Santa Mariam Baouardy. Una figlia prediletta da Dio

Santa Mariam Baouardy. Una figlia prediletta da Dio

Santa Mariam Baouardy

Santa Mariam Baouardy, è una figura che non lascia indifferenti. Gli eventi che hanno segnato la sua vita parlano di una donna eccezionale, capace di seguire la sua vocazione anche rischiando di essere uccisa. La semplicità con cui vive, stupita, i doni mistici che riceve ne fanno un esempio di umiltà davvero singolare. Scopriamo insieme qualcosa in più di suor Maria di Gesù Crocifisso, nome con il quale è più conosciuta.

La nascita

Mariam nasce a Abellin, vicino Nazaret, il 5 gennaio 1846 in una famiglia povera di fede greco-cattolica. Prima di lei i genitori Giorgio e Maria avevano perso 12 figli maschi in tenerissima età. È battezzata dieci giorni dopo la nascita e, secondo l’usanza greco-cattolica, riceve anche la Cresima. Due anni dopo nasce Bolulos (Paolo). I bambini rimangono orfani poco dopo. Paolo è adottato da una zia materna a Tarshiba, in Galilea, mentre Mariam è affidata a uno zio paterno, che nel 1854 si trasferisce ad Alessandria d’Egitto, portandola con sé.

Un “no” deciso

Quando ha circa tredici anni, secondo le usanze del tempo, era arrivato il momento di sposarsi. Gli viene assegnato un giovane de Il Cairo ma ella, decisa a non sposarsi, per rendersi inaccettabile si taglia i capelli. Lo zio, di fronte al gesto della nipote va su tutte le furie e in momento di ira le taglia la gola e la abbandona per strada tra il 7 e l’8 settembre 1858.

Un’infermiera misteriosa

Dopo essere stata ferita sviene e, quando si risveglia, si ritrova in una grotta dove è soccorsa e curata per molte settimane da una donna misteriosa vestita di blu. Lei stessa, successivamente dirà con certezza di aver ricevuto le cure dalla Vergine Maria che le dice quale sarà la sua vita futura e la conduce alla chiesa di Santa Caterina per confessarsi. Dopo quell’incidente e il prodigio della sua guarigione le resterà sul collo una profonda cicatrice e la voce sarà per sempre roca.

Doni mistici

La giovane decide di allontanarsi dalla zona in cui abita lo zio. Lavora come domestica in diverse famiglie ad Alessandria, a Gerusalemme, a Beirut. La famiglia Attala, presso la quale è a servizio a Beirut, nel 1863 la conduce con sé a Marsiglia. In questa città la guida spiritualmente il rettore della Chiesa greco-melchita e, nello stesso periodo inizia a vivere apparizioni, rapimenti estatici fino a ricevere il dono della stimmate. Decide di entrare tra le Suore di San Giuseppe ma può rimanere solo due mesi perché le suore, turbate dai segni mistici della giovane, non riescono a fare un discernimento sereno.

Finalmente a casa

Il 15 giugno 1867 entra nel Carmelo di Pau; non riuscendo a imparare a legge la comunità si trova costretta a farle fare il cammino da conversa. Qui può vivere la sua vocazione ma lei stessa rimane turbata rispetto a ciò che sperimenta: estasi, levitazioni, possessioni maligne e angeliche, stimmate. Si sente malata, si sente sbagliata e le consorelle, con grande amore e discrezione la assistono nel suo percorso così eccezionale.  Nel 1870 è in India per la fondazione del primo Carmelo a Mangalore e nel novembre 1872 torna al Carmelo di Pau; ad agosto del 1875 si reca, insieme con altre consorelle a Betlemme dove nasce il primo monastero carmelitano.

È qui il 26 agosto 1878 muore a soli 33 anni. Tutta la via di santa Mariam Baouardy si svolge all’interno di eventi straordinari che lei, nella sua semplicità pensava essere malattie. In tutti i luoghi in cui vive lascia il segno dell’umiltà e di una santità di vita esemplari che trovano d’accordo sia cristiani che musulmani. “Il piccolo nulla”, come amava definirsi, resta per noi un esempio di vita evangelica capace ancora di riscaldare il cuore!


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