Santa Veronica Giuliani è una delle più grandi mistiche della storia. Nata a Mercatello sul Metauro, presso Urbino, nel 1660, all’età di 17 anni entra tra le Clarisse Cappuccine di Città di Castello. Nulla sarebbe trapelato della sua straordinaria esperienza mistica, se il suo confessore non le avesse ordinato di trascrivere su un diario le confidenze del Redentore, di cui riviveva puntualmente le sofferenze della passione. Nel suo diario descrive anche le esperienze che fece dell’Inferno, accompagnata dagli angeli.
«Io sono con te»
In una visione che risale al gennaio 1716 le appare la Madonna, che la conduce ai piedi della Trinità Gloriosa; poi ordina agli angeli custodi di accompagnarla in spirito nell’abisso: «Non temere, figli mia, io sono con te».
«Anime e demoni sono una cosa stessa»
Veronica arriva in una regione bassa, buia, maleodorante; ode muggiti di tori, urli di leoni, sibili di serpenti. Vi è un fumo denso, vede e sente lampi e tuoni. Una grande montagna si staglia davanti a lei ed è tutta coperta di aspidi e di basilischi legati insieme che si contorcono, ma non possono liberarsi.
Sente maledizioni orribili. Scriverà: «Rivolta ai miei Angeli domandai loro che cosa fossero quelle voci ed essi mi dissero che ivi stavano tormentate molte anime, e che il detto luogo era il più refrigerante. Infatti si aprì, in un subito, quel gran monte, e parvemi vederlo tutto (pieno) di anime e di demoni in tanto numero! Stavano quelle anime attaccate insieme come se fossero una cosa sola; ed i demoni le tengono così legate, con catene di fuoco, a sé stessi, che anime e demoni sono una cosa stessa».
Lucifero è spaventevole, orrendo
Veronica vede anche un’altra montagna dove ci sono tori, cavalli, cani arrabbiati, che senza tregua mordono e divorano le anime. Vede poi monti con tormenti feroci. Scrive la Santa: « In mezzo a questo luogo, vi è un trono altissimo, larghissimo, bruttissimo e composto tutto dei demoni! Più spaventevoli dell’inferno; e nel mezzo di esso vi è una sedia formata di demoni, i capi ed i principali. Quivi sta a sedere Lucifero, spaventevole, orrendo. O Dio! Che brutta figura! Passa in bruttezza, tutti gli altri demoni; sembra che abbia un capo formato di cento capi, e che sia pieno di spuntoni ben lunghi, in cima di ciascuno dei quali vi è come un occhio, grande come un capo di bue, che manda saette infuocate che bruciano tutto l’inferno.
Per tutta l’eternità
Tutti i dannati vedono Lucifero e questo causa loro tormento. Gli angeli fanno capire a santa Veronica che mentre in Paradiso le anime sono nella gioia e nella beatitudine perché vedono Dio, nell’Inferno i dannati sperimentano il tormento della visione di Lucifero. Sottolinea la Santa: «Veggono tutte, a faccia a faccia il Nemico di Dio. Ed avendo perduto Iddio per sempre, ed il non averlo mai, mai a godere, forma la pena… E per quanto sarà questo? Domandai ai miei Angeli; ed essi mi risposero: Per sempre, per tutta l’eternità. O Dio!».
Conclude santa Veronica: «Nell’inferno vi è il luogo per tutti, e vi è il mio ancora, se non muto vita ». Un ammonimento che giunge fino a noi.
Tu conoscevi le visioni dell’Inferno avute da santa Veronica Giuliani? Scrivilo nei commenti.