La novena al sacro cuore di Gesù inizia il 15 giugno, don Bruno Tarantino ci invita a riflettere sul suo valore oggi!
Il cuore è il centro di tutta la persona
Il cuore, centro di tutta la persona, nella Sacra Scrittura rappresenta non tanto la sede dei sentimenti, ma il punto in cui sorge ogni decisione. Il termine “cuore” nella Bibbia lo troviamo circa mille volte, di queste il 20% si riferisce al muscolo cardiaco, nel restante 80% assume un valore simbolico.
Solo alla luce di questo significato possiamo capire, in tutta la sua forza, la devozione al cuore di Gesù. Spesso, purtroppo, questa devozione ha assunto forme strane, frutto di uno spiritualismo disincarnato; la devozione si è andata trasformando in devozionismo, perdendo tutta la sua forza rivoluzionaria.
Solo l’amore di Dio ha la forza di cambiare l’uomo, ogni uomo e tutto l’uomo. Il cuore è la rappresentazione umanamente più immediata dell’origine e della sede di questo amore infinito.
Che senso ha una novena al cuore di Gesù nel XXI secolo?
Non è una domanda di poco conto se pensiamo che tutta la vita di fede altro non è che imparare lo sguardo di Cristo su me stesso, sugli altri, sul mondo e su Dio. Lo stesso Gesù dice: «Imparate da me, che sono mite e umile di cuore» (Mt 11,29); mai come ai nostri giorni, presi sempre più dal vortice del potere e dell’apparire, occorre frequentare questa scuola di umanità e di divinità.
Abbiamo bisogno di un trapianto di cuore, non bastano dei semplici bypass, abbiamo bisogno di Qualcuno che tolga da noi il cuore di pietra e ci metta un cuore di carne. Abbiamo bisogno di una trasfusione di cuore.
Perché nove giorni?
Per rispondere a questa domanda occorre fare riferimento alla mentalità e al simbolismo dell’uomo biblico. Per semplificare: se diciamo a un amico: «Facciamo quattro passi», lui capisce subito che vogliamo stare un po’ di tempo con lui, di parlargli, di avere un compagno di strada. Allo stesso modo, se diciamo: «Facciamoci due spaghetti», stiamo manifestando il nostro desiderio di essere accolti o di accogliere qualcuno alla nostra mensa. Una persona che non è dentro al nostro mondo culturale, però, potrebbe non comprendere e magari ci prenderebbe per pazzi.
Il numero 9, nella Bibbia, indica un’attesa che desidera un compimento. Pensiamo ad Abramo che ha 99 anni e non ha ancora un figlio: questo lo rende manchevole di quella che era considerata una benedizione divina; pensiamo allo stesso Gesù che muore all’ora nona avvertendo l’abbandono da parte del Padre, espresso nella frase: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» (cfr. Mt 27,46; Mc 15,34).
In questo orizzonte, noi facciamo una novena perché sentiamo che ci manca qualcosa, sentiamo il desiderio di una pienezza che non stiamo sperimentando. Facciamo una novena animati dalla fiducia che Dio risponderà come ha fatto con Abramo, come ha fatto con Gesù.
Si il simbolismo dei giorni da dedicare alla preghiera di riflessione spirituale ci stà. é il nostro cuore che non è abituato a stare in silenzio e meditare . Abbiamo vera mente bisogno di un trapianto del cuore.
Francesco Giuseppe, grazie per la riflessione che hai condiviso. Continuiamo a pregare il sacro cuore di Gesù: certamente non ci farà mancare il suo amore, vera luce sul nostro cammino!
che ci faccia cambiare direzione di cammino (metanoia) quel cambiamento che si chiama conversione. Che il Signore ci aiuti a proseguire sul suo cammino.
Francesco Giuseppe, grazie nuovamente per il suo contributo. Il significato profondo del sacro cuore è l’amore di Dio per noi. Un amore grande, immenso capace di donare il Figlio per la nostra salvezza. Ma, amore domanda amore. Ed è proprio in questo che consiste la conversione a cui ci invita il Sacro Cuore: amare Dio e i fratelli con tutto il nostro cuore! Buon cammino.