La fede granitica, l’amore appassionato per Maria, la serenità acquisita ai piedi dell’Eucaristia, il sorriso dolce e affabile, la tonaca consunta, l’ironia gentile, l’abbraccio caloroso di un vero padre, la capacità di portare la luce di Cristo e di farsi strumento di consolazione e misericordia per i tribolati dal diavolo: questo è il ritratto di don Gabriele Amorth, il più grande esorcista del mondo.
Con la schiettezza, che da sempre lo ha contraddistinto, egli ha scosso le coscienze affermando: il diavolo esiste e può agire in maniera devastante nella vita di tante persone. E sono tante le persone prigioniere del diavolo che si sono rivolte a lui, a volte dopo aver tentato “cure” di ogni tipo, e che hanno ottenuto dal Signore la liberazione attraverso i suoi esorcismi.
Sfoderando spesso la sua straordinaria ironia, che contribuiva a sdrammatizzare anche le situazioni più complicate nella sua instancabile lotta al Maligno, con umiltà sosteneva che non era lui a liberare le persone, ma loro stesse. In che modo? Accostandosi frequentemente ai sacramenti. Partecipando alla santa Messa. Vivendo con fervore l’adorazione eucaristica. E impugnando ogni giorno l’arma più efficace contro ogni tipo di male sia fisico che spirituale: la recita del Santo Rosario. A tutti faceva notare che «senza una vera conversione fondata sull’impegno personale è molto difficile ricevere la grazia della liberazione».
Da qui la necessità di educare a una vita spirituale sana, per difendersi dagli attacchi del diavolo; di insegnare a conoscere e correggere certi comportamenti rischiosi; a convertirsi al Vangelo e a vivere una fede matura, rincuorati dalla Parola di Dio che ci rassicura: «Le potenze degli inferi non prevarranno» (Mt 16,18).
Don Amorth ha il merito indiscusso di avere riportato all’attenzione della Chiesa un fatto: «Chi non crede nel demonio non crede nel Vangelo!». Ne ha parlato con trasparenza, fornendo tutti gli strumenti per difendersi dagli influssi del Maligno e vivere in comunione con Gesù: «La vita è una lotta continua col male e per combattere bisogna conoscere. Per vincere un nemico la cui arma principale è l’inganno, la conoscenza piena è mezza salvezza. L’amore che si ottiene con la preghiera, il trionfo».
Il nuovo volume “Il diavolo. Conoscerlo e vincerlo”, propone l’appassionata esperienza ministeriale di don Gabriele Amorth, attraverso gli insegnamenti che il famoso esorcista ci ha lasciato nei suoi libri, nelle interviste, nelle conferenze e soprattutto nelle catechesi tenute dai microfoni di Radio Maria.
Non è un semplice libro di don Gabriele Amorth, ma il racconto straordinario di un uomo che ha combattuto il demonio faccia faccia, senza timore con la consapevolezza che la forza di Cristo era in lui ed era più forte di ogni male. Riga dopo riga emerge vivida la sua esperienza, insieme a quella di sacerdoti e laici impegnati nella lotta contro Satana.
Poiché, il celebre esorcista paolino amava terminare molti dei suoi interventi lasciando spazio alle domande concrete e pressanti delle persone alle quali rispondeva con solerzia, il volume ripropone le domande e le risposte di maggiore interesse, in forma rivista e aggiornata. E le domande sono quelle che ognuno di noi almeno una volta si è posto: Chi è veramente il diavolo? Come posso riconoscere l’azione del Maligno? Cos’è e come avviene l’esorcismo? Come posso affrontare il Maligno?
Dunque, proprio in questo rapido susseguirsi di domande e risposte egli affronta temi importanti, cruciali e delicati quali: l’occultismo, gli esorcismi, la magia, le infestazioni, la superstizione, la libertà, l’azione del diavolo, il maleficio, la possessione, la preghiera… ma soprattutto consegna a ogni lettore “le armi della fede” per combattere il diavolo e vincerlo.
L’insegnamento di don Gabriele Amorth è ancora vivo e attuale. La sua è ancora oggi una scuola sicura a cui attingere e da cui apprendere a riconoscere l’azione del diavolo e le strategie per vincerlo.