Continua e si conclude l’approfondimento sulla morte a cura di S.E. mons. Raffaello Martinelli, amministratore apostolico della diocesi di Frascati.
Puoi leggere la prima e la seconda parte del testo sul nostro blog.
Dove si fonda la nostra fede circa la risurrezione del nostro corpo?
Si fonda:
• sulla fede in Dio che «non è un Dio dei morti, ma dei viventi» (Mc 12,27);
• su Gesù Cristo, il quale:
– ha detto: «Io sono la Risurrezione e la Vita» (Gv 11,25);
– ha operato alcune “risurrezioni” durante la sua vita terrena: di Lazzaro, del figlio della vedova di Nain, e della figlia di Giairo. Tali “risurrezioni”, che erano un ritornare alla vita precedente, erano segno del suo essere “la Risurrezione”, e prefigurazione del suo risorgere;
• ha fatto questa solenne promessa prima di morire: «Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io» (Gv 14,2-3);
• ha liberamente subìto la morte, e la morte di croce, per la nostra salvezza: con la sua morte ha vinto la morte, per sé e per tutti noi;
• è risorto Lui stesso con il suo proprio corpo, trasformato e glorificato: «Se Cristo non è risuscitato […] è vana anche la vostra Fede» (1Cor 15,14);
• è principio, fondamento e certezza anche della nostra risurrezione: Lui è «il primogenito di coloro che risuscitano dai morti» (Col 1, 18); «Dio, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza» (1Cor 6,13).
Come avverrà la risurrezione dei nostri corpi?
Conoscere il modo come avviene la risurrezione supera le possibilità del nostro intelletto. È accessibile solo nella Fede. «Perché gli uomini stentano a credere che un giorno vivranno con Dio, quando già si è verificato un fatto molto più incredibile, quello di un Dio morto per gli uomini?» (Sant’Agostino, Disc. Guelf., 3).
Qual è la differenza tra la risurrezione del corpo e la reincarnazione?
Esiste fra le due un’enorme differenza, in quanto:
• la risurrezione non è un ritornare alla vita precedente, ma è un vivere nuovo con un corpo completamente trasformato;
• ogni vita è unica e irripetibile;
• «è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta» (Eb 9,27).
Papa Francesco afferma: «Non si tratta di ricominciare daccapo a nascere, di ripetere la nostra venuta al mondo, sperando che una nuova reincarnazione riapra la nostra possibilità di una vita migliore. Questa ripetizione è priva di senso. Anzi, essa svuoterebbe di ogni significato la vita vissuta, cancellandola come fosse un esperimento fallito, un valore scaduto, un vuoto a perdere» (Udienza generale, 8 giugno 2022).
In che senso il cristiano muore e risorge ogni giorno?
Ogni giorno della vita qui sulla terra è per il cristiano un partecipare alla Morte e alla Risurrezione di Cristo, da un punto di vista:
• sacramentale: col Sacramento del Battesimo noi moriamo con Cristo al peccato (veniamo da Lui liberati dal peccato) e risorgiamo a nuova vita, alla vita dei figli adottivi di Dio, membri di Cristo e della sua Chiesa, tempio dello Spirito Santo;
• morale: ogni giorno siamo chiamati a fuggire il peccato, a evitarlo, a pentirci e a risorgere da esso, per vivere con gioia ogni momento, da figli di Dio, cercando «le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio» (Col 3,1).
NB: Per approfondire l’argomento, si leggano anche i seguenti documenti pontifici:
• CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA (CCC), 1992, nn. 988 – 1060;
• COMPENDIO del CCC, nn. 202-216;
• CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Lettera riguardante alcune questioni di Escatologia, 1979.
Si conclude il secondo approfondimento di S.E. Mons. Raffaello Martinelli sul nostro blog.
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Il materiale contenuto in questa scheda è di proprietà di Mons. Raffaello Martinelli, che ha generosamente permesso la sua diffusione gratuita tramite l’Editrice Shalom. Tutti i contenuti presentati sono estratti dalla raccolta “50+3 argomenti di attualità – Frammenti di verità cattolica”, curata da Mons. Raffaello Martinelli.