Quella che abbiamo di fronte è la prima settimana del Tempo Ordinario. Con la festa del Battesimo del Signore si è infatti chiuso il Tempo di Natale. Siamo invitati comunque a dare valore a questo Tempo di “ferialità”, perché, evocando progressivamente la vita di Cristo in opere e parole, ci dice innanzitutto che per seguire Gesù non è necessario fare cose straordinarie, ma bisogna rendere straordinario l’ordinario. Come ci si riesce? Seminando piccoli gesti d’amore, nella quotidianità della vita, là dove il Signore ci chiama.
GIOVEDÌ 14 GENNAIO
Inizio novena ai santi Sposi
Il 23 gennaio, la Chiesa celebra la festa del matrimonio di Maria e Giuseppe. Da oggi possiamo preparaci a questa celebrazione recitando la novena e meditando sul matrimonio di Maria e Giuseppe grazie alle parole di Giovanni Paolo II: «Nel momento culminante della storia della salvezza, quando Dio rivela il suo amore per l’umanità mediante il dono del Verbo, è proprio il matrimonio di Maria e Giuseppe che realizza in piena “libertà” il “dono sponsale di sé” nell’accogliere ed esprimere un tale amore» (Redemptoris Custos, 7). In questo speciale Anno di San Giuseppe la novena ai Santi Sposi acquista un valore particolare: ci invita a riscoprire il ruolo fondamentale che san Giuseppe svolge nel piano della salvezza.
Per approfondire:
• I santi sposi Maria e Giuseppe
• Patris corde
VENERDÌ 15 GENNAIO
Vergine dei Poveri di Banneux
Banneux è un piccolo villaggio belga di contadini e minatori. Nel gennaio 1933 Mariette Beco, allora undicenne, sta guardando dalla finestra della cucina, quando le appare una bella Signora. È immobile, splendente, con le mani giunte e il capo leggermente inclinato verso sinistra. La piccola non riconosce subito Maria nella bella Signora che le è apparsa, ma inizia istintivamente la preghiera del Rosario davanti a lei. Questa è la prima di otto apparizioni ufficializzate dalla Chiesa nel 1949. Nei successivi incontri la Madonna le rivela: «Io sono la Vergine dei Poveri». Poi la conduce a una fontana d’acqua, dicendole: «Questa è riservata per me». «Perché per me?», chiede ingenuamente la fanciulla. Ma la Madonna sorridendo indica sé stessa e dice: «È per tutte le nazioni… per gli ammalati…». E chiede che venga costruita una cappella, spiegando: «Io sono venuta per addolcire la sofferenza…». A Banneux la Madonna addolcisce la sofferenza umana compiendo guarigioni sui corpi malati e nelle anime; la Madre di Dio si fa, dunque, evangelizzatrice e colma di gioia i cuori “poveri” di amore.
Per approfondire:
• Gli appelli della Madonna
VENERDÌ 15 GENNAIO
Inizio novena a san Francesco di Sales
Nel nostro cammino del Tempo ordinario incontriamo la figura di san Francesco di Sales, un dono prezioso di Dio alla Chiesa e al mondo, in un momento in cui abbiamo bisogno di riascoltare l’annuncio liberante del Vangelo quale via di santità per tutti.
L’accorato invito, che ha innervato la vita e l’opera di san Francesco di Sales , è quello di cercare nella vita quotidiana, nella ferialità, nell’ordinario l’occasione per la santificazione. Con la recita della novena, che inizia oggi, ci viene offerta la possibilità di percorrere un itinerario affascinante nel mistero di Dio amore, pienezza di ogni vita e rispondente in modo sovrabbondante alle attese del cuore umano. Allora, chiediamo l’intercessione di san Francesco di Sales, impegniamoci a conoscere la sua figura e il suo messaggio! Dalla dolcezza dei suoi insegnamenti scopriremo che tutti siamo amati e siamo chiamati alla santità, ognuno nel posto e con il ruolo che il Signore gli ha affidato.
Per approfondire:
• Filotea
• Porta il tuo cuore al largo
• 24 passi nel quotidiano
DOMENICA 17 GENNAIO
Sant’Antonio Abate
Sant’Antonio nasce nel 250 in Egitto da una famiglia cristiana di ricchi proprietari terrieri. Rimasto orfano, inizia una vita eremitica nel deserto, è considerato l’eremita più famoso della storia della Chiesa e padre del monachesimo. È la frase di Gesù al giovane ricco: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi ciò che hai, dallo ai poveri», che lo convince ad abbracciare una vita di radicale adesione al Vangelo e a donare ai poveri le sue considerevoli ricchezze.
Uomo saggio ed equilibrato, riunisce gli eremiti in comunità ed esercita su di essi una certa autorità. Lotta con tenacia l’eresia ariana, grazie alla sua autorevolezza molti eretici ritornano alla vera fede. Alla ricerca di uno stile di vita penitente e senza distrazione, chiede a Dio di essere illuminato e così vede poco lontano un anacoreta come lui, che seduto lavora intrecciando una corda, poi smette, si alza e prega, poi di nuovo lavora e ancora prega: è un angelo di Dio che gli indica la strada del lavoro e della preghiera. Questa diventerà due secoli dopo, la regola benedettina “Ora et labora”. Muore ad Alessandria nel 356.
Per approfondire:
• Sulla tua parola gennaio-febbraio 2021
• Con acqua viva gennaio- febbraio 2021
«Basta uno spillo raccolto per terra con amore per salvare un’anima» amava dire santa Teresa di Lisieux! Sull’onda di queste sue parole, prendiamo da oggi l’impegno di vivere in modo straordinario il nostro ordinario, sentiremo fiorire gioia vera nel nostro cuore!
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Buon cammino di “straordinaria ordinarietà”!
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