Maggio: con i fiori e le rose, arriva anche una festa cara a tutti, la festa della mamma! L’Editrice Shalom porta il suo augurio a tutte le mamme, a quelle presenti, a quelle che continuano ad essere madri dal Paradiso, a quelle che sono madri “di cuore”… Sì, perché non si smette mai di essere madri e perché si può esserlo in tanti modi!
Scrive Gibran: «La parola più bella sulle labbra del genere umano è madre e la più bella invocazione è “madre mia”. È la fonte dell’amore, della misericordia, della comprensione, del perdono».
Vogliamo festeggiare tutte le mamme oggi, proponendo una bellissima riflessione di don Tonino Bello, che sintetizza nel coraggio della nostra Madre celeste, il coraggio di tante madri che affrontano sfide per amore, senza mai arrendersi, fidandosi e affidandosi a Dio. «Una sola volta si è arresa: quando ha pronunciato il fiat e da quel momento, Maria ha affrontato la vita con una incredibile forza d’animo, ed è divenuta il simbolo delle “madri-coraggio” di tutti i tempi. È chiaro: ha avuto a che fare anche lei con la paura. Paura di non essere capita. Paura per la cattiveria degli uomini. Paura di non farcela. Paura per la salute di Giuseppe. Paura per la sorte di Gesù. Paura di rimanere da sola. Quante paure!».
Le stesse paure che accompagnano le madri di tutti i tempi, ma Maria è «Madonna della paura, dunque. Ma non della rassegnazione. Perché lei non si è mai lasciata cadere le braccia nel segno del cedimento, né le ha mai alzate nel gesto della resa. Ha affrontato gli ostacoli a viso aperto, ha reagito di fronte alle difficoltà personali, ribellandosi alle ingiustizie sociali del suo tempo».
Maria diventa così compagna e conforto di ogni mamma, perché mamme non si nasce, ma si diventa… ed è un “mestiere” bellissimo, ma molto difficile. Quindi, Vergine madre, «quando la stanchezza, lo sconforto, la disperazione sembrano prendere il sopravvento mettiti accanto a noi. Siediti sui nostri sconsolati marciapiedi. Ripetici parole di speranze».