La Pasqua è la festa più importate per i cristiani. Celebrazione della vittoria di Gesù Cristo sul peccato e sulla morte, la sua data determina tutte le ricorrenze mobili dell’anno liturgico. La sua importanza, quindi, segna tutta la vita della Chiesa.
Ma la Pasqua non è una festa mobile? E come si fa a determinare ogni anno la data in cui celebrarla? E cosa significa che la Pasqua è “alta” o “bassa”? La Pasqua ebraica e quella cristiana hanno date diverse? Vediamo di capirci qualcosa!
Come viene calcolata la Pasqua ebraica?
Come prima cosa vediamo di capire come si determina la data della Pasqua ebraica. Così poi sarà più semplice entrare nel meccanismo che fissa la Pasqua cristiana.
La data della Pasqua ebraica – memoria della liberazione del popolo eletto dalla schiavitù d’Egitto con il passaggio del Mar Rosso – è diversa da quella cristiana perché si fonda sul calendario ebraico, in cui ogni mese inizia con la luna nuova. Il quindicesimo giorno del mese corrisponde con la luna piena. La Pasqua ebraica cade nella prima luna piena dopo l’equinozio di primavera.
Come viene calcolata la Pasqua cristiana?
Spesso, però, pur essendo diverse, le date della Pasqua ebraica e della Pasqua cristiana sono vicine perché gli eventi della morte e risurrezione di Gesù si sono svolti nei giorni della Pasqua ebraica: l’Ultima Cena di Gesù è stata una cena pasquale.
Il giorno della Pasqua cristiana viene fissato di anno in anno nella domenica successiva alla prima luna piena, successiva all’equinozio di primavera (fissato convenzionalmente il 21 marzo). In questo modo la Pasqua cade sempre tra il 22 marzo e il 25 aprile. Ed ecco spiegato perché la Pasqua non potrà mai essere celebrata a maggio!
Tutto scaturisce dalla Pasqua
Una volta determinata la data della Pasqua si fissano: il mercoledì delle ceneri, l’Ascensione del Signore, la Pentecoste e la prima domenica di Avvento dell’anno liturgico successivo.
Siamo di fronte a un meraviglioso ingranaggio in cui il tempo diventa manifestazione della Storia Sacra in cui tutti siamo immersi.
Inoltre, il cristiano, posto nel tempo santo dell’anno liturgico ha il dono di poter essere parte attiva e viva di una Chiesa che, ogni anno, prepara e predispone per lui un cammino che gli fa attraversare il tempo nella celebrazione costante della vita di Cristo, Re e Signore del tempo e della storia.
La semplicità nella complessità della Liturgia
Nell’intricato e meraviglioso ingranaggio dell’anno liturgico, dove ogni evento è strettamente collegato e dipende dal centro nevralgico che è la Pasqua, può emergere la necessità di una guida chiara e affidabile. La nostra AGENDA LITURGICO PASTORALE è esattamente la bussola che può orientare ogni cristiano.
All’interno troverete ogni dettaglio meticolosamente annotato: non dovrete più preoccuparvi di quale colore debba indossare il sacerdote, quali siano le letture per ogni celebrazione o come si debba svolgere la veglia pasquale… Questa agenda elimina ogni incertezza, offrendo chiarezza e sicurezza a chi desidera preparare e animare la liturgia in modo appropriato. Non è solo una semplice agenda, ma una fedele compagna che vi guida attraverso il sacro viaggio dell’anno liturgico. Con essa al vostro fianco, non dovrete più perdervi nei dettagli, ma potrete concentrarvi pienamente sulla bellezza e la profondità della celebrazione liturgica.