Ai piedi della croce c’è un piccolo gruppo di donne. Queste testimoni della passione di Gesù custodiscono le sue ultime parole, raccolgono il suo grido, vedono fino a che punto Gesù ha amato e accolgono il suo ultimo alito. Ma chi sono le donne presenti ai piedi della croce di Gesù che hanno assistito alla morte di Gesù?
A rispondere è l’evangelista Giovanni, che scrive: «Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala» (Gv 19,25-27).
La Vergine Maria
Ma ora concentriamoci su Maria, la madre di Gesù, perché nel suo cammino assieme a Gesù è sempre presente fino al tremendo momento del Calvario. Maria è unita alla croce di Gesù; è dentro la stessa sofferenza. Ella è la prima di coloro che «patiscono con Cristo». Soffre nel suo cuore quello che il Figlio soffre anche nella sua carne.
Maria ai piedi della croce ci educa allora a stare di fronte al dolore con fede, continuando a credere che vale la pena di amare, perché Dio non lascerà cadere nel nulla il bene che facciamo.
In questo giorno preghiamo sostiamo ai piedi della croce, per diventare come Maria viva fiamma di fede, che arde e brucia per Dio.
Dalla passione alla risurrezione: le tre donne al Santo Sepolcro
Anche il Vangelo della risurrezione ci parla di tre donne, Maria di Màgdala, Maria la madre di Giacomo e Salòme (Mc 16,1-7), che si recano al sepolcro, di primo mattino, per portare gli oli aromatici e la mirra per il corpo di Cristo e sono indicate come le tre Marie, già presenti al momento della deposizione e della sepoltura del corpo di Gesù a opera di Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo.
«Hanno molto amato»
Le donne, quindi, non hanno paura: dalla passione alla risurrezione sono accanto a Gesù.
Viene da chiedersi: perché le donne, guidate dalla Vergine Maria, resistono allo scandalo della croce? Perché rimangono vicine a Gesù quando tutto sembra finito e anche i suoi discepoli più intimi lo abbandonano? La risposta ce la dà Gesù quando, rispondendo a Simone a proposito della peccatrice che gli ha lavato e baciato i piedi, dice: «Ha molto amato!» (Lc 7,47).
Le donne seguono Gesù «per servirlo» (Lc 8,3; Mt 27,55) e questo le rende simili a lui che è venuto per servire. Con il loro cuore grande incarnano lo spirito del Vangelo e con amore, fede e generosità sono le compagne di viaggio e di missione di Gesù.
Per questo, lungo il viaggio al Calvario, il loro pianto è l’unico suono amico che giunge agli orecchi del Salvatore; e poi ai piedi della croce, i loro sguardi sono gli unici a posarsi con amore e compassione sul Crocifisso.
Al di là della tradizione, quindi, le pie donne continuano a parlare anche a noi oggi: non sono infatti solo da ammirare e onorare, ma sono anche da imitare. Come hanno fatto e fanno le tante donne, religiose e laiche, che stanno a fianco dei poveri, dei malati, dei carcerati, degli emarginati d’ogni specie della società. Ad esse Cristo ripete: «L’avete fatto a me» (Mt 25, 40).
Così, insieme alle “tre Marie”, anche noi possiamo trovare la forza di seguire il Signore amando molto, in attesa che egli trasformi la nostra vita in una sorgente di vita nuova.