A Materdomini, riscopriamo il Santuario di San Gerardo Maiella

A Materdomini, riscopriamo il Santuario di San Gerardo Maiella

Materdomini

«Vado a farmi santo»

«Mamma, perdonami, vado a farmi santo». Queste le poche parole scritte alla mamma su un foglio e lasciate in camera da letto prima di calarsi dalla finestra grazie all’aiuto di un lenzuolo usato a mo’ di fune.

È così, con un’evasione in piena regola, che Gerardo, nato a Muro Lucano (Pz) nel 1726, fugge di casa per unirsi a un gruppo di missionari redentoristi che avevano appena predicato una missione nel suo paese. Dopo diverse insistenze, Gerardo viene accolto nella Congregazione ma, data la sua gracilità e la fragile salute, viene destinato ai lavori più umili, che svolge sempre in obbedienza alla volontà di Dio. Il convento di Materdomini, a Caposele in Irpinia, è la sua ultima destinazione: lì muore di tisi ad appena 29 anni.


Scopri il santuario dedicato a san Gerardo Maiella, invocato come protettore delle donne partorienti e dei bambini.

Il santuario

Oggi a Caposele sorge un santuario a lui dedicato. Il complesso è composto da due chiese: un edificio antico, costruito presumibilmente nel 1200, e una struttura più moderna a pianta semicircolare.
Nell’antica basilica, che la tradizione vuole sia costruita dove un tempo apparve la Madonna a dei pastori, si trova la tomba di san Gerardo, con l’urna contenente le sue spoglie. 
Il complesso del santuario ha anche altri punti di interesse, tra i quali va segnalata la “stanza dei fiocchi”. Grazie ad alcuni episodi miracolosi della sua vita, san Gerardo è invocato come protettore delle donne partorienti e dei bambini. È per questo che un’intera sala è dedicata all’offerta dei fiocchi, di colore rosa e azzurro, che i genitori, dopo aver utilizzato per annunciare la nascita di un bimbo, offrono al santuario. A migliaia pendono dal soffitto, mentre sulle pareti della stanza si trovano centinaia di foto di bambini, in bianco e nero e a colori, donate al Santo nel corso degli anni per chiedere una grazia di guarigione.
Segnaliamo infine il Museo Gerardino, che racconta la vita di san Gerardo attraverso un’esposizione di quadri e oggetti d’epoca settecentesca e l’esposizione permanente di presepi, che raccoglie diversi e creativi presepi donati nel corso degli anni dai fedeli come forma di ringraziamento per miracoli ricevuti. 


Per conoscere il Santuario

Santuario S. Gerardo Maiella
Via Santuario
83040 Materdomini (AV)
tel.: 0827 58118
email: santuario@sangerardo.it

Come raggiungere il Santuario


Per conoscere meglio san Gerardo

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