Un volto che cambia tutto
Pochi lo sanno, ma il martedì che precede l’inizio della Quaresima si celebra la festa del Volto Santo di Gesù, ricorrenza che anticipa la contemplazione che ci attende nella beatitudine eterna.
Non c’è nulla di più caro del volto della persona amata: senti il desiderio di cercare il vero Volto dell’amore? In realtà, c’è un Volto che ti cerca, un Volto segnato dal dolore, ma illuminato da un amore infinito: il Santo Volto di Gesù. Non è una leggenda, non è una favola. È un incontro vivo, reale e trasformativo che aspetta solo te. Guardare il volto di Cristo è guardare Dio. Ma in cosa consiste la devozione al Volto Santo di Gesù? E soprattutto da dove nasce e quando si festeggia? Come possiamo vivere questa devozione nella nostra quotidianità
Il nostro desiderio di vedere Dio
«Il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto» (Sal 27,8c-9). Queste parole, incise nel profondo dell’anima umana, rivelano un desiderio universale: vedere Dio, conoscerlo intimamente. Mentre altre religioni o spiritualità lo dipingono come un’entità distante, inaccessibile, il cristianesimo ci offre una rivelazione sconvolgente: Dio si è mostrato, si è fatto carne, ha preso un volto, il volto di Cristo. In lui noi vediamo e incontriamo il Padre; in lui ci viene donata la salvezza, la vita in abbondanza (cfr. Gv 10, 10), vale a dire, una felicità che niente e nessuno ci potrà togliere (cfr. Gv 16,22).
Un Volto da scoprire, non da descrivere
Il Signore ci ha lasciato delle impronte del suo Volto, in alcune immagini “non dipinte da mano d’uomo” (“acherotipe” e dunque di origine divina), tra esse la Sindone di Torino e il Volto Santo di Manoppello. Il Vangelo invece non ci offre nessun ritratto, nessuna descrizione dei tratti somatici del volto di Gesù. Anche se il ricordo del Maestro è ancora molto vivo gli evangelisti non sentono il bisogno di descriverlo nella sua fisicità, come mai? Quello di Gesù è un volto che non si può tanto descrivere quanto contemplare. I suoi tratti inconfondibili si ritrovano nella preghiera assidua, ascoltando le sue parole, mettendole in pratica, a lasciandosi trasformare dal suo amore. In realtà, guardando il volto di Cristo non solo contempliamo il volto di Dio, ma possiamo anche ritrovare i lineamenti del nostro stesso volto e di quello di ogni uomo.

La devozione: una risposta di amore
La devozione al Santo Volto non è una sterile pratica religiosa, ma un abbraccio appassionato, una risposta d’amore e riparazione a Colui che si è spinto fino a donare la sua vita. Cristo stesso ha acceso questa fiamma nei cuori di suor Marie de Saint Pierre e della beata Maria Pierina de Micheli.
Suor Marie de Saint Pierre: la confidente del Sacro Volto si sente rivolgere da Gesù queste parole: «Coloro che contempleranno le ferite del mio Volto qui sulla terra, la contempleranno risplendente di gloria in cielo!». Il Signore le dice anche che desidera una vera e propria opera di riparazione e che le anime vi partecipano sono come delle nuove Veroniche, pronte ad asciugare il Volto di Gesù, con amore e adorazione.
Gesù le rivela anche la “freccia d’oro”: una preghiera speciale, un dardo d’amore, un’arma potente, capace di arrivare al cuore di Gesù con un amore così intenso da cicatrizzare le sue ferite e farne sgorgare torrenti di grazie.
Beata Maria Pierina de Micheli: l’apostola della Medaglia del Santo Volto. È a lei che la Madonna in persona mostra uno scapolare, in cui da un lato c’è il Santo Volto di Gesù e dall’altro l’Eucaristia circondata da raggi, mentre le dice: «Tutti quelli che porteranno questa medaglia e faranno, potendo, ogni martedì una visita al santissimo sacramento per riparare gli oltraggi che ricevette il santo volto del mio Figlio Gesù durante la passione e che riceve ogni giorno nel sacramento dell’Eucaristia:
1. Saranno fortificati nella fede.
2. Saranno pronti a difenderla.
3. Avranno le grazie per superare le difficoltà spirituali interne ed esterne.
4. Saranno aiutati nei pericoli dell’anima e del corpo.
5. Avranno una morte serena sotto lo sguardo sorridente del mio divin Figlio».
Nel 1940, la Beata Maria Pierina realizzò e ottenne l’approvazione ecclesiastica della Medaglia del Volto Santo, coniata secondo l’immagine del viso di Gesù che ci dona la Sindone.
Infine, Papa Pio XII, nel 1958, dichiarò la festa del Santo Volto di Gesù il giorno prima del Mercoledì delle Ceneri (martedì grasso).

Il martedì: un appuntamento speciale con il Volto Santo
Il Signore ha chiesto che il suo Santo Volto sia onorato ogni martedì e specialmente il martedì prima del Mercoledì delle Ceneri, che segna l’inizio della Quaresima. Questo giorno diventa un’opportunità per riparare gli oltraggi che il suo Volto ha ricevuto durante la passione e che continua a ricevere nel sacramento dell’Eucaristia.
La devozione al Santo Volto è il viaggio emozionante, l’avventura interiore dell’innamorato che ha bisogno di contemplare il volto della persona. In un mondo frenetico e spesso superficiale, non limitarti a leggere queste parole: fermati a contemplare il volto di Gesù, vivi l’esperienza di guardare e lasciarti guardare da Cristo. Chiudi gli occhi, apri il tuo cuore con il desiderio di essere avvolto dalla multiforme bellezza di quel Volto, di lasciarti trasformare, guarire, consolare, di farti toccare dalla sua misericordia e di portare quella stessa luce nelle vite degli altri.
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