Natale è… lasciarsi amare da Dio! Devozioni dal 21 al 27 dicembre 2020

Natale è… lasciarsi amare da Dio! Devozioni dal 21 al 27 dicembre 2020

27-27 dicembre 2020

In questa settimana si chiude la lunga attesa dell’Avvento, ci prepariamo a festeggiare il Natale! In questo ultimo tratto di strada lasciamoci guidare dalle parole di papa Francesco: «Posiamo lo sguardo sul Bambino e lasciamoci avvolgere dalla sua tenerezza. Non avremo più scuse per non lasciarci amare da Lui: quello che nella vita va storto, quello che nella Chiesa non funziona, quello che nel mondo non va non sarà più una giustificazione. Passerà in secondo piano, perché di fronte all’amore folle di Gesù, a un amore tutto mitezza e vicinanza, non ci sono scuse. La questione a Natale è: “Mi lascio amare da Dio? Mi abbandono al suo amore che viene a salvarmi?”».
È tempo di gioia: Gesù nasce per me, nasce nella mia vita, nasce nel mio cuore e mi chiede solo di lasciarmi amare!

MARTEDì 22 DICEMBRE
Inizio novena a santa Caterina Labouré

Caterina Labouré, suora delle Figlie della Carità di Parigi, fu destinataria di visioni celesti, tra cui un ciclo di almeno cinque apparizioni dell’Immacolata che le affidò dei messaggi. La più nota fu quella avvenuta il 27 novembre, nella quale la Madonna le chiese di far coniare la Medaglia Miracolosa.
Da oggi puoi recitare la novena a santa Caterina, che la Chiesa ricorda il 31 dicembre, e puoi scoprire, con lei, la grande potenza della Medaglia Miracolosa.

Per approfondire:
• La Medaglia Miracolosa
• Un mese con la Medaglia Miracolosa


VENERDì 25 DICEMBRE
Natale del Signore

«Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia» (Lc 2,10-12).
Facciamo risuonare nel cuore, in questo giorno di luce e di festa grande, queste parole dell’angelo ai pastori, questo invito a non temere, perché una “grande gioia” ci viene annunciata: È nato per noi il Salvatore! E ci chiede soltanto di lasciarci amare. Natale è lasciarsi amare da Dio, lasciarsi prendere il cuore da questo Bambino. Questo ci farà nuovi. Cerchiamo, allora, di ritagliarci un po’ di tempo da dedicare all’adorazione per lasciarci accarezzare, abbracciare e nutrire dal mistero affascinante e sconvolgente di un Dio che si fa uomo, che si fa bambino in Gesù, certi che a Natale chiunque può scorgere un po’ di cielo in sé e negli altri. Perché siamo amati, non siamo più soli. Perché siamo amati, non possiamo non amare. Perché siamo amati siamo “dolcemente costretti” ad amare, a scoprire il volto di Dio nel volto di ogni uomo. È l’amore il nostro esame quotidiano e il Natale va vissuto e rinnovato ogni giorno, come ci ricorda santa Teresa di Calcutta:

È Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
È Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.
È Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
È Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
È Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
È Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.

Per approfondire:
• Adoriamo il Santissimo Sacramento. Preghiere per l’Avvento e il Natale – vol. 4
• Preghiere a Gesù Bambino

• La meraviglia del Natale


SABATO 26 DICEMBRE
Inizio novena Sant’Angela da Foligno

Sant’Angela è una grande mistica, purtroppo poco conosciuta. Con la recita della novena potrai meditare le sue parole ed entrerai in quel vortice di luce che tutta la illuminò. La novena ripercorre le tappe fondamentali della vita di Angela.Nasce a Foligno nel 1248: proviene da una famiglia facoltosa, così come quella del marito. Favorita nei beni e nei talenti, conduce una vita totalmente mondana, senza curarsi della propria anima. A trent’anni si avvicina alla fede, ma non ha il coraggio di confessare tutti i suoi peccati: finisce così per fare confessioni e comunioni sacrileghe, di cui prova grande rimorso. Solo pregando san Francesco, ottiene la grazia di una buona e completa confessione che, a partire dal 1285, segna la sua rinascita.
Adesso rifiuta la vanità e cerca la povertà persino nel vestire o nel mangiare. È un cambiamento troppo radicale per la sua famiglia, che ostacola il suo nuovo cammino. In soli due anni perde il marito, i figli e la madre: Angela ne soffre molto, ma, privata di ogni cosa, trova tutto in Dio e negli ultimi. Vive esperienze mistiche straordinarie, intimamente unita a Gesù Crocifisso e immersa nella Trinità. Questa donna benestante ma lontana da Dio, ha trovato una sapienza spirituale che arricchisce anche i suoi numerosi “figli”. Quando muore, il 4 gennaio 1309, è considerata santa e chiamata “maestra dei teologi”. Ma il più grande insegnamento di santa Angela è la sua conversione: il Signore viene a cercare ciascuno di noi persino tra i peccati o nella totale lontananza da lui. Di ogni peccatore vuole fare un santo!

Per approfondire:
Novena di Santa Angela da Foligno


DOMENICA 27 DICEMBRE
Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

La festa della Santa Famiglia è una festa che parla al cuore di ogni famiglia. Accogliamo allora, oggi, l’invito di papa Francesco: «Maria, Giuseppe, Gesù: la Sacra Famiglia di Nazareth che rappresenta una risposta corale alla volontà del Padre: i tre componenti di questa famiglia si aiutano reciprocamente a scoprire il progetto di Dio. Loro pregavano, lavoravano, comunicavano. E io mi domando: tu, nella tua famiglia, sai comunicare o sei come quei ragazzi a tavola, ognuno con il telefonino, mentre stanno chattando? In quella tavola sembra vi sia un silenzio come se fossero a Messa… Ma non comunicano fra di loro. Dobbiamo riprendere il dialogo in famiglia: padri, genitori, figli, nonni e fratelli devono comunicare tra loro… Questo è un compito da fare oggi, proprio nella giornata della Sacra Famiglia. La Santa Famiglia possa essere modello delle nostre famiglie, affinché genitori e figli si sostengano a vicenda nell’adesione al Vangelo, fondamento della santità della famiglia» (Angelus, 29 dicembre 2019).

Per approfondire:
• La Santa Famiglia di Gesù
• I santi sposi Maria e Giuseppe

• Il Rosario alla Santa Famiglia di Nàzaret


La luce del Natale riempia i nostri cuori e ci renda capaci di riscoprire, ogni giorno, la nostra “grande gioia”, quella di saperci amati da Dio, un Dio che si è fatto bambino per condividere con noi tutto, per donarsi a noi. Lasciamoci amare da Dio!

Ti aspetto nei commenti al post!
Buon Natale e buon cammino!

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