I santi Francesco e Giacinta Marto raccontati da una testimone d’eccezione
A Fatima, a partire dal 13 maggio 1917, il cielo si chinò sulla terra e la Vergine scelse tre piccoli pastorelli: Francesco, Giacinta e Lucia per rivelare loro le cose del cielo.
Il 20 febbraio la Chiesa festeggia Francesco e Giacinta. Per ricordarli ci affidiamo alle parole di una testimone di eccezione, la loro cugina Lucia, poi diventata suor Lucia.
Francesco: consolare Gesù
Lucia descrive Francesco come un bambino vivace, ma non capriccioso, dotato di un carattere pacifico. Nei giochi, se sorge qualche discussione, lui cede senza resistere. Dopo che la Vergine arriva nella sua vita, non gli interessa davvero nient’altro che le realtà celesti: è di poche parole, ama il silenzio e non perde occasione per santificarsi con atti di eroismo.
Quando va a scuola, gli piace restare in chiesa «vicino a Gesù», perché, come egli stesso dice, «per me non vale la pena di imparare a leggere, fra poco vado in cielo».
Sente con forza che la sua missione è quella di pregare incessantemente secondo le intenzioni della Madonna. Nutre una speciale devozione verso l’Eucaristia e trascorre molto tempo in chiesa ad adorare il Santissimo Sacramento, che chiama «Gesù nascosto».
Il 23 dicembre 1918, quattordici mesi dopo l’ultima apparizione, Giacinta e Francesco vengono colpiti dalla febbre spagnola. Durante la malattia Francesco si mostra sempre allegro e contento. Quando Lucia gli domanda se soffre molto, lui risponde: «Abbastanza, ma non fa niente, soffro per consolare il Signore, e poi tra poco vado in cielo!».
Il 2 aprile 1919 lo stato di salute di Francesco è così grave che viene chiamato il parroco per confessarlo. Egli teme di morire senza poter ricevere la Prima Comunione, ma il parroco lo accontenta amministrandogli per la prima volta l’Eucaristia la sera stessa. L’indomani Francesco confida alla sorellina Giacinta: «Oggi sono più felice di te, perché ho Gesù nel mio cuore». La notte saluta Lucia, dandole un arrivederci in cielo. Poi dice alla mamma: «Guarda, mamma, che bella luce là, vicino alla porta!». Il suo volto si illumina di un sorriso angelico e poi Francesco spira dolcemente.
Giacinta: soffrire per convertire i peccatori
Giacinta ha appena 7 anni quando la Madonna le appare per la prima volta, mentre è al pascolo. Lucia racconta che Giacinta fino a quel giorno è una bambina come tutte le altre: le piace giocare; è un po’ permalosa, si offende facilmente e non si rassegna a perdere; le piace ballare e basta il suono di un piffero per darle il via.
La Madonna irrompe nella sua vita e la cambia radicalmente: la bambina medita a lungo sull’eternità dell’Inferno e «prende sul serio i sacrifici per la conversione dei peccatori», si priva anche della merenda per soccorrere i bambini di due famiglie bisognose. Qualsiasi sofferenza offerta per la conversione dei peccatori è sempre accompagnata da un amore profondo.
Quando sia ammala, offre ogni sofferenza «per la conversione dei peccatori e per riparare gli oltraggi che si fanno al cuore immacolato di Maria». Un giorno, le viene chiesto un grande sacrificio: allontanarsi dai suoi, e soprattutto dalla cugina Lucia, per un ricovero nell’ospedale di Lisbona. Lei però sa già tutto, la Vergine glielo ha anticipato, assicurandole che sarebbe venuta a prenderla. Nell’ultimo incontro con Lucia, prima del ricovero, Giacinta le dice: «Tu rimani qua per dire che Dio vuole istituire nel mondo la devozione al cuore immacolato di Maria. Di’ a tutti che Dio ci concede le grazie per mezzo del cuore immacolato di Maria; che le domandino a lei». La Madonna viene a prenderla il 20 febbraio 1920, come aveva promesso.
Francesco e Giacinta santi
Il 13 maggio 1989 san Giovanni Paolo II proclama l’eroicità delle virtù di Francesco e Giacinta e successivamente approva e promulga l’autenticità di un miracolo attribuito alla loro intercessione. Lo stesso Pontefice li proclama beati il 13 maggio del 2000 proprio a Fatima. Il 23 marzo 2017 papa Francesco approva un ulteriore miracolo ottenuto per intercessione dei due beati pastorelli di Fatima, aprendo la via alla loro canonizzazione, celebrata il 13 maggio 2017, primo centenario delle apparizioni.
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli» (Mt 11,25). Impariamo da Francesco e Giacinta l’umiltà, la piccolezza e la prontezza di donarsi agli altri!