Sant’Agata: la santa patrona di chi combatte contro un tumore al seno

Sant’Agata: la santa patrona di chi combatte contro un tumore al seno

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Ogni anno, da più di trent’anni, il mese di ottobre è il cosiddetto Mese Rosa, dedicato alla sensibilizzazione sul tumore al seno. La Campagna è nata nel 1992 negli Stati Uniti, ma si è poi diffusa in tutto il mondo, tanto che oggi vi aderiscono circa 70 nazioni.
Ogni Stato da allora mette in atto una serie di iniziative a livello territoriale, coinvolgendo sia le strutture sanitarie sia le associazioni, con il solo obiettivo di promuovere la conoscenza della patologia e le modalità per prevenirla o scoprirla precocemente, perché il tumore al seno sia sempre più diagnosticabile e curabile.
Molte sono le donne (e in piccola parte anche gli uomini) che durante la loro vita affrontano questa malattia. La Chiesa non resta mai insensibile dinnanzi alla sofferenza dei suoi figli e ha individuato in sant’Agata la patrona delle persone con un tumore al seno.
Ogni persona che si trova a dover affrontare un problema legato alla salute prova infatti a tirare fuori tutte le risorse fisiche, ma soprattutto psicologiche e spirituali per affrontare un momento tanto delicato della propria vita. Sono necessarie pazienza, coraggio, speranza e tanta fede per chi ha il dono di averla… ma soprattutto una grande forza. La stessa che sant’Agata ha dimostrato nella sua vita di donna e di cristiana, senza abbassare mai la testa e lottando fino all’ultimo momento.

Una santa, la sua storia

Sant’Agata, vissuta nel III secolo d.C., è una delle martiri più venerate nella tradizione cristiana. La sua storia racconta di un coraggio e di una fede incondizionata.

Si dice che Agata nacque a Catania, da una famiglia nobile e ricca. La sua bellezza attirò l’attenzione del console della città, Quintino, che la chiese in sposa. Agata si rifiutò perché consacrata con voto di verginità al Signore. Il giovane respinto, dopo aver messo in atto inutilmente tutte le sue risorse per convincere Agata a sposarlo, la denunciò come cristiana. Duramente torturata, Agata restò ferma nel suo proposito anche quando le furono amputate le mammelle. Gettata in carcere, venne miracolosamente risanata da san Pietro. Morì il 5 febbraio 251, in seguito a nuovi supplizi, sotto gli occhi dei carnefici ammirati ed edificati per il suo eroismo.

Agata e il Mese Rosa

Le donne colpite dal cancro al seno vengono spesso ferite nel corpo, ma più frequentemente e profondamente nella sfera emotiva e psicologica. La chirurgia e le successive cure a cui spesso è necessario sottoporsi necessitano di forza e speranza.
Proprio per ridurre il numero di donne e uomini costretti a interventi e a cure invasive, è necessario più che mai sensibilizzare alla diagnosi precoce, che permette, anche in caso di malattia, di ricorrere a operazioni e cure meno pesanti; la diagnosi precoce offre inoltre una possibilità maggiore di guarigione.

Il mese di ottobre è stato scelto come il mese rosa per diversi motivi:

  • per poter strutturare una campagna di sensibilizzazione globale a livello di organizzazioni, istituzioni e associazioni; durante questo mese, vengono organizzate numerose iniziative come eventi, maratone, conferenze, attività di raccolta fondi e campagne di informazione;
  • nastro rosa: è diventato il simbolo universale della lotta contro il tumore al seno; durante il mese di ottobre, questo simbolo viene indossato e visualizzato in diverse forme per dimostrare solidarietà alle persone colpite dal tumore al seno e per sostenere la ricerca e la prevenzione;
  • coincidenza con altre celebrazioni: ottobre è un mese in cui si celebrano altre giornate e settimane importanti, come la Giornata mondiale della salute della donna (8 ottobre) e la Settimana mondiale dell’allattamento materno (1-7 ottobre). Queste celebrazioni offrono un’opportunità per mettere in luce l’importanza della salute delle donne.

La resistenza, la forza e la fede incondizionata di Agata in mezzo alla sofferenza raccontano tanto sul potere della resilienza, in particolare quella femminile. È necessario seguire il suo esempio e ricordare a noi stessi e a ogni persona che amiamo quanto sia importante prendersi cura di sé stessi, aderendo alle campagne di screening, informandosi e sostenendo le iniziative legate al Mese rosa o alle altre iniziative che sostengono la ricerca e l’informazione sulle malattie.

Sant’Agata e il Mese Rosa: ecco come le storie del passato possono risuonare nel presente e fornire ispirazione. Attraverso la consapevolezza, la prevenzione e l’aiuto reciproco, possiamo affrontare le sfide, sia che si tratti di una malattia o di altre prove della vita.

Se stai affrontando un periodo difficile a causa di una malattia o di altri problemi, desideriamo che tu sappia che non sei solo/a. Se ti senti di condividere i tuoi pensieri o le tue emozioni, siamo qui per ascoltarti e unirci a te in preghiera. Ricorda sempre, però, che se hai bisogno di supporto professionale, è importante cercarlo.


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