Il velo della Veronica e i suoi misteri

Il velo della Veronica e i suoi misteri

Santa veronica

Chi è il personaggio femminile della Veronica che si sarebbe aperta un varco tra i soldati che scortavano Gesù e che, con un velo, avrebbe asciugato il sangue e il sudore dal volto di Cristo Signore? Su quel telo sarebbe rimasto impresso il volto di Gesù.

Un personaggio, tanti misteri

Il famoso personaggio della Veronica, che appare nella sesta stazione della Via Crucis, è avvolto da grande mistero. Il suo nome non viene menzionato nei Vangeli canonici, è invece presente in quelli apocrifi e nei documenti storici e devozionali dal VII secolo in poi.
Uno dei primi misteri riguarda il nome Veronica che significa “vera icona”, cioè “vera immagine”, ritenuta non dipinta da mani umane. Il riferimento è proprio al velo della Veronica. 

La guarigione dell’imperatore Tiberio

Un altro mistero riguarda un episodio presente in un’antica tradizione. Si dice che un giorno l’imperatore romano Tiberio, che era stato colpito da una grave malattia, avesse ordinato a Volusiano, suo messaggero, di recarsi in Palestina dove aveva sentito di un guaritore di nome Gesù.
Volusiano vi giunse troppo tardi, quando Gesù era stato crocifisso, ma non voleva tornare a Roma senza portare almeno una reliquia. Messosi alla ricerca dei suoi discepoli, incontra una donna di nome Veronica che gli dice di aver conosciuto Gesù e gli racconta un fatto miracoloso. La donna decide, quindi, di accompagnare il messaggero portando con sé il suo velo. Quando l’Imperatore vede la preziosa reliquia guarisce all’istante.
Un’iscrizione sui resti di uno scrigno conservato al Pantheon testimonia, ancora oggi, il viaggio di Veronica e l’arrivo a Roma di quello che qui viene definito il “sudario di Gesù Cristo”.

Dove si trova ora il velo della Veronica? È questo un altro mistero. 

L’iscrizione sullo scrigno del Pantheon attesta che il velo giunse a Roma all’epoca di Tiberio e ciò si evince anche dalla tradizione, che abbiamo riportato, legata a Volusiano.
Successivamente, la reliquia fu fatta trasferire da papa Urbano VIII in una delle quattro cappelle, nei pilastri che sostengono la cupola della Basilica di San Pietro, dove sono custodite le reliquie più preziose.
Un’altra leggenda ci fornisce la notizia che il velo si troverebbe a Manoppello (Pescara) dove, nel 1506, arrivò un pellegrino che portava con sé un pannello e diceva che quello che vi era impresso era il volto santo di Cristo. Consegnato il pannello al fisico Giacomo Antonio Leonelli, il pellegrino scompare misteriosamente.

Gli esami fatti sulla reliquia dimostrano che sul tessuto non vi sono né colore né pigmenti, e quindi non ci si spiega come l’immagine vi sia stata impressa. Inoltre, le dimensioni del volto di Manoppello coincidono con quelle della Sacra Sindone. 
Sono in molti a sostenere che il Santo Volto di Manoppello sia l’originale.


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