Don Massimiliano Gabbricci, classe 1971, è un uomo che ha unito la sua passione per il calcio alla sua vocazione spirituale. Originario di Siena da parte di padre e di Castelfiorentino per parte materna, ha coltivato la sua passione per il calcio e il basket prima di rispondere alla chiamata del Signore.
Per sedici anni, dal 2006 al 2022, è stato il cappellano della Fiorentina, la sua squadra del cuore. Nessun altro come lui ha avuto l’onore di affiancare i viola per così tanto tempo. Ma non è finita qui: dal 2012 è anche il cappellano della Nazionale italiana, un doppio impegno che richiede grande dedizione e passione.
Don Massimiliano è un uomo sempre al fianco dei calciatori, famosi e meno noti. I ragazzi dell’oratorio del Costone a Siena sono sbalorditi dalla sua amicizia con campioni come Chiesa, Chiellini e il ct Mancini. Ma come fa a conoscere così bene questi “milionari”? Don Gabbricci sorride e racconta che, nonostante le etichette superficiali, ha trovato tanta ricchezza umana in questi giovani atleti. Ogni telefonata o videochiamata con i suoi amici calciatori è un momento speciale.
Il suo impegno non si ferma al calcio. Don Massimiliano è anche un pilastro del Costone, il Ricreatorio Pio II di Siena. Ha visto crescere campioni del mondo come Paolo Rossi e Andrea Barzagli nella squadra oratoriale della Cattolica Virtus a Firenze. Ha seguito Alessio Cragno, uno dei migliori portieri italiani, fino alla Nazionale.
Ma il calcio non è solo vittorie in campo. Il dolore più grande per don Massimiliano è la perdita improvvisa del capitano della Fiorentina, Davide Astori. Quel 4 marzo 2018, quando gli comunicarono la tragica notizia, fu un momento di grande commozione. Astori era un ragazzo carismatico, un leader silenzioso, e la sua morte ha lasciato un vuoto incolmabile.
Gianluca Vialli è un’altra figura che ha lasciato un’impronta profonda. Don Massimiliano ricorda la festa del compleanno di Vialli e il discorso emozionante prima della finale di Wembley. Vialli invitava la squadra a “andare oltre”, e lui stesso ha affrontato la malattia con serenità e fede incrollabile.
Infine, Roberto Mancini, l’attuale ct della Nazionale. Don Massimiliano lo sente spesso telefonicamente, anche ora che è in Arabia Saudita. Mancini è un ragazzo speciale, cresciuto all’oratorio di Jesi, e la sua devozione sincera lo rende un punto di riferimento per i giocatori.
Tre anni dopo la vittoria agli Europei, molto è cambiato nella Nazionale. Ora c’è un altro toscano doc alla guida: Luciano Spalletti. Anche lui possiede una grande spiritualità e sta costruendo un gruppo importante. L’obiettivo è crescere e prepararsi al meglio per i Mondiali del 2026. Don Massimiliano Gabbricci ha vissuto esperienze straordinarie nel mondo del calcio, ma forse è giunto il momento per un giovane don di prendere il suo posto e continuare questa importante pastorale sportiva.