Immagina un uomo, nel cuore dell’inverno, che cammina di notte tra i villaggi delle Alpi, lasciando sotto le porte dei volantini scritti a mano. Quel comunicatore instancabile era san Francesco di Sales e il suo messaggio di speranza attraversa i secoli per parlare ancora oggi a noi.
In occasione del Giubileo della comunicazione (24-26 gennaio 2025), celebrato in concomitanza con la sua festa di oggi, vogliamo lasciarci illuminare da questo Santo che tra il XVI e il XVII secolo ha saputo usare tutti i mezzi a sua disposizione per far giungere a quante più persone possibili il messaggio dell’amore misericordioso di Dio.
Patrono dei giornalisti
San Francesco di Sales è stato scelto come patrono dei giornalisti, perché è una figura esemplare di comunicatore che ha saputo trasmettere i valori cristiani con amore e compassione. Infatti, il suo approccio gentile e amorevole alla comunicazione ha portato una vera rivoluzionario nel suo tempo.
Era convito che il dialogo potesse vincere ogni chiusura e la certezza che la presenza divina albergasse in ogni uomo, non lo ha mai fatto scoraggiare di fronte alle difficoltà e ai rifiuti.
Un’eredità ancora attuale
La sua eredità come comunicatore è ancora attuale, soprattutto in questo Giubileo della Comunicazione.
L’obiettivo di questo Giubileo, infatti, è riflettere sull’importanza della comunicazione nel trasmettere speranza e fiducia in un mondo segnato da sfide e crisi. E san Francesco di Sales con il suo insegnamento ricorda che ogni parola, scritta o parlata, può essere un atto di misericordia e di speranza.
Un maestro nella comunicazione
San Francesco di Sales aveva messo a punto una vera strategia comunicativa. Vediamo come le sue “tecniche” possono essere di aiuto anche a noi.
• Utilizzazione dei mezzi di comunicazione: usava pamphlet (brevi scritti) e lettere per diffondere i suoi insegnamenti.
Oggi, potremmo ispirarci a lui utilizzando i social media, i blog e altri strumenti digitali per comunicare i valori cristiani con gentilezza e mansuetudine.
• Dialogo e Tolleranza: promuoveva il dialogo pacifico e la tolleranza religiosa in un periodo di grandi tensioni.
Anche oggi, in un mondo spesso diviso, è fondamentale promuovere il dialogo e il rispetto reciproco, soprattutto online attraverso un linguaggio rispettoso, pacato e propositivo.
• Semplicità: spiegava concetti complessi in modo semplice e comprensibile.
Anche oggi, in quanto cristiani, siamo chiamati a comunicare la nostra fede con chiarezza e semplicità nella quotidianità, senza ergerci a maestri o sapienti ma a porci accanto ai fratelli come compagni di cammino che desiderano condividere la bellezza di aver trovato “il tesoro nascosto nel campo”.
• Pazienza e amore: mostrava pazienza e amore per il prossimo, cercando di costruire ponti comunicativi con tutti.
In un mondo in cui l’aggressività divisiva si sta sostituendo al dialogo costruttivo, san Francesco di Sales ci ricorda che a casa, in famiglia, a scuola, al lavoro, in parrocchia, sui canali social siamo chiamati a essere testimoni e portatori di amore e rispetto per contribuire alla costruzione di una società capace di pace e riconciliazione.
San Francesco di Sales ci ricorda che comunicare non è solo trasmettere informazioni ma comporta un intreccio di relazioni rispettose che affondano le radici nella comprensione reciproca, che i valori cristiani non possono rimanere rinchiusi nei nostri piccoli recinti personali ma devono trovare uno spazio espressivo nei gesti concreti del quotidiano e, come lui certamente farebbe, vanno trasmessi anche attraverso i canali social.
In questo Giubileo vogliamo impegnarci a diventare “salesiani” nella comunicazione attraverso la gentilezza, l’amore, il rispetto, la comprensione, il dialogo…?