Di santa Rosa, morta a soli 18 anni, si narra che abbia compiuto guarigioni miracolose e predetto eventi futuri. Episodi che hanno contribuito a consolidare la sua reputazione di santa e taumaturga. Ma santa Rosa è anche la santa della carità e dell’impegno sociale ed è modello di virtù. Approfondiamo questi aspetti della sua straordinaria vita.
Prodigi, miracoli e manifestazioni divine
Sappiamo con certezza che la piccola Rosa da Viterbo è accorsa in aiuto in molte parti d’Italia e anche in altri continenti. In America Latina, ad esempio, è molto venerata. Tante davvero le guarigioni miracolose avvenute per sua intercessione. Non si contano gli ex voto. Tante inoltre le persone che hanno sentito il suo aiuto e il suo conforto nel momento della malattia. Già quando era in vita aveva compiuto tutta una serie di prodigi e di miracoli che continuarono poi a manifestarsi presso la sua tomba.
La stessa vita della Santa fu un miracolo. Nasce a Viterbo intorno al 1233 con una grave malformazione, era infatti priva di sterno, malattia rarissima, che anche al giorno d’oggi darebbe aspettative di vita molto limitate. Lei sopravvisse fino a 18 anni, cosa impensabile per la sua malformazione.
Nel 1250 la giovane ha delle visioni di Gesù e della beata Vergine Maria, dei santi e di alcuni morti a lei sconosciuti.
«Mi avrete cara da morta»: la profezia si avvera
Rosa aveva un sogno: voleva entrare nel convento delle Damianite a Viterbo, ma fu impossibile perché le dissero che il numero delle monache era completo. Ed ecco la profezia da lei pronunciata: «Non mi volete adesso ma mi avrete cara da morta». E difatti sette anni dopo il corpo di santa Rosa, che era stato sepolto nella chiesa di Santa Maria in Poggio, sua chiesa parrocchiale, viene traslato per ordine di Alessandro IV nell’attuale monastero di Santa Rosa: la profezia si compie.
Santa giovane, santa laica, santa propagandista: una figura molto attuale
In un mondo come il nostro, dove purtroppo non mancano guerre e divisioni, la vita di santa Rosa è come un faro. Lei è stata paciera: in un periodo di conflitti è stata portatrice di pace, una pace efficace che ha anche un seguito. Sì, perché molte persone, soprattutto donne, ispirandosi a lei sono diventate fautrici di pace, “facendo bene il bene”, come la beata Armida Barelli, che proprio a santa Rosa si rivolgeva, andando a pregare alla sua tomba.
In santa Rosa ravvisiamo un’alternanza tra preghiera e attività nel sociale, contemplazione e vita di relazione. Davvero una santa attuale, che ha ancora molto da dire agli uomini e alle donne del nostro tempo.
Molte persone ancora oggi continuano a testimoniare interventi prodigiosi di santa Rosa, e tra queste persone ce ne sono tante che nemmeno la conoscevano; quindi, non la pregavano come fanno i suoi devoti. Chiediamo soprattutto a Dio Padre, per intercessione di santa Rosa, la docilità di accogliere la Sua volontà.
Ottima l’impostazione del messalino offre parecchi spunti di riflessione
Grazie per il vostro impegno
Gentilissima sig.ra Micchiche,
grazie per il suo messaggio.
Le sue parole ci ripagano del grande impegno che mettiamo nel cercare di rendere il Messalino un compagno di viaggio quotidiano per tutti i nostri lettori. Speriamo che anche i contenuti aggiuntivi, sia cartacei che multimediali, che ogni bimestre inseriamo, possano arricchire la preghiera e la meditazione.
Uniti in preghiera!