Infanzia tra luce e dolore
A soli tre anni, Mariam perse entrambi i genitori e fu affidata a uno zio. Fin da bambina mostrò una profonda sensibilità spirituale: amava la natura, digiunava il sabato in onore della Madonna e viveva con intensità la sua fede. Un episodio decisivo fu la morte di due uccellini che cercava di lavare: sentì interiormente la voce di Dio che le diceva: «Vedi? Tutto passa. Ma se mi doni il tuo cuore, io resterò sempre con te».
Il martirio e la guarigione miracolosa
A 13 anni, il suo tutore cercò di darla in sposa, ma Mariam rifiutò, sentendosi chiamata a consacrarsi a Dio. Questo rifiuto le costò caro: fu aggredita da un servo musulmano che le tagliò la gola per aver rifiutato di convertirsi all’Islam. Sopravvisse miracolosamente, curata da una misteriosa donna vestita di blu, che Mariam riconobbe più tardi come la Vergine Maria.
Una vita mistica e missionaria
Dopo anni di lavoro come domestica in varie città, entrò nel Carmelo di Pau, in Francia, dove prese il nome di Maria di Gesù Crocifisso. Qui visse esperienze mistiche straordinarie: estasi, visioni, stimmate, levitazioni, bilocazioni, profezie. Si definiva “la piccola nulla”, espressione della sua profonda umiltà.
Nel 1870 partì per l’India, dove contribuì alla fondazione del Carmelo di Mangalore. Tornata in Francia, nel 1875 fu inviata in Terra Santa per fondare il Carmelo di Betlemme, dove visse fino alla morte nel 1878, a soli 32 anni, a causa di una cancrena provocata da una caduta.
Le visioni dell’aldilà
Durante un’estasi durata quattro giorni, Mariam raccontò di aver visto il Paradiso, il Purgatorio e l’Inferno. Vide Gesù ardente d’amore, i martiri, i santi sacerdoti, le anime purganti e i dannati. Le fu mostrato il valore redentivo della sofferenza e il ruolo della Vergine Maria nel liberare le anime del Purgatorio.
Queste visioni, raccontate per obbedienza al suo confessore, padre Pierre Estrate, sono raccolte nel libro Il piccolo nulla, che offre uno sguardo profondo sulla sua spiritualità e sulla sua missione di intercessione per le anime.
Canonizzazione e miracoli
Fu beatificata da San Giovanni Paolo II nel 1983 e canonizzata da Papa Francesco il 17 maggio 2015. Il miracolo che ha permesso la canonizzazione fu la guarigione inspiegabile di un neonato siciliano, Emanuele Lo Zito, affetto da una grave cardiopatia congenita. La madre pose una reliquia della beata sul bambino e iniziò una catena di preghiere: il piccolo guarì completamente.
Una santa per oggi
Santa Mariam Baouardy è un ponte tra Oriente e Occidente, tra contemplazione e azione, tra sofferenza e speranza. La sua vita ci insegna che la santità è possibile anche nella fragilità, che Dio parla nel silenzio, e che l’amore può trasformare ogni ferita in grazia.