Nel cuore del centro antico di Napoli, lungo via dei Tribunali, si trova la chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, nota al popolo partenopeo come la chiesa “de’ ’e cape ’e morte” (delle teste dei morti), perché è arretrata rispetto alla strada e il suo accesso è assicurato attraverso una scala con due rampe di scalini, davanti alle quali sono posti quattro paracarri di granitico lavico sormontati da teschi di bronzo con tibie incrociate.
La chiesa fu eretta nel 1616 su commissione di diverse famiglie nobili napoletane con lo scopo di creare un luogo di sepoltura per le persone povere della città, senza famiglia e senza casa.
La struttura fu concepita su due livelli: una chiesa superiore, ricca e sfarzosa, che rimandasse alla dimensione terrena, e un ipogeo, area cimiteriale, un ambiente ampio e scarno che rappresentasse concretamente il Purgatorio.
La cura delle anime del Purgatorio era infatti uno dei punti principali della teologia della Chiesa dopo il Concilio di Trento e tutto l’apparato decorativo del Complesso venne ideato per ricordare, a passanti e fedeli, che le anime attendevano una preghiera in suffragio per potersi liberare dal fuoco del Purgatorio e ascendere al Paradiso.
A Napoli oggetto di culto diventano le anime anonime, quelle abbandonate e senza nome, i cui corpi, che non avevano beneficiato dei riti di compianto, venivano sepolti nelle fosse comuni. Il rapporto si stabilisce attraverso l’adozione di un teschio, che secondo la tradizione è sede dell’anima, che viene scelto, curato, accudito e ospitato in apposite nicchie. L’anima pezzentella (dal latino petere = chiedere per ottenere), anonima o abbandonata, invoca il “refrisco”, l’alleviamento della pena, e colui che l’ha adottata, la persona in vita, a lei chiede grazia e assistenza.
In fondo alla sala dell’ipogeo si trova una nicchia votiva con un teschio col velo da sposa, ornato di una preziosa corona, con intorno diversi ceri, ex-voto d’argento e offerte; non è stato identificato a causa della mancanza di documenti a riguardo ma gli è stata affibbiata l’identità di “Lucia”. Esiste un’antica leggenda a causa della quale ella è tuttora oggetto di devozione da parte degli innamorati e, soprattutto, delle donne in cerca di marito.
Un piccolo museo, allestito negli spazi dell’elegante sagrestia, completa la visita a quello che è considerato uno dei luoghi più affascinanti di Napoli.
Per conoscere il Santuario
Complesso museale di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco
Via Tribunali, 39 – 80138 Napoli
Tel. 081 440438
complessomusealepurgatorio@gmail.com
Come raggiungere il Santuario