L’amore e la fede nella quotidianità: la Sacra Famiglia che stende il bucato di Lucio Massari

L’amore e la fede nella quotidianità: la Sacra Famiglia che stende il bucato di Lucio Massari

Santa famiglia stende il bucato

Continua la collaborazione tra don Alessio Fucile, esperto di arte, e il blog Shalom. Don Alessio ci guiderà per approfondire i momenti più importanti dell’anno liturgico attraverso delle bellissime opere d’arte che, oltre a suscitare in noi meraviglia per il loro splendore, possono aiutarci a comprendere meglio le Sacre Scritture e il messaggio di Gesù.

Don Alessio presenta oggi il dipinto “Sacra Famiglia che stende il bucato” di Lucio Massari in preparazione alla festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe che ricorre domani.

Nel nostro appuntamento con le più belle opere d’arte religiose presentiamo un’opera originale ed estremamente attuale: si tratta della “Sacra Famiglia che stende il bucato”, dipinto del pittore bolognese Lucio Massari, risalente al 1620 e conservato agli Uffizi di Firenze.

Una scena diversa dal solito

La scena raffigurata è molto insolita: ogni membro della Sacra Famiglia collabora alla pulizia e alla stesura del bucato. Più indietro rispetto alle altre figure, c’è Maria, inginocchiata presso una pozza d’acqua e intenta a lavare i panni; è vestita di rosso – colore simbolo della sua umanità e dell’amore che mette nello svolgere la sua missione di madre e moglie – e di blu – colore che richiama la divinità di cui è stata rivestita, come raccontato dal Vangelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te» (Lc 1,35). Il piccolo Gesù, con aureola cruciforme, raccoglie i panni lavati da un mastello e li porge al padre Giuseppe, che li stende ad asciugare sul ramo dell’albero più vicino e che ci guarda, chiamandoci direttamente in causa. Qualche tempo dopo, quando i genitori smarriranno il piccolo Gesù nel Tempio, Maria, rivolgendosi al figlio, gli dirà: «Perché ci hai fatto così, ecco tuo padre e io angosciati ti cercavamo» (Lc 2,48).

Il ruolo dei genitori

Questa è una domanda che esprime il grande dolore con cui i giovani genitori hanno dovuto convivere per tre giorni, mentre cercavano Gesù tra la folla di Gerusalemme. In quei momenti di angoscia, è stata la fede che li ha sorretti: spesso, infatti, la fiducia non porta via nemmeno un grammo di dolore, ma aiuta a scoprire un sentiero nascosto nel dolore stesso. La domanda di Maria vuole aiutare il figlio a conoscere il cuore del padre, infatti mette prima lo sposo: «Tuo padre e io…»; descrive prima i sentimenti e poi le azioni: «Angosciati, ti cercavamo…».
Da ciò, sembra che il compito nobile di una madre sia di insegnare ai figli a stimare il padre e di far loro conoscere il cuore del padre; al contempo, il compito del padre è mostrare il suo amore per la madre, guidare i figli nel compiere gesti affettuosi verso di lei. La madre parla bene del padre e il padre corteggia, coccola e serve la madre, davanti e insieme ai figli; il papà organizza sorprese per la mamma e questa racconta cose belle del padre e mostra di stimarlo. Il cuore di un figlio soffre terribilmente quando la madre parla male del padre o quando quest’ultimo è freddo o brusco con la moglie: se una coppia è in difficoltà, non è giusto che ciò venga fatto pesare sui figli, e non è questione di ipocrisia ma di delicatezza, in quanto a suo tempo i figli formuleranno ognuno i propri giudizi.

La pace della famiglia

Nella sua scena quotidiana, Massari mostra un’armonia e una pace familiare che si riverbera anche nella natura circostante. Osservando questa scena, tenera e commovente, vorrei lasciarti con una preghiera di Papa Francesco: «Osservando questa scena, tenera e commovente, contempliamo in Maria e Giuseppe lo splendore del vero amore e a loro ci affidiamo perché anche le nostre famiglie siano luoghi di comunione e di preghiera».

Cosa pensi di questo meraviglioso dipinto e del suo significato? Raccontacelo nei commenti!


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