Il Santo Curato d’Ars: «la potenza della grazia»

Il Santo Curato d’Ars: «la potenza della grazia»

Santo Curato D'Ars

«La vita sacerdotale non fa per lui», sentenziarono i professori di Giovanni Maria Vianney che evidenziavano nel loro giudizio le scarse doti intellettive del futuro Santo Curato. Eppure, come ebbe a dire san Giovanni Paolo II, «in lui si rivela la potenza della grazia che agisce nella povertà dei mezzi umani». Scopriamo di più.

Un percorso tutto in salita

Quando Giovanni Maria si presenta alla scuola del parroco di Ecully, Balley, ha più di 20 anni e a malapena sa leggere e scrivere. Il Balley, ascoltandolo, ha modo di apprezzare la limpidezza della sua anima e la tenacia contadina e decide di ammetterlo alla sua scuola. Il Santo ha difficoltà nello studio e particolarmente nella lingua latina che proprio non gli entra nella testa. Riesce però molto bene nell’apprendere le verità della fede e nella pratica delle virtù cristiane. Sarà proprio l’abate Balley a presentarlo nel seminario minore di Verrières.

Nella pagella del 1812 si legge: Lavoro: bene; scienza: molto debole; condotta: buona; carattere: buono. Con queste valutazioni riesce comunque a entrare nel Seminario maggiore di Sant’Ireneo a Lione ma subito cominciano a emergere le difficoltà che il giovane incontra nello studio. I professori, che pur hanno modo di constatare le sue doti morali, non se la sentono di tenerselo come alunno e arrivano alla seguente decisione: «Sarebbe il caso che il giovane se ne tornasse a casa e utilizzasse il suo tempo in modo più sensato. La vita sacerdotale non fa per lui. Restando qui sprecherebbe il suo e il nostro tempo». Giovanni Maria Vianney viene quindi espulso dal Seminario.

Un grande sogno a cui non vuole rinunciare

Il Balley lo riprende con sé per continuare l’insegnamento della teologia in francese ma Vianney non riesce a superare gli esami del seminario perché non capisce neanche le domande che i professori gli fanno in latino. Un’altra umiliazione quindi ma Giovanni Maria continua a credere nel suo sogno di diventare sacerdote.

Balley chiede che Vianney venga esaminato da un professore scelto dal vescovo e ottiene che ciò avvenga in sua presenza. Questa volta Giovanni Maria supera l’esame e finalmente all’età di 29 anni viene ordinato sacerdote. Al suo confessionale passeranno migliaia di persone. Diventerà il patrono dei parroci.
Il Vianney considerava grandissimo il dono del sacerdozio e diceva: «Oh! Che cosa grande è il Sacerdozio! Non lo si capirà bene che in Cielo… se lo si comprendesse sulla terra, si morirebbe, non di spavento ma di amore!». Da bambino aveva confidato alla madre: «Se fossi prete, vorrei conquistare molte anime». Affidiamo alla sua intercessione tutti i sacerdoti che conosciamo, perché come lui, affidandosi alla Grazia, sappiano superare gli ostacoli che incontrano sul loro cammino.
E tu conoscevi questo aspetto della vita del Santo Curato d’Ars? È capitato anche a te di incontrare difficoltà che poi hai superato grazie alla ferma fiducia in Dio? Raccontacelo nei commenti.


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