In un tempo in cui la politica sembra spesso intrappolata tra polarizzazioni e interessi di parte, emerge un’iniziativa che ci invita a guardare oltre, a sognare in grande: il Giubileo dei Governanti 2025.
Dal 20 al 22 giugno 2025, governanti e rappresentanti delle istituzioni civili saranno chiamati a un appuntamento di straordinaria importanza, non solo religioso, ma profondamente civico e umano. È un’occasione, come recita il titolo stesso, di “responsabilità e speranza”, un tempo per riflettere sul significato più autentico del servizio al bene comune.
Ma di cosa si tratta esattamente?
Questo Giubileo non è un semplice raduno. È un momento di pausa, un’opportunità preziosa per riallineare l’operato di chi detiene il potere con i principi fondamentali della dignità umana e della giustizia sociale. In un mondo che corre veloce, quanto è facile per un politico smarrire la strada nell’incalzare di scelte e compromessi quotidiani?
Il Giubileo si propone come una bussola, una guida universale che, pur attingendo ai valori cristiani, parla alla coscienza di ogni persona, credente o meno.
Un decalogo illuminante
Il Decalogo del politico ideale di monsignor Bruno Forte, può aiutarci a tracciare le linee guida di una riflessione che deve poter arrivare a tutti; un testo che lancia “inviti, esortazioni, sfide e provocazioni” a chi è impegnato nel servizio al bene comune.
Monsignor Forte ci ricorda che il vero politico deve fuggire l’egoismo, quel ripiegamento su sé stessi che impedisce di osare qualcosa di nuovo e bello per la collettività. Al contrario, è invitato a scegliere la via della pazienza attiva, a non arrendersi agli insuccessi e a impegnarsi con audacia, generosità, intelligenza e creatività per una vita più giusta e bella per tutti. Un punto cruciale del suo decalogo è l’amore per il bene comune, che deve prevalere su ogni interesse personale o di parte, obbedendo sempre alla verità e non lasciandosi guidare dai pregiudizi. Inoltre, chi ha responsabilità di governo dovrebbe considerare i bisogni dei poveri come loro diritti e guardare al mondo intero come alla casa di tutti, custodendo l’ambiente e accogliendo lo straniero, garantendone i diritti e formandoli ai doveri della convivenza civile.
Tre pilastri per una politica sapiente
Monsignor Bruno Forte ha anche evidenziato tre dimensioni chiave che questo Giubileo intende approfondire, pilastri per una politica che sia davvero al servizio della persona e del pianeta:
• Ecologia: custodire il creato è un dovere che supera le ideologie, mettendo la sostenibilità e il rispetto della terra al centro dell’azione politica.
• Giustizia: la vera leadership si misura dalla giustizia che distribuisce, e un’equa ridistribuzione delle risorse è segno di buona governance. Il Decalogo di monsignor Forte esorta a cercare sempre l’equità, chiedendo più sacrifici a chi ha di più e offrendo maggior sostegno a chi ha di meno, difendendo i più deboli e facendosi voce di chi non ha voce.
• Conversione: il Giubileo è un richiamo a un rinnovamento autentico, suggerendo che la politica, se vissuta con coscienza, può diventare un potente strumento di cambiamento e di pace.
Il Giubileo dei Governanti 2025 si propone proprio di essere quello spazio di dialogo e incontro dove riscoprire il senso più profondo di un impegno che è vocazione. È un invito ai leader a essere “costruttori di ponti”, a scegliere il bene della collettività sopra ogni interesse personale, generando nella sfera pubblica quella speranza che solo una politica giusta e solidale può infondere. Che sia dunque un’occasione per un rinnovamento etico, per una politica più umana, più giusta, più vera. Ciascuno di noi è pronto, come cittadino, a fare la sua parte affinché la politica, come la società, assuma un volto sempre più bello?
Se vuoi leggere il decalogo rivolto ai politici e ai governanti di monsignor Bruno Forte lo puoi trovare in Lettere al popolo di Dio.