La terza tappa della rubrica I luoghi dello Spirito, in vista del 1° maggio, ti conduce in Sicilia e tocca la Basilica Santuario Madonna delle Lacrime.
Prima di fare una bella scampagnata con le persone a te care, vai a visitare questo santuario: rimarrai stupito dalla sua bellezza e dall’intensa spiritualità che vi si respira!
La lacrimazione
Il Santuario della Madonna della Lacrime di Siracusa è stato fortemente voluto dopo l’evento prodigioso della lacrimazione avvenuta a Siracusa, dal 29 agosto al 1º settembre 1953, in via degli Orti di San Giorgio al n. 11, a casa di Angelo Iannuso e Antonina Lucia Giusto.
Antonina, in attesa del primo figlio, sta portando avanti una gravidanza difficile, con ricorrenti abbassamenti della vista: verso le tre di notte del 29 agosto la vista scompare del tutto, per tornare normale alle 8:30 del mattino, quando Antonina vede lacrime scendere sul viso della Madonnina in gesso, a capo del letto.
Il mezzo busto in gesso smaltato, raffigurante la Madonna che mostra il suo cuore immacolato, era un regalo di nozze. La lacrimazione si ripete almeno 58 volte; la notizia si diffonde rapidamente rendendo la casa meta di continui pellegrinaggi.
Seguono numerose guarigioni e quelle ritenute straordinarie dalla commissione medica, istituita per quell’evento eccezionale, sono circa 300 (si verificano fino a metà novembre del 1953). La stessa Antonina porterà a compimento la sua gravidanza senza avere più alcun problema.
La Basilica
La Basilica, che oggi custodisce la Madonnina di gesso e il reliquiario che contiene le lacrime della Vergine Maria, è stata iniziata nel 1988 ed è stata inaugurata da san Giovanni Paolo II il 6 novembre 1994.
Il Santuario è maestoso e la sua forma architettonica può ricondurre a diversi significati: faro, identificabile con Maria che conduce verso il porto che è Gesù; tenda dentro la quale la Madre accoglie i suoi figli per condurli al Padre; lacrima che scende dal cielo.
Il quadretto miracoloso
Non appena si entra nella Basilica lo sguardo viene rapito verso un unico punto: il quadro della Madonna delle Lacrime posto dietro l’altare maggiore. La circolarità della sala assembleare trova la sua unità in quel piccolo mezzo busto di gesso che è stato tramite tra il cielo e la terra.
L’altare della Basilica
L’altare ha una forma quadrata ed è composto da due parti. La base, in bronzo è costituita da quattro pannelli che riproducono alcune scene dell’Apocalisse. La grande mensa è in pietra di Modica. Il bordo della mensa reca incisa una frase in greco: «Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei» (Ef 5,25). Sopra l’altare è posto un prezioso crocifisso del 1700.
Le cappelle
Il Santuario è arricchito da sedici cappelle. Guardando l’altare, al sinistra c’è la cappella del Santissimo Sacramento dove tutte le mattine si celebra la Messa; accanto una cappella è dedicata alla Sacra Sindone. A sinistra c’è una cappella dedicata a san Giuseppe, e a seguire la cappella di san Pio da Pietrelcina, del quale si conserva un suo fazzoletto regalato alla signora Antonina Iannuso e le copie delle immaginette della Madonna delle Lacrime con preghiere scritte da san Pio.
Il Reliquiario
Il Reliquiario che contiene le lacrime di Maria è esposto in una teca posta sull’Altare maggiore della Cripta.
Il Museo della Lacrimazione
Nel Museo della Lacrimazione sono raccolti pezzi unici, collegati alla lacrimazione: la pipetta e il vetrino utilizzati in laboratorio dalla commissione medica per effettuare le analisi chimiche; la croce di legno che guidò il primo pellegrinaggio della storia ai piedi della Madonna delle Lacrime; la scrivania sulla quale furono firmati gli atti ufficiali che attestano il prodigio della lacrimazione. Uno spazio speciale è dedicato a san Giovanni Paolo II che visitò la Basilica della Madonna delle Lacrime in occasione della dedicazione del Santuario il 6 novembre 1994.
Per conoscere il Santuario