Quaderni del Concilio volume III: La Tradizione

Quaderni del Concilio volume III: La Tradizione

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Mons. Rino Fisichella, riprendendo in mano la Dei Verbum affronta la questione della Tradizione, uno dei temi più importanti per capire il presente.
Essere eredi di un patrimonio come la Tradizione non ha nulla a che vedere con un rimando a formule perdute. Comprendersi eredi del passato, al contrario, comporta la consapevolezza di una relazione che crea continuità con la storia.

La Tradizione permette di capire il presente

Parlare oggi di tradizione significa essere etichettati in modo frettoloso come tradizionalisti perché sembra che sia qualcosa che appartenga solo al passato. Ma la tradizione è condizione di vita senza la quale non si comprende il presente e non si dà futuro.
Nell’epoca di Internet, tutto questo diventa ancora più evidente. La cultura dell’immediato, dell’“adesso e subito” sta inglobando velocemente le categorie tradizionali dello spazio e del tempo per immettere in un contesto privo di riferimenti.
Eppure, proprio in un simile quadro emerge ancora di più l’esigenza di criteri che aiutino a conservare ciò che è meritevole e a trasmettere quanto è stato ricevuto.
È in questo sviluppo che entra con forza la necessità della tradizione. I popoli, infatti, comunicano tra di loro e la storia di uno viene fatta conoscere a un altro creando una sorta di complementarità. 
La tradizione indica diverse esperienze umane che sono necessarie perché formano un patrimonio di cui l’umanità ha bisogno per vivere e orientarsi.

La Chiesa ha una sua propria Tradizione

Per molti versi, si potrebbe dire che tutto quanto i cristiani possiedono appartiene alla Tradizione ed è stato trasmesso per via di Tradizione. Una trasmissione, anzitutto, orale che ha consentito la formazione dei libri sacri e di molte altre prassi che durano fino a oggi come i segni fondanti della fede.
Uno degli elementi fondamentali, di cui questa fede vive, è la sua trasmissione che di generazione in generazione segna la storia cristiana. Il richiamo alla tradizione, infatti, non è un mero ricordo del passato; esso costituisce piuttosto il riconoscimento di un patrimonio culturale che appartiene a tutta l’umanità. 

La Tradizione comporta, in prima istanza, la trasmissione della rivelazione che trova il suo compimento nella persona di Gesù. Questa è la volontà di Dio che, attraverso questa viva trasmissione, continua a operare la salvezza dell’umanità.
Trasmettendo il Vangelo di Cristo, la Chiesa rende evidente che la sua rivelazione permane e continua nel mondo come vero strumento di salvezza.
Certo, la Chiesa non aggiunge nulla a quanto gli Apostoli hanno trasmesso e, comunque, la sua opera di trasmissione fedele comporta un’intelligenza sempre nuova e feconda dell’unico mistero rivelato.


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