La talare. Un abito dai tanti significati

La talare. Un abito dai tanti significati

Abito talare

Qualche volta ci sarà capitato di incontrare un sacerdote o un seminarista che vestiva un abito lungo nero. Quello è l’abito ecclesiastico del clero, viene indossato fuori dalle funzioni liturgiche e si chiama “talare”. Scopriamo perché!

Un nome che viene da lontano

Talare deriva da talus, tallone. La talare, infatti, deriva dalla veste dei sacerdoti ebraici che arrivava fino al tallone. Successivamente questo abito divenne tipico dei sacerdoti cristiani.
Qualsiasi abito talare si abbina a una fascia in vita, del colore corrispondente al ruolo ricoperto dal sacerdote.
Oggi alla talare si è affiancato il  clergyman – a cui siamo più abituati – composto da pantaloni, camicia con colletto rigido bianco e giacca. Il colletto della camicia è realizzato sul modello del colletto della talare.

Colori diversi per ruoli diversi

I sacerdoti utilizzano la talare nera che, a seconda del loro grado, può avere bottoni, bordi, fodera e fascia in vita di colori differenti: per i monsignori si usa il rosso-violaceo, per i vescovi il colore rubino, per i cardinali il rosso. Solo il Papa veste una talare bianca.


Tanti significati dentro un abito

La talare, consegnata al seminarista durante il suo percorso di formazione, porta inscritti tanti significati che ne fanno qualcosa di più di un semplice abito.

  • Il colore nero è un segno di lutto. Il prete è morto al mondo; tutto ciò che è “mondano” non gli interessa più ed è tutto per il Signore.
  • I bottoni sul davanti sono 33 e rappresentano l’età di Gesù.
  • I 5 bottoni sulle maniche rappresentano le 5 piaghe del Signore crocifisso.
  • Le 2 clip laterali ricordano l’umanità e la divinità del Signore Gesù.
  • La fascia intorno alla vita è simbolo di appartenenza esclusiva al Risorto.
  • Possono esserci anche altri 7 bottoni sulla parte superiore del braccio e simboleggiano i 7 sacramenti.

Scoprire cosa si nasconde dentro un “semplice” abito è affascinante. Ci fa entrare nel mistero che la Chiesa custodisce e che vuole portare al mondo anche attraverso una veste. Questa, infatti, diventa il segno esteriore di una vocazione, di un autentico programma di vita.
La prossima volta che incontreremo un seminarista, o un sacerdote o un vescovo che indossa la talare il nostro sguardo sarà sicuramente più profondo e attento e il nostro pensiero andrà subito al Signore Gesù di cui, quell’uomo di Dio si è “rivestito”.


La talare. Un abito dai tanti significati

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