Siamo ormai nel pieno della primavera: l’aria finalmente si riscalda, la natura sembra risvegliarsi con i suoi fiori, i suoi colori e tutta la sua luminosa bellezza!
È tempo di passeggiate, di gite, di riscoprire la bellezza della compagnia e dell’amicizia, che in questi anni è stata tanto sacrificata a causa della pandemia… È tempo di assaporare la bellezza di questa “casa comune” che tutti abitiamo!
Allora, mentre respiriamo aria rinnovata e pulita, mentre ci godiamo il sole, ricordiamo anche di alzare gli occhi al cielo e di ringraziare quel Dio che ogni anno, a primavera, rinnova e fa rinascere il nostro mondo.
Scrive infatti, il poeta Nikos Kazantzakis: «Parlami di Dio, dissi al mandorlo. E il mandorlo fiorì». Come un fiore, dal nostro cuore nasca il canto di san Francesco: «Laudato sì, mio Signore…».
«In questo bel cantico san Francesco d’Assisi ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia: “Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba”». Papa Francesco, che introduce così la sua enciclica Laudato sì, sulla bellezza e la salvaguardia del creato, ci ricorda anche che «questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c’è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua, nell’aria e negli esseri viventi».
La nostra primavera sia allora occasione di risveglio anche del cuore: impegniamoci ad amare e difendere il creato, segno luminoso dell’amore di Dio per noi!
