendo la loro felicità al primo posto. Questo si contrappone all’individualismo e alla tendenza a usare l’altro per appagare sé stessi.
• Importanza del dialogo e della condivisione: la comunicazione aperta e la disponibilità a dirsi ciò che si pensa e si prova, anche nel conflitto, sono fondamentali. Gianna e Pietro si conoscono e si comprendono in profondità attraverso il dialogo, anche nelle lettere.
• Vivere il quotidiano in modo straordinario: Gianna insegna a fare della vita un capolavoro vivendo bene il quotidiano e compiendo cose ordinarie in maniera straordinaria.
• Accettazione delle sfide e tolleranza al conflitto: Gianna affronta il dolore e le difficoltà con fortezza e abbandono al Signore. Le coppie “sane” non evitano il conflitto, ma sono disponibili a dirsi quello che pensano, provano, ciò che fa piacere o che fa soffrire ma anche ciò che desiderano.
• La gioia come dono di Dio: nel matrimonio Gianna è «immensamente felice» e ricorda che il segreto della felicità è «vivere momento per momento e di ringraziare il Signore di tutto ciò che egli nella sua bontà ci manda giorno per giorno».

Gianna Beretta Molla

La vita di Gianna è un richiamo all’essenza dell’amore; lei ci incoraggia a essere testimoni credibili della grandezza e della bellezza del cristianesimo, a sorridere a Dio e a tutti coloro che il Signore ci manda. La sua esistenza dimostra che la vera felicità, terrena ed eterna, dipende dal «seguire bene la nostra vocazione», qualsiasi essa sia, vivendo l’amore con un impegno totale e una fiducia incrollabile.

Santa Gianna Beretta Molla. Un antidoto alla crisi del matrimonio e della famiglia

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