Il Natale, festa dell’Amore, è ormai alle porte. Arrendiamoci all’amore di Dio: egli ci ama così tanto da mandare il suo Figlio in mezzo a noi. Scrive papa Francesco: «Il credente è trasformato dall’Amore, a cui si è aperto nella fede, e nel suo aprirsi a questo Amore che gli è offerto, la sua esistenza si dilata oltre sé. Solo così la nostra vita potrà dilatarsi e potremo amare in pienezza i nostri fratelli.
LUNEDÌ 14 DICEMBRE
San Giovanni della Croce
«Nella sera della tua vita sarai esaminato sull’amore». È famosa questa frase di san Giovanni della Croce che la Chiesa oggi celebra. All’età di 20 anni, Giovanni vestì l’abito carmelitano a Medina e ottenne di poter vivere secondo la Regola senza le mitigazioni, in un’epoca in cui la vita dell’Ordine era molto rilassata. Ordinato sacerdote nel 1567, incontra santa Teresa di Gesù, che lo coinvolge nella sua opera di riforma del Carmelo. Fu anche confessore-governatore del monastero dell’Incarnazione di Avila e dovette subire le ingiuste accuse di altri carmelitani ostili alla riforma, che gli costarono otto mesi di prigionia nel convento di Toledo. Sopportò queste e altre sventure come sanno fare i santi. Ormai vicino alla morte, ai confratelli che gli leggevano le preghiere dei moribondi, domandò qualcosa di più “allegro”: chiese qualche versetto del Cantico dei Cantici, l’inno all’amore (che lui conosceva bene). Così andava incontro all’Amore. Morì tra il 13 e il 14 dicembre 1591 a Ubeda: aveva 49 anni.
MERCOLEDÌ 16 DICEMBRE
Inizio novena di Natale
La novena di Natale costituisce un momento molto significativo nella vita delle nostre parrocchie e famiglie. È una celebrazione popolare molto amata che ci prepara al meglio alla nascita di Gesù. Si celebra nei nove giorni precedenti la solennità del Natale, dal 16 al 24 dicembre.
La Novena vuole suscitare un atteggiamento di fede profonda nel credente: imparare ad adorarlo in spirito e verità. L’atteggiamento spirituale è quello di chi attende una gioia grande: la dimostrazione dell’infinito amore di Dio per l’uomo. Viviamo questi giorni che ci separano dal Natale come tempo di ringraziamento e di adorazione all’Onnipotente che si è fatto conoscibile, Salvatore di ogni uomo, come tempo di invocazione e di preparazione, affinché l’umanità non manchi di accogliere il Verbo di Dio che si è fatto uomo nel grembo Verginale di Maria. Nell’invocare la sua venuta lasciamoci inondare dalla tenerezza di Dio.
Per approfondire:
• Novene all’Immacolata Concezione e al Santo Natale
• Novena al Santo Natale
VENERDÌ 18 DICEMBRE
Inizio novena alla Santa Famiglia
«Come nel presepe, lo sguardo di fede ci fa abbracciare insieme il Bimbo divino e le persone che gli sono accanto: la sua Madre Santissima, e Giuseppe, il suo padre putativo. Quale luce si sprigiona da questa “icona di gruppo” del Santo Natale! Luce di misericordia e di salvezza per il mondo intero, luce di verità per ogni uomo, per la famiglia umana e per le singole famiglie. Com’è bello per i coniugi rispecchiarsi nella Vergine Maria e nel suo sposo Giuseppe! Com’è consolante per i genitori specialmente se hanno un bimbo piccolo! Com’è illuminante per i fidanzati alle prese con i loro progetti di vita!
Raccoglierci intorno alla grotta di Betlemme, a contemplarvi la Santa Famiglia, ci fa gustare in modo speciale il dono dell’intimità familiare, e ci sprona ad offrire calore umano e concreta solidarietà in quelle situazioni, purtroppo numerose, in cui, per vari motivi manca la pace, manca l’armonia, manca, in una parola, la “famiglia”». Prepariamoci alla festa della Santa Famiglia meditando ogni giorno queste parole di san Giovanni Paolo II. Affidiamo alla Santa Famiglia le nostre famiglie e tutte le famiglie del mondo.
Per approfondire:
• La Santa Famiglia di Gesù
• Pregate, pregate, pregate
SABATO 19 DICEMBRE
Inizio novena alla beata Mattia Nazzarei
Appartenente a una nobile famiglia di Matelica (Macerata), nel 1270 Mattia chiede di entrare nel monastero delle Clarisse della sua città. Dotata di chiare virtù e soprattutto di carità e prudenza, nel 1273 è già abbadessa del monastero. Fu donna coraggiosa e prudente, tanto da vincere le numerose controversie che ebbe per l’accoglienza delle nuove sorelle. Chiamata, mentre viveva, “madre della carità”, la beata Mattia era, come tutti i santi, molto sensibile alle sventure del prossimo. Subito dopo la sua morte avvennero molti miracoli presso la sua salma esposta pubblicamente in chiesa. Anche dopo diciotto giorni dalla sua tumulazione, il suo corpo emanava sangue vivo e, incorrotto, emetteva un soave profumo. Le emanazioni di Umore sanguigno si susseguirono durante i secoli, come pure le guarigioni miracolose. Quando nel 1758 fu riaperta la cassa, si verificò quanto era avvenuto nel 1536: la pezza di lino, più volte raddoppiata, che avvolgeva il corpo della Beata, era intrisa di Umore sanguigno, attestato dai medici oltre che da tutto il popolo. Il fenomeno continua tuttora. Preghiamo fiduciosi chiedendo l’intercessione della beata Mattia per quelle grazie che più ci stanno a cuore.
Per approfondire:
• Beata Mattia Nazzarei di Matelica. Preghiere e cenni biografici
Viviamo intensamente questi ultimi giorni che precedono il Natale insieme a Maria, la Vergine del silenzio e dell’ascolto. Lei, che fu totalmente avvolta dalla luce dello Spirito Santo, ci aiuti a comprendere e a vivere appieno il mistero del Natale di Cristo, ci aiuti a progredire, a volte a passi piccolissimi, a volte in modo più spedito e deciso, sulla via dell’amore, l’unica che conduce a vivere in pienezza la relazione con gli altri e con Dio.
Buon cammino!
