François-Marie Léthel, nel volume 23 della collana I quaderni del Concilio, ci aiuta a capire una cosa facile e difficile allo stesso tempo: tutti siamo chiamati a essere santi.
Questo concetto può sembrare ormai consolidato e noto ai più, ma forse non tutti sanno che è stato proprio il Concilio Vaticano II che, nel capitolo V della Lumen gentium, ha aperto una nuova pagina della vita della Chiesa: quella dell’universale vocazione alla santità.
Che cos’è la santità?
Bene, tutti siamo chiamati a essere santi, ma cosa significa?
Nell’immaginario comune potrebbero apparire subito sofferenze, penitenze, difficoltà, sacrifici… insomma tutte realtà “negative” che fanno della vita una cosa non proprio piacevole.
Ma non è così! Camminare sulla via della santità, rispondere alla vocazione alla santità significa vivere nell’amore, nella pienezza dell’amore, lasciandosi trasformare dall’amore. Fare, quindi, della propria vita, un autentico capolavoro di bellezza, capace di illuminare e vivificare il mondo circostante con la semplice testimonianza quotidiana.
Una realtà offerta a tutti
La santità non è altro che la perfezione della carità, cioè la pienezza del grande e vero amore di cui ogni cuore umano ha profondamente sete.
Non è un’illusione, né un ideale astratto e irraggiungibile. È una realtà offerta a tutti. È l’amore di Gesù, amore divino e umano, il più grande dono dello Spirito Santo.
Per questo, la Chiesa ha sempre venerato i santi, quelli conosciuti, beatificati o canonizzati, ma anche la moltitudine di tutti i santi, che vengono celebrati il 1° novembre.
Il Concilio celebra un nuovo sviluppo della Tradizione viva della Chiesa riguardo alla santità e ai santi, aprendo una nuova pagina, con un incredibile aumento del numero delle beatificazioni e canonizzazioni di uomini e donne in tutti gli stati di vita, in particolare con molti esempi di santità tra i laici, nel matrimonio e nella famiglia.
Tanti esempi da conoscere e da cui trarre ispirazione
Attraverso le numerosissime beatificazioni e canonizzazioni, possiamo capire meglio che cosa è realmente la santità alla quale siamo tutti chiamati, una santità vicina a tutti, accessibile e praticabile.
Siamo tutti invitati a entrare nel grande “girotondo dei santi” dipinto dal Beato Angelico (se possibile inserire il dipinto), dove i santi e gli angeli si danno la mano e ci danno la mano per aiutare anche noi a camminare verso la santità.
Leggere la vita dei santi, conoscere esempi di mamme, papà, famiglie, figli, fratelli, uomini e donne di ogni estrazione sociale e di ogni luogo può aprire il cuore per ricercare la propria via, il proprio personalissimo modo per rispondere all’Amore con l’amore.