I cuori di Gesù e Maria, uniti in un mistero d’amore

I cuori di Gesù e Maria, uniti in un mistero d’amore

Sacro Cuore di Gesù

Devozioni dal 7 al 13 giugno

I cuori di Gesù e Maria sono i protagonisti di questa settimana: alla solennità del sacro cuore di Gesù la Chiesa fa infatti subito seguire la memoria del cuore immacolato di Maria a indicare che il cuore del Figlio e quello della Madre sono uniti in un profondo mistero d’amore.

VENERDì 11 GIUGNO
Sacratissimo cuore di Gesù

Meditiamo sulla solennità del sacro cuore di Gesù con san Giovanni Paolo II: «Ecco le parole di san Giovanni apostolo: “Non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati… perché noi avessimo la vita per lui” (1Gv 4,9-10).
Questo Cuore pulsa con il sangue umano, che è stato versato sulla croce. Questo Cuore pulsa con tutto l’inesauribile amore che è eternamente in Dio. Con questo amore esso è sempre aperto verso di noi, attraverso la ferita che vi ha aperto la lancia del centurione sulla croce.
“Se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri” (1 Gv 4, 11): l’amore fa nascere l’amore, sprigiona l’amore e si realizza mediante l’amore. Ciascuna particella di vero amore nel cuore umano ha in sé qualcosa di ciò di cui il Cuore del Dio-Uomo è colmo senza limiti.
Perciò egli chiede a noi nella liturgia della solennità del Sacratissimo Cuore: “Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me” (Mt 11, 28-29)».
Il Papa aveva chiuso l’Angelus del 1º luglio 1984 (da cui è tratto questo brano) con una preghiera a Maria, che è bello riproporre perché sottolinea il mistero d’amore che unisce i cuori di Gesù e di Maria:

Tu, o Madre di Cristo,
hai ubbidito per prima a questa chiamata.
Meditando, nella preghiera dell’Angelus,
sul mistero dell’Annunciazione,
ti preghiamo:
insegnaci
ad aprire i nostri cuori
all’amore che è nel Cuore di Gesù,
come tu gli hai aperto il Cuore
sin dal primo “fiat”.
E come l’hai aperto sempre.
Insegnaci, Madre,
ad essere in intimità,
nella verità e nell’amore,
con il Cuore divino del tuo Figlio.

Per approfondire:
• Preghiere al sacratissimo cuore di Gesù


SABATO 12 GIUGNO
Cuore immacolato della beata Vergine Maria

Il promotore della festa liturgica del Cuore Immacolato di Maria fu san Giovanni Eudes (1601-1680) che già verso il 1643, la cominciò a celebrare con i religiosi della sua congregazione. Nel 1668 le festa e i testi liturgici furono approvati dal cardinale legato per tutta la Francia. Papa Pio XII estese nel 1944 la festa a tutta la Chiesa, a perenne ricordo della Consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria, da lui fatta nel 1942. Il Culto del Cuore Immacolato di Maria ha ricevuto un forte impulso dopo le apparizioni di Fatima del 1917. La vicinanza delle due feste è da ricondurre ancora a san Giovanni Eudes, il quale nei suoi scritti non separò mai i due cuori di Gesù e di Maria, sottolineando l’unione profonda della Madre col Figlio di Dio fatto carne.
Papa Francesco ha recentemente affidato al cuore immacolato di Maria la Chiesa e il mondo intero: «Al Cuore Immacolato di Maria affidiamo la Chiesa, noi stessi e tutto il mondo. Chiediamo nella preghiera la pace, la fine della pandemia, lo spirito di penitenza e la nostra conversione».

Per approfondire:
• Preghiere al cuore immacolato di Maria


DOMENICA 13 GIUGNO
Sant’Antonio di Padova

Colui che il mondo conosce come sant’Antonio di Padova, nasce a Lisbona con il nome di Fernando e diviene sacerdote tra i Canonici Regolari di Sant’Agostino. La sua vita viene però cambiata al passaggio dei corpi dei cinque primi martiri francescani, uccisi in Marocco: affascinato dall’ideale francescano, entra nell’ordine ricevendo il nome di Antonio. Desidera il martirio e si imbarca per andare missionario tra i musulmani, ma una tempesta costringe la nave ad approdare in Sicilia. Risalendo l’Italia a piedi, incontra Francesco d’Assisi nel 1221 ed è il primo francescano a insegnare teologia. Predica ovunque ottenendo conversioni di eretici e persino miracoli. A soli 36 anni ha già fama di taumaturgo, quando muore all’Arcella (Padova), stremato dalle fatiche, il 13 giugno 1381. Pio XII, nel 1946, lo nomina “Dottore evangelico”.

Per approfondire:
• Ritratto a penna di frate Antonio


«Il Signore ci guarda sempre con misericordia. Non abbiamo timore di avvicinarci a Lui! Ha un cuore misericordioso!» (papa Francesco).
Facciamo nostro questo invito di papa Francesco e viviamo questa settimana assaporando la gioia di essere profondamente amati da Gesù e Maria, uniti in un profondo mistero d’amore.

Vi aspetto nei commenti al post!
Buon cammino!

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