Epifania o befana?

Epifania o befana?

Epifania

L’Epifania cade la dodicesima notte dopo la nascita di Gesù e segna la fine del viaggio compiuto dai Magi, seguendo la stella cometa, fino a giungere nella capanna della santa Famiglia. In quella notte i Re, giunti dall’Oriente, rendono omaggio a Gesù bambino, offrendogli in dono oro, incenso e mirra. Così si manifesta al mondo la regalità e la divinità di un quel piccolo bambino avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia.

In che modo la festa dell’Epifania cristiana è collegata con la befana?

Con l’Epifania, così come con il Natale (giorno in cui nella cultura pagana si festeggiava il “sole che vince sulle tenebre”) assistiamo a fenomeni di fusione tra festività cristiane e riti e tradizioni di origine molto più antiche.
Il termine befana, in origine, significava appunto “epifania” dal greco Bifania e le sue origini sono pagane. Se il 25 dicembre è stato scelto come giorno di Natale dalla festa pagana del Sol Invictus quando, cioè, il sole vince sul giorno più lungo dell’anno, il solstizio d’inverno, era tradizione festeggiare 12 giorni dopo la dea Diana, dea dell’abbondanza e della cacciagione.  Dodici giorni dopo il solstizio d’inverno si celebrava la morte e la rinascita della natura: nei culti più antichi si celebrava l’ “epifania” di Madre Natura. Nell’antica Roma si identifica questa Bifania con Diana. La dea non era descritta come brutta e vecchia, ma la Chiesa dell’Alto medioevo, per allontanarsi dai riti propiziatori pagani, trasforma la Befana in una strega.

Un’anziana signora che porta dolcetti ai bambini

In seguito, la Chiesa cambia il significato negativo della Befana, attribuendole un’immagine positiva collegata alla storia dei Magi. Nasce, così, la leggenda che dà origine alla tradizione della calza della Befana. Nel XII secolo si diffonde la credenza che i Magi, in difficoltà nel cercare il luogo di nascita di Gesù, chiedono informazioni a un’anziana signora che si rifiuta di aiutarli e non vuole seguirli per andare a visitare il Bambino. La donna, pentitasi, prepara un cesto di dolci e cerca i Magi ma, non riuscendo a trovarli, si ferma a ogni casa donando dolciumi a tutti i bambini che incontra, sperando di incontrare Gesù. Da quel momento si diffonde l’usanza di lasciare fuori dalla casa gli scarponcini e le calze dei bambini affinché nel suo lungo viaggio la befana possa cambiarseli o, meglio ancora, sperando che siano riempiti di dolci bontà!

Epifania o befana?

2 commenti su “Epifania o befana?

  1. La storia è simpatica, però penso che sia meglio non festeggiare la befana. È fuorviante per la crescita della fede.

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