Contemplare il volto di Cristo con il cuore di Maria

Contemplare il volto di Cristo con il cuore di Maria

Devozioni dal 26 aprile al 2 maggio 2021

La settimana dal 26 aprile al 2 maggio ci riserva grandi appuntamenti per crescere nella vita di fede. Partiamo prendendo ispirazione dall’esempio due grandi sante: Gianna Beretta Molla (28 aprile) e Caterina da Siena (29 aprile). Iniziamo poi il mese di maggio: il periodo dell’anno che più di ogni altro associamo alla Madonna. Un tempo in cui si moltiplicano i Rosari, sono frequenti (e speriamo tornino presto possibili) i pellegrinaggi ai santuari, si sente più forte il bisogno di preghiere speciali alla Vergine. Un bisogno che si avverte con particolare urgenza nel tempo che stiamo vivendo. Approfittiamo di questo mese per riscoprire la bellezza di recitare il Rosario a casa, in famiglia, per contemplare insieme il volto di Cristo con il cuore di Maria. 
Il 1º maggio onoriamo san Giuseppe, patrono dei lavoratori e, per vivere al meglio questo giorno, riflettiamo su queste parole di papa Francesco: «Il lavoro umano è parte della creazione e continua il lavoro creativo di Dio. Questa verità ci porta a considerare il lavoro sia un dono che un dovere». Sull’esempio del Santo Padre impegniamoci a pregare «per tutti i lavoratori. Per tutti. Perché a nessuna persona manchi il lavoro e che tutti siano giustamente pagati e possano godere della dignità del lavoro e della bellezza del riposo».

MERCOLEDÌ 28 APRILE
Santa Gianna Beretta Molla

«Limpida e graziosa»: così appare la dottoressa Gianna Beretta all’ingegnere Pietro Molla nei primi incontri. Si sposano a Magenta il 24 settembre 1955. Gianna è medico chirurgo, poi si specializza in pediatria: «Chi tocca il corpo di un paziente – diceva – tocca il corpo di Cristo». Nascono i figli: Pierluigi, Maria Rita e Laura. Nel settembre del 1961, mentre è in corso la quarta gravidanza, Gianna scopre un fibroma all’utero: la prospettiva è quella di rinunciare alla maternità per non morire. Gianna, però, decide di sacrificare la sua vita per la figlia. «Mi disse esplicitamente – ricorda il marito Pietro – “Se dovete decidere fra me e il bimbo, nessuna esitazione: scegliete il bimbo. Salvate lui”».
Nell’omelia della Messa di canonizzazione Giovanni Paolo II ha sottolineato: «Dell’amore divino Gianna Beretta Molla fu semplice, ma quanto mai significativa messaggera. Pochi giorni prima del matrimonio, in una lettera al futuro marito, ebbe a scrivere: “L’amore è il sentimento più bello che il Signore ha posto nell’animo degli uomini“.
Sull’esempio di Cristo, che “avendo amato i suoi… li amò sino alla fine” (Gv 13,1), questa santa madre di famiglia si mantenne eroicamente fedele all’impegno assunto il giorno del matrimonio. Il sacrificio estremo che suggellò la sua vita testimonia come solo chi ha il coraggio di donarsi totalmente a Dio e ai fratelli realizzi sé stesso.

Possa la nostra epoca riscoprire, attraverso l’esempio di Gianna Beretta Molla, la bellezza pura, casta e feconda dell’amore coniugale, vissuto come risposta alla chiamata divina!».

Per approfondire:
• Santa Gianna Beretta Molla. Tutti i colori della vita. Donna, sposa, mamma… Santa


MERCOLEDÌ 28 APRILE
Inizio triduo a san Giuseppe lavoratore

Iniziamo oggi il triduo a san Giuseppe lavoratore. Ricordiamo nella preghiera tutti i lavoratori affinché sappiano dare nell’ambiente di lavoro la testimonianza di una fede viva. Preghiamo per i giovani affinché possano inserirsi responsabilmente nella società. Ricordiamo tutti i disoccupati, preghiamo affinché non perdano mai la speranza, ma sentano la vicinanza e la solidarietà di tutti.

Per approfondire:
• Preghiere a san Giuseppe


GIOVEDÌ 29 APRILE
Santa Caterina da Siena

Caterina nacque a Siena nel 1347. A 6 anni ebbe la prima visione di Gesù che la invitava a seguirlo. Si oppose ai progetti matrimoniali della sua famiglia e, come le era stato predetto da san Domenico in sogno, indossò l’abito delle Mantellate. Promise di dedicare la sua vita alla conversione dei peccatori e alla riforma non della Chiesa, ma dei suoi visibili rappresentanti in terra, a partire dal Papa, che ella chiamava «il dolce Cristo in terra». Con la stessa forza con cui scriveva al pontefice e ai potenti, Caterina consolò un giovane ingiustamente condannato a morte: ella lo convinse a donare la sua vita alla giustizia infinita di Dio, «come un agnello mansueto». Morì, a 33 anni, dicendo: «Padre, nelle tue mani raccomando l’anima mia!».
Di lei Giovanni Paolo II ha detto: «È una donna prodigiosa, che in quella seconda metà del Trecento mostra in sé di che cosa sia resa capace una creatura umana, e – insisto – una donna, figlia di umili tintori, quando sa ascoltare la voce dell’unico pastore e maestro, e nutrirsi alla mensa dello Sposo divino, al quale, da “vergine saggia”, ha generosamente consacrato la sua vita.
Si tratta di un capolavoro della grazia rinnovatrice ed elevatrice della creatura fino alla perfezione della santità, che è anche realizzazione piena dei fondamentali valori dell’umanità».
Conosciamo meglio la sua vita e invochiamo la sua intercessione.

Per approfondire:
• Sulla Tua Parola – (Messalino marzo-aprile 2021)


GIOVEDÌ 29 APRILE
Inizio novena alla Madonna di Pompei

«La preghiera – diceva il beato Longo – è l’orbita in cui l’umanità compie il suo movimento intorno al suo centro di attrazione che è Dio. Una umanità senza preghiera sarebbe umanità che uscirebbe fuori dalla sua orbita». Mettiamo in pratica queste parole e iniziamo oggi la recita della novena per invocare fiduciosi la Vergine di Pompei. Troviamo una bellissima novena nel libro proposto!

Per approfondire:
• Beato Bartolo Longo. Alla Madonna serve un Avvocato


SABATO 1 MAGGIO
San Giuseppe lavoratore

Pio XII istituì la festa di san Giuseppe artigiano nel 1955 per dare un protettore ai lavoratori e un senso cristiano alla “festa del lavoro”. Giovanni Paolo II invitava ogni lavoratore a rispecchiarsi in san Giuseppe e a fare in questo modo, del suo lavoro, un servizio reso a Gesù: «Il credente sa bene, peraltro, che Cristo ha voluto nascondersi in ogni essere umano, asserendo esplicitamente che “qualunque cosa si faccia per un fratello anche piccolo, è come se la si facesse a lui medesimo” (cfr. Mt 25,40). In ogni lavoro è dunque possibile “servire Cristo”» (Regina Coeli, 1o maggio 1982). Paolo VI affermò che occorreva «pregare per il mondo del lavoro, per quanti in esso sono oggi sofferenti: disoccupati, sottoccupati, emigrati, mal sicuri del loro pane, mal retribuiti della loro fatica, amareggiati della loro sorte… affinché “la giustizia e la pace” auspice l’umile e grande Artigiano di Nazaret, abbiano a rifiorire cristianamente nel mondo del lavoro». Ci ricorda papa Francesco nella Patris corde che «san Giuseppe era un carpentiere che ha lavorato onestamente per garantire il sostentamento della sua famiglia. Da lui Gesù ha imparato il valore, la dignità e la gioia di ciò che significa mangiare il pane frutto del proprio lavoro». Possano esserci d’ispirazione queste parole quando sentiamo tutta la fatica delle incombenze quotidiane.
Invochiamo la potente intercessione di san Giuseppe per tutti i lavoratori, preghiamolo di intercedere anche per tutti coloro che non hanno un lavoro.

Per approfondire:
• Preghiere a san Giuseppe
• Redemptoris Custos
• Patris corde


«Ecco finalmente tornato il mese della bella Mammina…»: così scrisse una volta san Pio da Pietrelcina all’inizio del mese di maggio. Non perdiamo questa grande occasione di grazia e anche noi celebriamo con gioia il mese di maggio, intensificando la preghiera e l’umile ricorso a lei.
La Madonna non rimanderà nessuno a mani vuote. Ricordiamoci che ella stessa, apparsa con le mani che proiettavano fasci di raggi luminosi, disse a santa Caterina Labouré: «Questi raggi sono il simbolo delle grazie che io spargo sopra le persone che me le domandano». Ai piedi di Maria, troviamo la sorgente di ogni grazia e santità.

Buon cammino!

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