Il 14 giugno, si celebra la ventesima Giornata Mondiale del Donatore di Sangue; un’occasione per riflettere sull’importanza della donazione di sangue e per ringraziare coloro che, con un atto di amore e generosità, contribuiscono a salvare vite e, insieme, sensibilizzare le persone rispetto a un tema così rilevante. Il motto per quest’anno è: «20 anni di celebrazione della donazione: grazie, donatori di sangue!» Si vuole, così mettere l’accento sia sulla gratitudine verso i donatori di sangue e plasma e insieme continuare a promuovere la cultura di un gesto così nobile.
L’importanza della donazione di sangue
Ogni giorno, persone in tutto il mondo hanno bisogno di trasfusioni di sangue per sopravvivere a incidenti, interventi chirurgici o malattie gravi. Donare sangue è un atto di solidarietà e di amore verso il prossimo, un modo per mettere in pratica le parole di Gesù: «Ama il tuo prossimo come te stesso» (Mt 22,39). Ogni donazione di sangue, infatti, può salvare fino a tre vite, rendendo il nostro dono una fonte di speranza per chi è nel bisogno.
La storia della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue
Questa giornata è stata istituita nel 2004 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della donazione di sangue e per ringraziare i donatori volontari. Il 14 giugno è stato scelto in onore di Karl Landsteiner, il biologo austriaco che ha scoperto i gruppi sanguigni. Questa scoperta ha rivoluzionato la medicina, permettendo trasfusioni sicure ed efficaci.
La donazione di sangue e papa Francesco
La Chiesa cattolica incoraggia la donazione di sangue come un atto di amore verso il prossimo.Papa Francesco, in diverse occasioni, ha elogiato i donatori di sangue, definendo il loro gesto un’espressione di attenzione verso gli altri e un servizio alla vita; ha definito la donazione di sangue un «atto semplice ma molto importante» che incoraggia la società a essere solidale e sensibile verso chi è nel bisogno. Inoltre, nel discorso del 13 aprile 2019 rivolto all’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule (AIDO), il Papa ha sottolineato quanto sia importante che la donazione di organi e sangue sia un atto gratuito e non commerciale, espressione di amore generoso e di responsabilità che rafforza la fratellanza universale.
Un gesto che serve a tutti
La donazione di sangue è vista come un’occasione per tutti, al di là di qualsiasi credo, di contribuire al bene comune. È un atto che, superando le differenze, accumuna le persone in un obiettivo comune: quello di aiutare chi è in necessità. Senza mai dimenticare che ciascuno di noi può trovarsi in una simile necessità!
La Giornata Mondiale della Donazione di Sangue ricorda che ogni goccia conta e che solo insieme possiamo fare la differenza. È un appello a ciascuno di noi a diventare protagonisti di un mondo più unito; un’opportunità per riflettere sul dono della vita e per incoraggiare nuovi donatori a unirsi a questa nobile causa. Ogni donazione è un atto di amore che può fare la differenza tra la vita e la morte. Partecipiamo, allora, doniamo sangue e testimoniamo la nostra fede anche attraverso questo gesto concreto.
Preghiera del donatore di sangue di san Giovanni XXIII
O Signore Gesù che ritieni fatto a te ogni minimo dono che facciamo ai fratelli, accogli ti preghiamo, il mio piccolo sacrificio e benedici il mio desiderio di aiutare chi soffre, col dono del mio sangue. Non ti chiedo ricompensa, o Signore, né soddisfazione alcuna, ma ti prego di valorizzare il mio piccolo dono, che insieme a quello di tanti donatori, accresce la sua efficacia e serve a sollevare molti fratelli. Mantieni in me una salute che mi consenta il continuo dono di me agli altri e, mentre l’offerta materiale del sangue raggiunge il corpo del fratello e lo solleva, fa’ o Signore che il mio sacrificio, unito al tuo, infinitamente più grande, serva alla redenzione della sua anima. Amen.