Nel nostro cammino spirituale siamo chiamati a far fruttificare la grazia del nostro Battesimo, a nutrirci dell’Eucaristia, ad attingere nella preghiera la forza per testimoniare il Vangelo ed essere solidali con tutti i nostri fratelli.
Ci viene incontro la Vergine di Lourdes che, nel mese di febbraio, ci invita a intraprendere un itinerario di preghiera sotto il suo sguardo materno. Attraverso le pagine del libro di don Gianni Toni “Lourdes. Il mese di febbraio con Maria” lasciamo che la Vergine istruisca anche noi e ci guidi sul cammino che conduce al Regno del Figlio suo!
Centrale, in questa prima settimana di febbraio, è la festa della Presentazione del Signore, in cui celebriamo Cristo, «luce che illumina tutte le genti» (cfr. Lc 2,32).
In questo giorno la Chiesa celebra anche la Giornata mondiale per la vita consacrata, proprio perché i consacrati sono chiamati a essere lampada che arde in seno al popolo di Dio e davanti al mondo.
LUNEDÌ 1 FEBBRAIO
Inizio novena a santa Scolastica
Santa Scolastica è la sorella gemella di san Benedetto da Norcia, fondatore dell’ordine dei benedettini.
Comune è il percorso che li ha portati alla scelta della vita religiosa: in soggiorno a Roma per compiere gli studi classici, entrambi restano turbati dalla corruzione e dissolutezza della vita nella Capitale e decidono di abbracciare la vita religiosa, la prima in un monastero di Norcia e il secondo nell’eremitaggio a Subiaco.
Anni dopo il percorso dei fratelli si riunisce a Montecassino, dove Benedetto fonda l’abbazia di Montecassino e Scolastica dà vita all’ordine delle benedettine nel monastero di Piumarola. La Chiesa ricorda santa Scolastica il 10 febbraio. Da oggi puoi prepararti alla sua festa, recitando la novena a lei dedicata e affidandoti alla sua intercessione.
Per approfondire:
• Preghiere ai santi Benedetto e Scolastica
MARTEDÌ 2 FEBBRAIO
Presentazione del Signore
Nel giorno della festa della presentazione al tempio di Gesù si celebra la giornata mondiale della vita consacrata. Meditiamo sul suo inestimabile valore e sul suo significato grazie alle parole di papa Francesco: «“I miei occhi han visto la tua salvezza” (Lc 2,30). Sono le parole di Simeone, che il Vangelo presenta come un uomo semplice: “un uomo giusto e pio” – dice il testo (v. 25). Ma tra tutti gli uomini che stavano al tempio quel giorno, solo lui vide in Gesù il Salvatore. Che cosa vide? Un bambino: un piccolo, fragile e semplice bambino. Ma lì vide la salvezza, perché lo Spirito Santo gli fece riconoscere in quel tenero neonato “il Cristo del Signore” (v. 26). […] Anche voi, cari fratelli e sorelle consacrati, siete uomini e donne semplici che avete visto il tesoro che vale più di tutti gli averi del mondo. Per esso avete lasciato cose preziose, come i beni, come crearvi una famiglia vostra. Perché l’avete fatto? Perché vi siete innamorati di Gesù, avete visto tutto in Lui e, rapiti dal suo sguardo, avete lasciato il resto. La vita consacrata è questa visione. È vedere quel che conta nella vita. È accogliere il dono del Signore a braccia aperte, come fece Simeone. Ecco che cosa vedono gli occhi dei consacrati: la grazia di Dio riversata nelle loro mani. Il consacrato è colui che ogni giorno si guarda e dice: “Tutto è dono, tutto è grazia”. Cari fratelli e sorelle, non ci siamo meritati la vita religiosa, è un dono di amore che abbiamo ricevuto».
Per approfondire:
• Sulla tua parola gennaio-febbraio 2021
• Con acqua viva gennaio-febbraio 2021
MARTEDÌ 2 FEBBRAIO
Inizio novena alla beata Vergine Maria di Lourdes
L’11 febbraio 1858 Bernadette Soubirous incontra per la prima volta la beata Vergine Maria e di lei dice: «Ho visto una signora vestita di bianco. Indossava un abito bianco, un velo bianco, una cintura blu e una rosa gialla su ogni piede». Oggi inizia la novena alla beata Vergine di Lourdes: è un bell’invito anche per noi ad ascoltare il messaggio di conversione e di speranza che ella ci rivolge. Poniamoci ai piedi di Maria, la Vergine Immacolata, per metterci alla sua scuola insieme con la piccola Bernadette.
Per approfondire:
• Lourdes. Novene alla Vergine Maria
• Lourdes. Rosario alla Vergine Maria
VENERDÌ 5 FEBBRAIO
Venerabile Tecla Merlo
In questa settimana, centrata sulla vita consacrata, è bello ricordare la figura della venerabile suor Tecla Merlo che diceva: «Sono felicissima della mia vocazione. Vorrei avere mille vite per il Vangelo: che corra e si espanda».
Effettivamente, Tecla visse con la gioia di dedicarsi alla missione di comunicare a tutti l’amore di Dio. Decisivo nella sua vita fu l’incontro con don Alberione: Tecla fu infatti cofondatrice e prima superiora delle Figlie di San Paolo e la sua vita si intreccia strettamente con quella della Famiglia Paolina. Suor Tecla morì il 5 febbraio 1964 circondata dai fratelli e le Figlie che avevano condiviso con lei fatiche e responsabilità. Di lei Alberione disse: «Sono stato testimone della sua vita dal 1915 fino al termine. La Prima Maestra Tecla era in continua ascesa verso Dio. I suoi segreti? I due segreti dei santi e degli apostoli: umiltà e fede. Umiltà che porta alla docilità. Fede che porta alla preghiera… Era debole quanto a salute, ma forte quanto allo spirito. Tenace e obbediente fino al sacrificio».
Per approfondire:
• Fidati di Dio. Novena alla venerabile suor Tecla Merlo
DOMENICA 7 FEBBRAIO
Martiri di Široki Brijeg
Il santuario di Široki Brijeg, piccolo villaggio della Bosnia-Erzegovina, fu teatro, il 7 febbraio 1945, di una delle più efferate stragi commesse dai partigiani comunisti locali, che volevano distruggerlo per sradicare dal cuore del popolo la fede cattolica e la benevolenza verso i frati francescani. I partigiani comunisti entrarono nel monastero e, con minacce e bestemmie, cercarono di persuadere i 30 frati francescani a lasciare l’abito religioso, ma essi risposero: «Noi siamo religiosi, consacrati, non possiamo lasciare il nostro abito». Allora un soldato buttò il crocifisso sul pavimento e disse: «Ecco adesso potete scegliere, la vita o la morte». Ognuno di loro, dopo essersi inginocchiato e aver baciato Gesù, stringendo la croce al petto disse come san Francesco: «Tu sei il mio Dio, il mio Tutto». Testimoni oculari hanno successivamente raccontato che i frati andarono incontro alla morte pregando e cantando le litanie della Madonna.
Questi martiri ci insegnano la fedeltà alla fede: anche loro, come Simeone, hanno visto la salvezza del Signore e hanno risposto con la vita a questo dono di grazia.
Per approfondire:
• La novena ai martiri di Siroki Brijeg
Tutti siamo amati e quindi tutti siamo chiamati. Dice il servo di Dio don Tonino Bello: «Vocazione è la parola che dovresti amare di più. Perché è il segno di quanto sei importante agli occhi di Dio. È l’indice di gradimento, presso di Lui, della tua fragile vita. Sì, perché, se ti chiama, vuol dire che ti ama. Gli stai a cuore, non c’è dubbio».
Viviamo nella consapevolezza che Dio si fida di noi e vuole farci sperimentare ogni giorno la sua salvezza!
Vi aspetto nei commenti al post!
Buona settimana e buon cammino!