Testi tratti dal Messalino “Sulla Tua Parola” marzo-aprile 2025

Annunciazione del Signore (s)
propria
PRIMA LETTURA
Dal libro del profeta Isaìa (Is 7,10-14; 8,10c)
In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto». Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, perché Dio è con noi». – Parola di Dio.
Commento alla prima lettura
Il re Davide voleva costruire un tempio a Dio, ma egli lo rifiutò promettendo comunque a Davide stabilità per il suo regno. Tuttavia, lungo il corso della storia, nei versetti precedenti al nostro brano, i re di Siria e d’Israele stavano marciando contro Giuda per sostituire il re Acaz, della tribù di Davide, tanto che «il suo cuore e il cuore del suo popolo si agitarono». Il Signore allora disse a Isaìa: «Va’ incontro ad Acaz… e gli dirai: “Fa’ attenzione e sta’ tranquillo, non temere… [il loro piano] non avverrà e non sarà!». Questo è stato il primo incontro con il profeta. Il testo della liturgia presenta il secondo incontro: «Ascoltate, casa di Davide!… Il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la Vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele (Dio è con noi)». Come per Acaz e il popolo, così anche noi rischiamo di vivere situazioni in cui non troviamo sbocchi di uscita e ci sentiamo intrappolati nella nostra stessa paura. Dio, però, è fedele alle sue promesse, spetta a ciascuno di noi essere fedeli a Dio e, con le parole del salmo, dire: «Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà».
SECONDA LETTURA
Dalla lettera agli Ebrei (Eb 10,4-10)
Fratelli, è impossibile che il sangue di tori e di capri elimini i peccati. Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: “Ecco, io vengo – poiché di me sta scritto nel rotolo del libro – per fare, o Dio, la tua volontà”». Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo a fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre. – Parola di Dio.
Commento alla seconda lettura
La solennità dell’Annunciazione ci riporta al giorno in cui Maria ha detto a Dio il suo «Eccomi» e grazie ad esso Gesù si è fatto solidale per noi facendosi uno di noi: «Entrando nel mondo, Cristo dice: “Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato.Allora ho detto: “Ecco, io vengo… per fare, o Dio, la tua volontà”». Ecco perché Gesù è degno di fede, è attendibile la sua testimonianza, è vera la sua Parola. Non ci ha amati per scherzo, ma pur di venire tra noi «non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso, assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini» (Fil 2,6-7). È sceso in terra pur di permetterci di salire verso il cielo, lì dove egli oggi siede alla destra del Padre e dove è andato a prepararci un posto. Non servono altri sacrifici o chissà quali sforzi, se non lasciarci amare dall’amore misericordioso di Dio, il quale ci ha salvati in Cristo Gesù, l’Emmanuele, il Dio con noi.
VANGELO
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,26-28)
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei. – Parola del Signore.
Commento al Vangelo
Nove mesi prima del santo Natale, la liturgia ci fa celebrare la solennità dell’Annunciazione del Signore, giorno in cui si ricorda che Dio si è fatto carne-uomo nel grembo di Maria. Celebriamo così l’incarnazione di Gesù, il Figlio di Dio, ma non possiamo farlo senza rendere onore anche a Maria: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». Il suo “eccomi” giunge dopo un confronto segnato da domande, incertezze, timori: «A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo». Esperienze che in fondo ci portiamo tutti dentro di fronte alle domande della vita. Maria oggi c’invita così a non avere paura delle nostre paure, dei nostri dubbi e, nella libertà, esprimere quanto proviamo, certi di essere capiti: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio». E su questo: «Non temere», Maria permetterà che si realizzi quanto l’angelo le prospetta: «Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù… Il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre». Uniamo i nostri “sì” fragili e impauriti al “sì” di Maria, certi che, come per lei, anche per noi: «Nulla è impossibile a Dio».