Elemental: un film che arriva dritto al cuore

Elemental: un film che arriva dritto al cuore

Elemental Disney Pixar

Il 21 giugno scorso è uscito sui grandi schermi italiani Elemental, il nuovo film della Pixar, e sono corsa a vederlo, il giorno dopo l’uscita, perché ho sempre amato i film della Pixar, quella capacità di affrontare temi enormi e profondi in un universo di colori, con personaggi buffi e simpatici, con una maestria tecnica che non sono in grado di valutare professionalmente, ma che i miei occhi sanno apprezzare.
Vivi nella mia memoria sono film come Up, Monsters & Co o Inside Out. E questo film continua proprio su quel filone che sa intrecciare, in modo magico, leggerezza, sorriso e profondità inaspettate.
La prima cosa che, riflettendoci, mi ha personalmente colpito è il fatto che sono andata al cinema insieme a tutta la mia famiglia e, quando siamo usciti, eravamo tutti, a livelli diversi, colpiti: i piccoli e i grandi. In questo senso è un film che sa parlare a tutti, altra grande bravura della Pixar.

Di che cosa parla Elemental?

Questo film parla della cosa al tempo stesso più semplice e più complessa che si possa immaginare: racconta, con i toni della commedia romantica, una storia d’amore (quasi) impossibile, quella di Ember e Wade.
Perché quasi impossibile? Perché Ember e Wade sono una ragazza di fuoco e un ragazzo acquatico che vivono a Element City, metropoli dove convivono creature elementali composte da acqua, terra, aria o fuoco.
Questa città grandissima, che ricorda New York (di New York è originario, infatti, il regista, figlio di immigrati coreani che ha messo molto di autobiografico in questo film), è una città dove, sulla carta, tutti sono accolti, ma quando i genitori di Ember vi arrivano, e la mamma è incinta, sperimentano letteralmente tante porte chiuse in faccia, perché i rappresentanti degli altri elementi hanno tutti paura del fuoco. Il padre di Ember, però, non si arrende e riesce a costruire un’attività nel sobborgo della città. Conosce la fatica e ha grandi sogni per la figlia, solo che la durissima vita che ha fatto gli ha insegnato una regola ferrea: «Gli elementi non si mischiano», il fuoco deve stare con il fuoco. Ed è proprio a questa regola fondamentale che Ember, innamorandosi pian piano di Wade, contravviene.
L’amore è certo una sfida, perché bisogna essere pronti a fidarsi, a lasciar andare le proprie certezze, a cambiare con l’altro a cercare un contatto che, se pensato tra acqua e fuoco, spaventa, proprio così come da un certo punto di vista spaventa qualsiasi relazione che ci chieda di andare “oltre noi” stessi.

Più di un film

Non voglio certo spoilerare per cui lascio a voi la meraviglia di godere di questo film, che è una gioia per gli occhi e per il cuore.
Quello che ho pensato appena uscita dal cinema – e che continuo a pensare – che è certo un film, ma è anche più di un film, perché tocca, con una splendida leggerezza, corde e temi che ci interrogano e che ci invitano ad andare oltre le nostre certezze, che a volte sono capaci di ingabbiarci in timori ingiustificati: quello che ci fa così paura, la diversità in noi o negli altri, potrebbe essere solo l’inizio di un’entusiasmante nuova avventura!

Una redattrice dell’Editrice Shalom


Elemental: un film che arriva dritto al cuore

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