La preghiera quotidiana: suggerimenti pratici

La preghiera quotidiana: suggerimenti pratici

Preghiera

La preghiera è un aspetto importante della vita cristiana, necessario per il credente.
Papa Francesco dice che «la preghiera è l’ossigeno della nostra vita», ed è quindi una necessità profonda che mantiene in vita la nostra fede, in quanto incontro con il Signore, apertura del cuore a Lui e al suo amore.
Eppure, non sempre è semplice pregare. Anche se non esiste un metodo infallibile, ecco alcuni suggerimenti che ci possono aiutare.

«Quanto è potente la preghiera!»

Ce lo dice santa Teresa di Lisieux, che fin da bambina si addormentava con il rosario in mano. E il Venerabile Servo di Dio Giorgio la Pira afferma che la preghiera è «più potente di una bomba atomica perché arriva dritta al cuore di Dio». Sant’Alfonso Maria de Liguori scrive in modo lapidario: «Chi prega si salva, chi non prega si danna».
La preghiera, un vero cuore a cuore con Dio, è al centro della vita di ogni cristiano.
È un dono immenso che ci fa Dio, la preghiera è opera dello Spirito Santo, non nostra! Noi, infatti, siamo poveri, fragili, deboli, incostanti, incapaci di aprirci a Dio, se lui stesso non ci viene incontro aprendoci la porta del suo cuore.
Certamente, non si diventa uomini e donne di preghiera dall’oggi al domani, occorre un serio cammino, come dimostrano le vite dei santi, per giungere alla “preghiera continua”, cioè alla preghiera del cuore, alla preghiera senza interruzioni.

Quando pregare

L’incontro con il Signore dà colore all’intera giornata; tutti i credenti, compatibilmente con gli impegni di famiglia e di lavoro, sono invitati a viverlo. Sì, è vero, nei ritmi frenetici e caotici della vita quotidiana il tempo per pregare sembra non esserci mai. D’altra parte, guai se aspettiamo di trovarci nelle condizioni ideali: ovvero calma e silenzio. E in più di avere anche la perfetta disposizione d’animo e spirituale, allora non pregheremo mai. Invece bisogna ritagliarsi piccoli spazi di tempo nello scorrere della giornata. A volte anche solo qualche minuto per volta!


Qualsiasi persona può dedicare, tra un impegno e l’altro, brevissimi istanti per leggere qualche piccolo versetto di Vangelo; oppure recitare il rosario mentre si ritorna a casa dal lavoro; fare una piccola visita in Chiesa mentre si porta a passeggio il cane!
Mentre si svolgono le normali attività della giornata, chiunque può, comunque e sempre, può rivolgere il proprio cuore al Signore con una breve preghiera che sale dal cuore, ringraziarlo, lodarlo per diversi motivi, oppure invocarlo affidando a lui particolari situazioni difficili!
Vissuta in questo modo, la vita della preghiera non si presenta come un’alternativa al lavoro e agli impegni che siamo chiamati a svolgere durante la giornata, ma piuttosto come ciò che accompagna ogni azione della vita, anche nei momenti in cui non è esplicitata.
La preghiera diventa, allora, una dimensione costante, qualcosa che sta dentro, non fuori dalle pieghe anche più piccole della nostra esistenza.
Dunque, “l’angolo migliore” per pregare è la vita quotidiana, nei brevi spazi che ci regala, quando meno ce lo aspettiamo!

Scegliere il luogo e il momento adatti per pregare

Ma, attenzione! Questo non basta, la preghiera richiede determinazione e costanza, quindi, ha bisogno di momenti particolari della giornata e di tempi stabiliti. Per questa ragione è necessario fissare un appuntamento quotidiano, stabilire un tempo ben preciso, meglio se sempre lo stesso, così creare un’abitudine che ci regali, ogni giorno, un momento solo per noi e Dio. Ad esempio, possiamo scegliere la mattina prima di iniziare le nostre attività o la sera prima del riposo per consegnare a Dio quanto abbiamo fatto durante il giorno.
È importante anche scegliere un luogo che favorisca il raccoglimento. Gesù preferiva isolarsi, sceglieva luoghi desolati e disertati dagli uomini per rivolgersi a Dio Padre. Così dobbiamo fare noi, scegliendo il luogo più congeniale e adatto a noi.
Un crocifisso o un’icona mariana, il Vangelo possono favorire il raccoglimento e aiutarci a entrare in colloquio con il Signore.

Concretamente, come pregare?

La cosa più importante è aprire il cuore per cui all’inizio della preghiera è importante invocare lo Spirito Santo. Poi possiamo lodare Dio per la sua grandezza, bellezza e bontà, riconoscendo la sua Presenza viva e vivificante nella nostra vita e nel mondo che ci circonda. Possiamo ringraziare per tutti i doni che abbiamo ricevuto, per tutti gli incontri che abbiamo fatto e chiedere la forza di cui abbiamo bisogno. Possiamo anche affidare al Signore delle persone per noi importanti oppure chiedergli qualcosa che ci sta veramente a cuore, affidandogli tutta la nostra vita, le nostre preoccupazioni, le nostre speranze e i nostri desideri.
Il tempo della preghiera è fatto anche per accogliere la Parola di Dio, ad esempio ci sono dei bellissimi passi della Bibbia su cui possiamo meditare nella preghiera del mattino. Possiamo anche prendere un testo del Vangelo per farne un incontro con Gesù: leggerlo e immaginarlo, soffermandoci su una frase oppure un versetto che ci tocca particolarmente e meditarlo, ascoltando cosa Dio vuole dirci. Possiamo anche trascrivere su un piccolo pezzo di carta la frase che ci ha colpito per rileggerla durante l’arco della giornata.

Come rompere il ghiaccio

A volte però, non sappiamo come cominciare, non riusciamo a esprimerci! Come facciamo allora per rompere il ghiaccio?
Se non riusciamo a pregare con parole nostre possiamo ricorrere alle preghiere già scritte. La nostra storia cristiana è piena di santi che hanno composto preghiere una più bella dell’altra. E soprattutto, spesso, dimentichiamo la bellezza di un Padre nostro o di un’Ave Maria recitati con tutto il cuore.
Possiamo anche ricorrere a dei sussidi, come la PregaAgenda 2025 che ogni giorno fa da vero e proprio promemoria molto pratico per la preghiera quotidiana, le devozioni personali, l’approfondimento della Parola di Dio attraverso i riferimenti biblici delle letture della Messa di ogni giorno. Inoltre, propone schemi per la recita del Rosario, della Via Crucis e della Via Lucis. Infine, offre preziosi approfondimenti relativi al Giubileo 2025, all’anno liturgico e su ricorrenze speciali.

Conclusione

La preghiera più bella non è quella che dura un’ora una volta all’anno, ma quella quotidiana, che è ancorata a una fede solida.
La preghiera non è mai vana: produce sempre il suo frutto anche se non è immediatamente percepibile.
Proviamo allora a prendere l’impegno di dedicare del tempo di qualità alla preghiera così da ritornare, arricchiti interiormente, nella propria quotidianità!
Non ti resta che sperimentarlo e poi facci sapere la tua esperienza nei commenti!


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