«Tu sei il Figlio mio, l’amato»

«Tu sei il Figlio mio, l’amato»

Battesimo

Devozioni dal 3 al 9 gennaio 2022

Diceva Chiara Corbello: «L’importante nella vita non è fare qualcosa, ma nascere e lasciarsi amare». Ed è proprio così: quando smettiamo di affannarci e permettiamo a Dio di amarci, capiamo di aver fatto centro nella vita. Sentiamo crescere nel cuore tanto amore da donare a tutti coloro che incontriamo sulla nostra strada. Questo sentirci amati da Dio suscita poi in noi un atteggiamento di adorazione verso di lui, proprio come hanno fatto i Magi. Sì perché, come ci ricorda papa Francesco, «adorare è sentire di appartenersi a vicenda con Dio. È dargli del “tu” nell’intimità, è portargli la vita permettendo a Lui di entrare nelle nostre vite. È far discendere la sua consolazione sul mondo. Adorare è scoprire che per pregare basta dire: “Mio Signore e mio Dio!” (Gv 20,28), e lasciarci pervadere dalla sua tenerezza».


LUNEDÌ 3 GENNAIO
Santissimo Nome di Gesù

Il Santissimo Nome di Gesù cominciò ad avere culto liturgico nel XIV secolo. Grande propagatore di questo culto fu san Bernardino da Siena che diceva: «Questa è mia intenzione, di rinnovare e chiarificare il nome di Gesù, come fu nella primitiva Chiesa». Perché la sua predicazione non venisse dimenticata, Bernardino ideò un simbolo dai colori vivaci da porre in tutti i locali pubblici e privati; così il trigramma del nome di Gesù divenne celebre e lo si ritrova in tutti i posti dove san Bernardino e i suoi discepoli hanno predicato e soggiornato. Il simbolo consiste in un sole raggiante su fondo azzurro su cui sono scritte le lettere IHS che sono le prime tre del nome di Gesù in greco. Il sole è una chiara allusione a Cristo e il suo calore è diffuso dai raggi che nel trigramma sono dodici in riferimento ai dodici apostoli; altri otto raggi diretti rappresentano le beatitudini e la fascia che circonda il sole rappresenta la felicità eterna dei beati. Lo stemma, riprodotto su una tavoletta di legno, veniva posto sull’altare durante la Messa e al termine i fedeli venivano invitati a baciarlo. Il trigramma di san Bernardino si diffuse con successo in tutta Europa; anche santa Giovanna d’Arco volle ricamarlo sul suo stendardo; più tardi fu adottato anche dai Gesuiti. Proprio la Compagnia di Gesù divenne sostenitrice del culto del Santissimo Nome di Gesù e gli dedicò le sue più belle chiese, una, fra tutte, la chiesa del Gesù a Roma, la maggiore chiesa dei Gesuiti.
Nel 1530 papa Clemente VII autorizzò l’Ordine francescano a recitare l’Ufficio del Santissimo Nome di Gesù. San Giovanni Paolo II ha riportato al 3 gennaio la memoria facoltativa nel Calendario Romano.

Per approfondire:
• Pregate, pregate, pregate

Potrebbe anche interessarti:
• Ciondolo IHS in acciaio


MARTEDÌ 4 GENNAIO
Sant’Angela da Foligno

Angela da Foligno, una delle prime mistiche italiane, nacque nel 1248. Dopo una gioventù agiata, all’età di 37 anni iniziò la sua radicale conversione: provata dal dolore per la perdita del marito e dei figli e incoraggiata in sogno da san Francesco, intraprese la via della perfezione. Divenne terziaria francescana e, durante un pellegrinaggio ad Assisi, visse straordinarie esperienze mistiche. Attorno a lei si raccolsero molti discepoli ai quali lasciò un testamento spirituale: «Non c’è sulla terra maggiore carità che soffrire per i peccati del prossimo… un tale amore non è più della terra, ma è del cielo. Vi lascio in eredità tutto ciò che possiedo: la vita di Cristo, la povertà, il dolore e il disprezzo». Approfondiamo la sua vicenda umana e spirituale.

Per approfondire:
• Novena di santa Angela da Foligno


GIOVEDÌ 6 GENNAIO
Epifania del Signore

«L’evangelista Matteo sottolinea che i Magi, quando giunsero a Betlemme, “videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono” (Mt 2,11). Adorare il Signore non è facile, non è un fatto immediato: esige una certa maturità spirituale, essendo il punto d’arrivo di un cammino interiore, a volte lungo. […] Nella nostra epoca è particolarmente necessario che, sia singolarmente che comunitariamente, dedichiamo più tempo all’adorazione, imparando sempre meglio a contemplare il Signore. Si è perso un po’ il senso della preghiera di adorazione, dobbiamo riprenderlo, sia comunitariamente sia nella propria vita spirituale. Oggi, pertanto, ci mettiamo alla scuola dei Magi, per trarne alcuni insegnamenti utili: come loro, vogliamo prostrarci e adorare il Signore. Adorarlo sul serio». Meditiamo queste parole di papa Francesco cercando di vivere in questo giorno speciale un momento di adorazione. 
Oggi è anche la Giornata dell’infanzia missionaria. Preghiamo per tutti i bambini del mondo.

Per approfondire:
• Sulla tua parola. Messalino gennaio-febbraio 2022
• Con acqua viva. Liturgia delle ore quotidiana gennaio- febbraio 2022 
• Messale festivo. Domeniche, Solennità, Proprio dei Santi 
• Admirabile signum. Lettera apostolica del Santo Padre Francesco sul significato e valore del presepe


VENERDÌ 7 GENNAIO
Inizio dei Tredici venerdì a san Francesco da Paola

La pratica dei Tredici venerdì è stata voluta da san Francesco da Paola, che l’aveva pensata in onore del Signore e dei dodici apostoli. Inizialmente era così concepita: «Per tredici venerdì consecutivi confesserete le vostre colpe e riceverete il Santissimo Sacramento nella Messa che farete dire o ascolterete, per la grazia di cui avete bisogno. Durante la Messa reciterete tredici Pater e tredici Ave Maria in onore e riverenza di Gesù Cristo crocifisso e dei dodici apostoli. Nel tempo stesso farete ardere due candele di cera, in segno delle due virtù: fede e speranza; e una terza la terrete accesa in mano, come simbolo della carità, con cui dovete amare Dio e chiedergli le grazie. Così nostro Signore vi concederà il compimento dei vostri giusti desideri». Oggi questa pratica è diventata intenso cammino spirituale per riscoprire la figura di san Francesco da Paola, per chiedere la sua intercessione, percorrendo, durante i tredici venerdì, le varie virtù da lui praticate e proposte a noi come esempio di vita cristiana, affinché le possiamo incarnare nelle piccole cose di ogni giorno e professare così la nostra fede in Cristo Gesù, nostro Signore e Salvatore. San Francesco non ha stabilito un particolare momento dell’anno in cui praticare questa devozione, ma nel tempo si è imposto l’uso di farla durante i tredici venerdì che dall’inizio dell’anno precedono la festa liturgica del 2 aprile, che ricorda la morte del Santo. 

Per approfondire:
• I Tredici venerdì di san Francesco da Paola


Pregate pregate pregate

SABATO 8 GENNAIO
Inizio novena a sant’Antonio abate

La vita di sant’Antonio fu straordinaria. In questi giorni in cui invochiamo fiduciosi la sua intercessione, ripensiamo alle parole che Gesù gli disse dopo un periodo buio. Antonio, infatti, dovette affrontare un periodo di terribile oscurità spirituale. Sentiva di essere un povero illuso e credeva che Dio lo avesse abbandonato. Riuscì a superare questi difficili momenti perseverando nella fede e compiendo ogni giorno la volontà di Dio come i suoi maestri gli avevano insegnato. Alla fine la luce di Cristo lo avvolse completamente. «Dov’eri?», chiese allora Antonio a Gesù, «Perché non sei apparso fin da principio per far cessare le mie sofferenze?». La risposta che udì fu: «Antonio, io ero qui con te e assistevo alla tua lotta».

Per approfondire:
• Pregate, pregate, pregate

Potrebbe anche interessarti:
• Santino sant’Antonio Abate


DOMENICA 9 GENNAIO
Battesimo del Signore

La festa del Battesimo di Gesù chiude il Tempo di Natale ricordandoci la nostra nascita come figli di Dio. Alcuni segni ci possono aiutare a farne memoria, come il rito dell’aspersione domenicale con l’acqua benedetta all’inizio della Messa o la predicazione omiletica e la catechesi sui temi e sui simboli battesimali. I Padri della Chiesa dicevano che Gesù, scendendo nelle acque del Giordano, ha idealmente santificato le acque di tutti i battisteri, dal più semplice e moderno, posto all’ingresso delle chiese, a quelli che si innalzano a gloria imperitura del Sacramento e dell’arte, vicino alle grandi cattedrali dei secoli scorsi. 
Oggi è bello ricordare il giorno del nostro Battesimo, guardando le foto e chiedendo a chi è stato presente. Se non ci ricordiamo la data, ci possiamo rivolgere al parroco della parrocchia in cui lo abbiamo ricevuto. Possiamo fare così il proposito di festeggiare quel giorno ogni anno in modo particolare.

Per approfondire:
• Con acqua viva. Liturgia delle ore quotidiana gennaio- febbraio 2022
• Sulla tua parola. Messalino gennaio-febbraio 2022
• Messale festivo. Domeniche, Solennità, Proprio dei Santi


DOMENICA 9 GENNAIO
Inizio novena alla beata Maria Teresa Fasce

«L’anima ha un solo impegno davanti a Dio: la sua santificazione. E questa dipende dal perfetto adempimento della sua santissima Volontà». Sono parole della beata Maria Teresa Fasce. Monaca agostiniana, fu donna di slanci e ideali, eppure prudente, con uno spiccato senso della giustizia divina, prima che umana. Forte, temperante, innamorata di Cristo. Cascia com’è oggi non sarebbe esistita senza di lei. Invochiamola con fede in questi nove giorni. Chiediamole: «Aiutaci a rispondere con la nostra vita per diventare specchi ed eco dell’amore di Dio per tutti coloro che ci avvicinano» (dalla preghiera alla beata Maria Teresa Fasce del cardinale Angelo Comastri).

Per approfondire:
• Preghiere alla beata Maria Teresa Fasce
• Beata Maria Teresa Fasce

Potrebbe anche interessarti:
• Cartolina Beata Fasce
• Santino Beata Fasce
• Statua Beata Maria Teresa Fasce


«Sii adorato, o Dio misericordioso, per esserti degnato di scendere dal cielo su questa terra. Ti adoriamo in grande umiltà» (Santa Faustina Kowalska). Sì, o Signore, vogliamo adorarti e corrispondere al tuo amore. Tu, che non ti stanchi mai di ripeterci: «Tu sei il figlio mio, l’amato».

Buon cammino!

«Tu sei il Figlio mio, l’amato»

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