Liturgia del giorno: 1 gennaio 2024

Liturgia del giorno: 1 gennaio 2024

Maria Vergine e Gesù bambino

Testi tratti dal Messalino “Sulla Tua Parola” gennaio-febbraio 2024

Maria santissima Madre di Dio (s)
propria


PRIMA LETTURA

Dal libro dei Numeri (Nm 6,22-27)
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro: Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”. Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò». – Parola di Dio.

Commento alla prima lettura

L’anno inizia con la benedizione mosaica. Dal momento che questa benedizione esce dalle labbra di Dio, dobbiamo ritenere che sia la migliore di tutte, la più ispirata ed efficace. Ma cosa significa benedire? È l’atto attraverso il quale la benevolenza del Signore si riversa su di noi, che siamo sempre così impauriti e incerti di fronte alle varie situazioni della vita. Abbiamo bisogno di essere rassicurati e rafforzati, perché quando una persona ci benedice (dice-bene di noi) ci sentiamo ben voluti, amati… e l’amore è sempre un alimento necessario nella nostra vita. Tanto più se chi ci benedice è Dio stesso. È il demonio che maledice, Dio benedice e consola. Con la benedizione di Dio possiamo camminare sugli scorpioni e bere veleni, essere confortati anche se dagli uomini riceviamo umiliazioni e parole graffianti. Andiamo dunque spesso nei luoghi dove questa benedizione è custodita, luoghi dove si prega, dove i sacerdoti impongono le mani in nome di Dio sulle nostre vite e sulle nostre cose; riceviamo spesso e con fede la benedizione di Dio per essere rafforzati lungo le strade della vita. 


SECONDA LETTURA

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (Gal 4,4-7)
Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: «Abbà! Padre!». Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio. – Parola di Dio.

Commento alla seconda lettura

Non essere più schiavi, ma figli, è la grande notizia del cristianesimo. Siamo schiavi quando preferiamo le cose sicure che ci danno immediata soddisfazione, ma pagando il prezzo di rinunciare al nostro libero pensiero, chinando il capo a chi vuole essere adorato al posto di Dio. Gli Ebrei in Egitto mangiavano cipolle e cocomeri, avevano la loro casa, ma dovevano lavorare pesantemente agli ordini degli Egiziani, e non avevano alcun diritto, nemmeno quello di poter vivere tranquillamente il loro culto religioso. Quando Dio li porta fuori nel deserto verso la libertà, rimpiangono l’Egitto, dove “almeno” mangiavano e bevevano. È difficile essere liberi! Tutti lo vogliono, ma la vera libertà è quella dei figli di Dio, che riconoscono in Dio il Bene della loro vita e, amandolo, si liberano da tutte le altre schiavitù. In Dio siamo liberi dai condizionamenti della società, indipendenti dal consenso altrui, sovranamente superiori all’opinione comune e ai compromessi. Gesù ce l’ha detto: la verità vi farà liberi. Amando Cristo con ardore conosceremo la vera ebbrezza, quella della libertà.


VANGELO DEL GIORNO

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2,16-21)
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo. – Parola del Signore.

Commento al Vangelo del giorno

È la prima volta che Maria si mostra a tutti come madre. I primi che videro Gesù tra le braccia della Vergine furono dei semplici pastori. Il rapporto tra Maria e Gesù è fondamentale per capire il mistero della divina incarnazione. Notiamo un dato interessante: nel mondo della teologia ufficiale, del pensiero, della filosofia, nei corsi accademici delle facoltà teologiche, la Madonna è praticamente assente. Nel mondo delle immagini sacre, invece, i dipinti di Maria santissima con Gesù bambino in braccio abbondano; fin dai primi secoli il popolo di Dio ha venerato le immagini della Vergine Madre di Dio e non c’è paese o città italiana dove non siano presenti capitelli con dipinti della Vergine Maria con Gesù bambino in braccio. Ciò che è sottratto all’intelligenza dei sapienti viene mostrato ai nostri occhi in continuazione. Il cuore ha delle ragioni che la mente non può capire. In fondo è la continuazione della prima visione dei pastori: essi si “riempiono” il cuore attraverso la visione, e, infatti, tornano “glorificando e lodando Dio”. Il nuovo anno inizia, per noi, con la medesima visione: Maria che abbraccia Gesù, lo ama, lo accoglie, lo adora e ci invita a fare altrettanto.


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Liturgia del giorno: 1 gennaio 2024

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