Il giorno che ha cambiato la storia

Il giorno che ha cambiato la storia

Gesù risorto

Devozioni dal 29 marzo al 4 aprile

Il giorno che ha cambiato la storia è quello illuminato dalla luce del Risorto. Quella luce illumina ancora le nostre vite, lasciamola trasparire nei nostri cuori, testimoniamola al mondo.
«”Dopo il sabato” (Mt 28,1) le donne andarono alla tomba. Queste donne, senza saperlo, preparavano nel buio di quel sabato “l’alba del primo giorno della settimana”, il giorno che avrebbe cambiato la storia. Gesù, come seme nella terra, stava per far germogliare nel mondo una vita nuova; e le donne, con la preghiera e l’amore, aiutavano la speranza a sbocciare. Quante persone, nei giorni tristi che viviamo, hanno fatto e fanno come quelle donne, seminando germogli di speranza! Con piccoli gesti di cura, di affetto, di preghiera» (papa Francesco). Viviamo questi giorni santi seguendo Gesù, sentendoci comunità raccolta dalla sua tenerezza e dal suo affetto.


LUNEDÌ 29 MARZO
Lunedì Santo

Nella Settimana Santa vengono ricordati e celebrati gli ultimi giorni della vita terrena di Gesù, con i tormenti interiori, le sofferenze fisiche, il processo, la salita al Calvario, la crocifissione, la morte e la sepoltura e infine la sua risurrezione.
In questa settimana, la liturgia, attraverso i brani evangelici, ti pone davanti tutte le persone che ruotarono attorno a Gesù negli ultimi giorni della sua vita terrena: è un insieme di umanità, di sentimenti contrastanti e di scelte decisive.
Qualcuno sceglierà di seguire Gesù fino in fondo nel suo cammino verso il Calvario, qualcun altro, invece, si allontanerà definitivamente dalla luce del mondo.

Per approfondire:
• Con acqua viva
• Sulla Tua Parola – (Messalino marzo-aprile 2021)
• Vangelo e Atti degli Apostoli


Primo giorno triduo di ringraziamento a san Giuseppe

Per concludere degnamente il mese di marzo dedicato a san Giuseppe, possiamo iniziare oggi un triduo di ringraziamento per tutte le grazie che abbiamo ottenuto, attraverso la sua intercessione. Non dimentichiamoci, comunque che stiamo vivendo anche un anno speciale a lui dedicato, perciò continuiamo ad approfondire la sua straordinaria figura e non stanchiamoci di invocare la sua potente intercessione.

Per approfondire:
• Preghiere a san Giuseppe


MARTEDÌ 30 MARZO
Martedì Santo

Nei suoi ultimi giorni, sono molte le figure intorno a Gesù: le sorelle di Betania, Marta e Maria; quest’ultima in segno di affetto verso Gesù, cosparge il Signore con prezioso nardo; Giuda, immagine di tutti coloro che, di fronte al mistero della passione di Cristo Gesù, prendono le distanze.
Ma il Vangelo ti farà incontrare anche Pietro, il primo pontefice, con le sue parole irruenti, che in realtà nascondono una fede ancora immatura che porterà il pescatore di Galilea al rinnegamento. Tra tutte queste figure ve n’è una nominata pochissimo, ma che sappiamo presente accanto a suo Figlio fino al momento supremo, Maria.
Lasciati guidare da lei per entrare nel cuore stesso della fede.


MERCOLEDÌ 31 MARZO
Mercoledì Santo

«Mercoledì Santo è chiamato anche “mercoledì del tradimento”, il giorno nel quale si sottolinea nella Chiesa il tradimento di Giuda. Giuda vende il Maestro… il diavolo entrò in Giuda, è stato il diavolo a condurlo a questo punto. E come finì la storia? Il diavolo è un mal pagatore: non è un pagatore affidabile. Ti promette tutto, ti fa vedere tutto e alla fine ti lascia solo nella tua disperazione ad impiccarti.
Il cuore di Giuda, inquieto, tormentato dalla cupidigia e tormentato dall’amore a Gesù – un amore che non è riuscito a farsi amore – tormentato con questa nebbia, torna dai sacerdoti chiedendo perdono, chiedendo salvezza. “Cosa c’entriamo noi? È cosa tua …” (cfr. Mt 27,4): il diavolo parla così e ci lascia nella disperazione.
Pensiamo a tanti Giuda istituzionalizzati in questo mondo, che sfruttano la gente. E pensiamo anche al piccolo Giuda che ognuno di noi ha dentro di sé nell’ora di scegliere: fra lealtà o interesse.
Ognuno di noi ha la capacità di tradire, di vendere, di scegliere per il proprio interesse. Ognuno di noi ha la possibilità di lasciarsi attirare dall’amore dei soldi o dei beni o del benessere futuro. “Giuda, dove sei?”. Ma la domanda la faccio a ognuno di noi: “Tu, Giuda, il piccolo Giuda che ho dentro: dove sei?”» (Papa Francesco).


GIOVEDÌ 1 APRILE
Giovedì Santo

Il Giovedì Santo è riservato a due distinte celebrazioni liturgiche. Al mattino durante la Messa crismale, il Vescovo consacra gli Oli santi: il Crisma, l’Olio dei Catecumeni e l’Olio degli Infermi, che si useranno durante tutto il corso dell’anno liturgico per celebrare i sacramenti.
La sera del giovedì, invece, si celebra la Messa in Coena Domini, memoriale dell’Ultima Cena, in cui Gesù istituì l’Eucaristia e il Sacerdozio e consegnò ai discepoli il comandamento dell’amore: «Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi» (cfr. Gv 13,34), dopo aver lavato loro i piedi. Dopo questa celebrazione, che dà inizio al Triduo Pasquale, i fedeli sono invitati a visitare il Santissimo Sacramento per confortarlo nella sua agonia nel Getsèmani.
Ci ricorda papa Francesco: «La realtà che oggi viviamo, in questa celebrazione: il Signore che vuole rimanere con noi nell’Eucaristia. E noi diventiamo sempre tabernacoli del Signore, portiamo il Signore con noi; al punto che Lui stesso ci dice che, se non mangiamo il suo corpo e non beviamo il suo sangue, non entreremo nel Regno dei Cieli. Mistero, questo, del pane e del vino, del Signore con noi, in noi, dentro di noi».

Per approfondire:
• Adoriamo il santissimo sacramento
• Il Rosario eucaristico
• Io sono il pane della vita. Le Quarantore


VENERDÌ 2 APRILE
Venerdì Santo

«Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: “È compiuto!”. E, chinato il capo, consegnò lo spirito» (Gv 19,30). Nel giorno della morte del suo Signore e Sposo, la Chiesa non celebra l’Eucaristia. L’azione liturgica è dominata dalla croce, lasciando spazio solo al silenzio e alla contemplazione.
Il gesto dell’adorazione della croce diventa significativa risposta al dono immeritato, riconoscimento della regalità salvifica di Cristo e della speranza nata dalla croce. La Comunione eucaristica, che conclude l’azione liturgica, rende partecipi della morte gloriosa di Cristo e dei suoi frutti: è inserimento nell’Alleanza sigillata nel sangue dell’Agnello; è accoglienza dello Spirito sgorgato dal costato di Cristo.

Inizio novena alla Divina Misericordia

Cominciamo oggi la novena in preparazione alla festa della Divina Misericordia. Consiste nella recita della Coroncina alla Divina Misericordia a cui sono state legate straordinarie promesse: la promessa rivolta a tutti i fedeli è questa: «Durante questa novena elargirò alle anime grazie di ogni genere» (Diario, 796). Leggiamo ancora nel Diario: «Desidero che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Ogni giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E Io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione» (Diario, 1209).

Per approfondire:
• Coroncina e Novena alla Divina Misericordia
• Gesù confido in te. Il culto della Divina Misericordia. Le preghiere di Santa Faustina


Inizio novena a santa Gemma Galgani

«Come fare a non amare Gesù con tutta l’anima, con tutto il cuore? Come non desiderare di essere tutta assorta in Lui e consumata nelle fiamme del suo amore santo?». Così scriveva santa Gemma Galgani di cui oggi cominciamo la novena.
La singolare figura di Gemma Galgani ha suscitato vivo interesse già subito dopo la sua morte, avvenuta a Lucca l’11 aprile del 1903 (era il Sabato Santo).
L’originalità della sua vita spirituale e i singolari doni mistici di cui Dio l’ha gratificata ancora oggi interessano tante persone che sono più sensibili alla vita dello Spirito e alle meraviglie che opera nei suoi santi.
La personalità di questa mistica stimmatizzata toscana, così come emerge dai suoi scritti, non è stata ancora molto studiata; lei che ha saputo piegare la sua penna ainsoliti ardimenti di concetto e di stile, pur scrivendo spesso, come diceva «di furia» e senza nessun pentimento né correzione, utilizzando la parlata lucchese. Solo chi li legge, anzi, solo chi vi ritorna, non una, ma più volte di seguito, potrà rendersi conto degli ardimenti del suo stile, sempre asciutto e vigoroso, sulla scia dell’altra grande mistica, sua conterranea, Caterina da Siena. Stile che profuma di esperienze celestiali. Approfondiamo questa straordinaria figura e invochiamo fiduciosi la sua intercessione.

Per approfondire:
• Santa Gemma Galgani. Vi parlo di Me. Autobiografia, diario, epistolario


SABATO 3 APRILE
Sabato Santo

Nel Sabato Santo predominano il silenzio, il raccoglimento, la meditazione su Gesù sepolto. La Chiesa sosta presso il sepolcro del Signore, meditando la sua passione e morte. È il giorno in cui la Chiesa si unisce alla Madonna, in attesa dell’alba gloriosa della risurrezione. In questo giorno perseveriamo nella preghiera come Maria e insieme a Maria, condividendone gli stessi sentimenti di fiducia in Dio. Questo sabato di silenzio sfocia nella Veglia pasquale, giustamente definita «la veglia madre di tutte le veglie» (sant’Agostino) che introduce la domenica della Pasqua del Signore. «Questa è la notte in cui Cristo, spezzando i vincoli della morte, risorge vincitore del sepolcro» (dall’Exultet).

Inizio novena Vergine della Rivelazione

«Sono colei che sono nella Trinità divina. Sono la Vergine della Rivelazione. Tu mi perseguiti, ora basta!» sono le parole che la Vergine rivolse a Bruno Cornacchiola. Gli disse ancora: «Entra nell’ovile santo, corte celeste in terra… Con questa terra di peccato opererò potenti miracoli per la conversione degli increduli. Sono la calamita della Trinità Amore». La santa Vergine, alle Tre Fontane, continua ancora oggi a chiamare. Il suo invito è a mettersi in cammino nella preghiera per trovare Gesù.

Per approfondire:
• Novena alla Vergine della Rivelazione
• Pregate, pregate, pregate
• Rivelazione della Vergine alle Tre Fontane


DOMENICA 4 APRILE
Pasqua di Risurrezione

«Sono risorto, sono sempre con te» (cfr. Sal 139,18). L’annuncio pasquale risuona oggi nella Chiesa: Cristo è risorto, egli vive al di là della morte, è il Signore dei vivi e dei morti. Quel giorno ha cambiato la storia. Pasqua è dunque annuncio del fatto della risurrezione, della vittoria sulla morte, della vita che non sarà distrutta. Gli apostoli ne diedero testimonianza, ma l’annuncio che Cristo è vivo deve risuonare continuamente.
La Chiesa, nata dalla Pasqua di Cristo, custodisce questo annuncio e lo trasmette in vari modi a ogni generazione: nei sacramenti lo rende attuale e contemporaneo a ogni comunità riunita nel nome del Signore; con la propria vita di comunione e di servizio si sforza di testimoniarlo davanti al mondo. Sentiamoci anche noi chiamati a testimoniare questo annuncio.

Per approfondire:
• Vangelo e Atti degli Apostoli
• La Sacra Bibbia. La via della Pace
• Il Nuovo Testamento


Ci ricorda papa Francesco: «Cristo è risorto! E noi abbiamo la possibilità di aprirci e ricevere il suo dono di speranza. Apriamoci alla speranza e mettiamoci in cammino; la memoria delle sue opere e delle sue parole sia luce sfolgorante, che orienta i nostri passi nella fiducia, verso quella Pasqua che non avrà fine».

Buona Pasqua e buon cammino!

Il giorno che ha cambiato la storia

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