Fiducia è accogliere le sorprese di Dio

Fiducia è accogliere le sorprese di Dio

San Paolo

Devozioni dal 24 al 30 gennaio 2022

Ci ricorda papa Francesco che «fidarsi di Dio vuol dire entrare nei suoi disegni senza nulla pretendere, anche accettando che la sua salvezza e il suo aiuto giungano a noi in modo diverso dalle nostre aspettative. Noi chiediamo al Signore vita, salute, affetti, felicità; ed è giusto farlo, ma nella consapevolezza che Dio sa trarre vita anche dalla morte, che si può sperimentare la pace anche nella malattia, e che ci può essere serenità anche nella solitudine e beatitudine anche nel pianto. Non siamo noi che possiamo insegnare a Dio quello che deve fare, ciò di cui noi abbiamo bisogno. Lui lo sa meglio di noi, e dobbiamo fidarci, perché le sue vie e i suoi pensieri sono diversi dai nostri». Imitiamo l’esempio dei santi che ricordiamo in questa settimana, la loro fiducia nell’accogliere le sorprese di Dio.

LUNEDÌ 24 GENNAIO
San Francesco di Sales

Vescovo di Ginevra e dottore della Chiesa, il Santo è considerato il padre della spiritualità moderna. Testimoniò la sua fede in un contesto ostile e davanti ai problemi nuovi che costituivano una sfida per la Chiesa riuscì a dare risposte nuove.
Figlio primogenito, Francesco nacque il 21 agosto 1567 in Savoia nel castello di Sales presso Thorens, che apparteneva alla sua nobile e antica famiglia. Fu soprattutto la mamma a occuparsi della sua educazione. Presso i Gesuiti si formò alla cultura classica e filosofica e ricevette contemporaneamente una solida base di vita spirituale. A 16 anni affrontò una grande crisi interiore dalla quale uscì affidandosi alla Madonna e all’infinita bontà di Dio. Nel 1593 fu ordinato sacerdote; visse con grande impegno il suo ministero sacerdotale e fu un instancabile lavoratore nella vigna del Signore. Appena ordinato andò missionario nei paesi protestanti, ma i frutti erano scarsissimi perché nessuno andava ad ascoltarlo. Affidò allora le sue prediche a dei fogli volanti che  faceva circolare tra la gente o attaccava sui muri delle case. Per questo motivo Francesco di Sales è considerato patrono dei giornalisti. Il Santo sapeva usare la penna e il  suo modo di esprimersi era pacato; amava il dialogo sereno, preferiva l’amicizia che sapeva andare oltre l’ostacolo delle diversità. Gli scarsissimi risultati iniziali furono compensati, dopo un lungo periodo, da moltissime conversioni. Il centro della sua giornata era la Messa che viveva intensamente. Allo stesso modo egli teneva in gran conto il sacramento della Confessione, per sé e per gli altri. Ripeteva spesso: «È dal confessionale che si cambia una persona, una parrocchia, una Diocesi!». Eletto vescovo di Ginevra nel 1602, accettò l’episcopato come una missione, non come un onore. Morì il 28 dicembre 1622 a Lione, dove era andato per un colloquio con la Chantal; fu proclamato santo dopo appena trentatré anni dalla morte. Grazie alla diffusione dei suoi scritti e al loro influsso nella vita di molti,  gli venne dato anche il titolo di dottore della Chiesa.

Per approfondire:
• Filotea
• 24 passi nel quotidiano vol. 1
• 24 passi nel quotidiano vol. 2
• 24 passi nel quotidiano vol. 3
• Porta il tuo cuore al largo!


MARTEDÌ 25 GENNAIO
Conversione di san Paolo apostolo

Saulo, questo è il suo nome originario, era nato intorno all’anno 8, secondogenito di una famiglia benestante che proveniva dalla Galilea e che poi si era trasferita a Tarso, nell’attuale Turchia. Crebbe all’ombra del padre, tessitore di tende; frequentò prima la scuola ebraica e poi perfezionò la sua cultura ellenica; nella sua famiglia, infatti, si parlava greco, che allora era diffuso come l’inglese oggi.
Verso i 12-13 anni fu mandato dal padre a Gerusalemme, dove poté approfondire le sue conoscenze religiose alla scuola del celebre Gamaliele, famoso dottore della Legge.
Nel 34 fu presente al martirio di santo Stefano e, anche se indirettamente, prese parte alla sua lapidazione. Nemico accanito di Cristo, perseguitava i cristiani e l’evento che cambiò radicalmente la sua vita accadde proprio mentre si stava recando a Damasco per proseguire la sua persecuzione contro i seguaci di Gesù. Siamo intorno all’anno 36 e Luca ci dice che «mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?” Rispose: “Chi sei, o Signore?” Ed egli: “Io sono Gesù, che tu perseguiti!”». Gesù riuscì a conquistare san Paolo con la sua grazia; da quel momento egli capì che non doveva affidarsi alle proprie forze per osservare la Legge in modo scrupoloso, ma doveva semplicemente dire il suo sì all’amore gratuito di Dio. Questa esperienza di Cristo sulla via di Damasco egli la paragonò all’esperienza pasquale dei Dodici e  allo splendore della prima luce della creazione; sarebbe diventata il centro della sua predicazione orale e scritta.

Per approfondire:
• La Sacra Bibbia
• Vangelo e Atti degli Apostoli
• Messalino “Sulla tua parola” gennaio-febbraio 2022

Potrebbe anche interessarti: 
• Cartolina San Paolo di Tarso con retro Inno alla carità

Conclusione Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani
Si conclude oggi la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani. Continuiamo a pregare perché tutti i cristiani «siano uno».


GIOVEDÌ 27 GENNAIO
Inizio novena alla venerabile Tecla Merlo

Scriveva suor Tecla Merlo, cofondatrice e Prima Superiora generale delle Figlie di San Paolo: «Essere donne forti. Qualunque cosa mi succeda, non voglio cercare altro al di fuori del Signore. Ma ecco, il Signore può mandare la prova… e non è raro il caso che invece di cercare Dio l’anima pianga e si scoraggi. Non dobbiamo scoraggiarci. Essere anime robuste di spirito. Qui siamo in prova; la lotta e la sofferenza devono essere cose di ogni nostra giornata. Ma facciamoci coraggio, non rattristiamoci… se cerchiamo il Signore Egli rimane vicino». Forti come san Paolo, come si legge nelle Costituzioni: «Dall’Apostolo apprendiamo ad accettare la fatica, la sofferenza e l’insuccesso dell’apostolato, portando in noi la croce di Cristo perché gli uomini abbiano la vita». Grande era poi il suo amore per la Vergine Maria. Diceva suor Tecla: «La Madonna rende facili le cose difficili». 
Approfondiamo la sua vita e chiediamo fiduciosi la sua intercessione. Il suo «Fidati di Dio» risuoni nei nostri cuori in questi giorni.

Per approfondire:
• Fidati di Dio. Novena alla venerabile suor Tecla Merlo


SABATO 29 GENNAIO
Inizio novena ai martiri di Široki Brijeg

Il 7 febbraio 1945, in Bosnia Erzegovina, a Široki Brijeg, i partigiani comunisti decidono di distruggere dalle fondamenta il convento e il centro scolastico francescano lì presente da più di un secolo, in modo tale da sradicare dal cuore del popolo la fede cattolica insieme alla benevolenza e alla riconoscenza verso i frati francescani. Con minacce e bestemmie i soldati cercano di persuadere i 30 francescani a lasciare l’abito religioso, ma questi rispondono: «Noi siamo religiosi, consacrati, non possiamo lasciare il nostro abito». Allora, un soldato arrabbiato prende la croce e butta il crocifisso sul pavimento: «Ecco adesso potete scegliere la vita o la morte». A questa frase, ognuno di loro si inginocchia, abbraccia e bacia Gesù e, stringendo la croce al petto, pronuncia le parole di san Francesco: «Tu sei il mio Dio, il mio Tutto». I frati vanno incontro alla morte pregando e cantando le litanie della Madonna.

Per approfondire:
• La novena ai martiri di Široki Brijeg
• Medjugorje la guida del pellegrino

Potrebbe anche interessarti: 
• Cofanetto cartoline Medjugorje vol. 1
• Cofanetto cartoline Medjugorje vol. 2


DOMENICA 30 GENNAIO
Inizio novena alla beata Madre Speranza

Dalla Spagna proviene una straordinaria mistica dei nostri tempi: madre Speranza di Gesù (1893-1983). Nel 1951, seguendo una speciale ispirazione, a Collevalenza, in Umbria, realizza il sogno di un santuario e di due Congregazioni dedicate all’Amore Misericordioso per proclamare che Dio è un Padre che ama e perdona ogni suo figlio. Madre Speranza lo testimonia accogliendo oltre cento persone al giorno, ascoltando, consigliando e confortando ciascuno: «Il Signore ama tutte le anime con la stessa intensità; ama ancora di più quelle anime che, pur piene di difetti, si sforzano e lottano per essere come lui vuole; anche l’uomo più perverso, più abbandonato e miserabile è amato da lui con immensa tenerezza».
Invochiamo fiduciosi la sua intercessione.

Per approfondire:
• A braccia aperte. La vita e le opere di Madre Speranza
• Novena all’Amore misericordioso

Potrebbe anche interessarti: 
• Altri articoli su Madre Speranza


DOMENICA 30 GENNAIO
Inizio novena a santa Giuseppina Bakhita

«Nel nostro tempo, in cui la corsa sfrenata al potere, al denaro, al godimento causa tanta sfiducia, violenza e solitudine, suor Bakhita ci viene ridonata dal Signore come sorella universale, perché ci riveli il segreto della felicità più vera: le Beatitudini». Così si esprimeva Giovanni Paolo II nell’omelia per la beatificazione di madre Giuseppina Bakhita. «Incontrare santa Giuseppina Bakhita – scrive padre Ermes Ronchi – è scoprire il dono della “piccolezza” evangelica. Se ci si pone dalla sua prospettiva di una bimba rapita, strappata alla famiglia, venduta come schiava e seviziata da più padroni, tutto ciò che in seguito accade è davvero l’impensabile di Dio, oltre la logica umana». 
Invochiamo con fiducia la sua intercessione e approfondiamo la sua biografia.

Per approfondire:
• Pregare e vivere la Parola con santa Giuseppina Bakhita

Potrebbe anche interessarti: 
• Cartolina e santino santa Giuseppina Bakhita


«Tu, mio Dio, pensi sempre a me, sei dentro di me… fuori di me. Sono scritta sulle tue mani. Confido in te, mi affido a te». Facciamo nostre queste parole della venerabile suor Tecla Merlo e affidiamo ogni nostro passo all’amore senza misura di Dio Padre.

Buon cammino!

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