Lo Spirito Santo ci fa vivere da risorti! Devozioni 17-23 maggio

Lo Spirito Santo ci fa vivere da risorti! Devozioni 17-23 maggio

Pentecoste

Lo Spirito Santo ci fa vivere da risorti: ecco la chiave di questa settimana che si chiude domenica 23 maggio con la solennità di Pentecoste, in cui Gesù dona ai discepoli lo Spirito Santo, il dono definitivo, il dono dei doni. «Lo Spirito Santo non è, come potrebbe sembrare, una cosa astratta; è la Persona più concreta, più vicina, quella che ci cambia la vita. Vedere il Risorto non basta, se non Lo si accoglie nel cuore. Non serve sapere che il Risorto è vivo se non si vive da Risorti. Ed è lo Spirito che fa vivere e rivivere Gesù in noi, che ci risuscita dentro. Per questo Gesù, incontrando i suoi, ripete: «Pace a voi!» (Gv20,19.21) e dona lo Spirito» (Papa Francesco).
Con questa consapevolezza prepariamoci a vivere l’ultima settimana del tempo di Pasqua, invocando senza sosta lo Spirito Santo.

GIOVEDÌ 20 MAGGIO
Inizio novena al beato Rolando Rivi

«Fratelli e sorelle è con le lacrime agli occhi che mi accingo a parlare del Beato, Rolando Rivi, morto martire per la fede. Piangiamo la morte di questo ragazzo, forte come una quercia per onorare e difendere la sua identità di seminarista. Al lampo di odio dei suoi carnefici egli rispose con la mitezza dei martiri, che inermi offrono la vita perdonando e pregando per i loro persecutori. Il martirio di Rolando Rivi è una lezione di esistenza evangelica».
Con queste parole, il cardinale Angelo Amato apriva l’omelia per la beatificazione di Rolando Rivi, tenutasi a Modena il 5 ottobre 2013.
Prepariamoci nella fede e nella preghiera al ricordo di questo beato, giovane martire, che seppe vivere da risorto.

Per approfondire:
• Beato Rolando Rivi


VENERDÌ 21 MAGGIO
Venerabili Sergio Bernardini e Domenica Bedonni

I venerabili Sergio Bernardini e Domenica Bedonni hanno saputo vivere in modo straordinario l’ordinario, realizzando la propria vocazione alla santità nel matrimonio e testimoniando che cosa significa vivere da risorti.

Sergio nacque il 20 maggio 1882 e la sua vita fu segnata da ben sette funerali: in pochi anni morirono il papà, la mamma, il fratello, sua moglie e i tre piccoli figli. Rimasto solo, non smise di confidare comunque nel Signore e incontrò provvidenzialmente Domenica Bedonni, con la quale poté realizzare il desiderio di formare una famiglia numerosa e cristiana. La vita di Sergio e Domenica è una storia d’amore e di santità matrimoniale durata 52 anni. Il Signore ha concesso loro dieci figli: due sposate, sei suore e due sacerdoti. Sergio e Domenica hanno testimoniato, in francescana semplicità, la teologia delle beatitudini accettando sempre la volontà di Dio anche nelle situazioni più difficili.

Per approfondire:
• Il sì all’amore. I venerabili servi di Dio Sergio e Domenica Bernardini


VENERDÌ 21 MAGGIO
Inizio novena alla Santissima Trinità

Il 21 maggio inizia la novena alla Santissima Trinità, la cui solennità si celebra la prima domenica dopo Pentecoste.  Quello della Trinità è un mistero che suscita sempre una grande meraviglia. La nostra fede e la nostra pietà non possono fare a meno di un riferimento costante e forte alla Santissima Trinità. Proviamo anche solo a considerare quante volte nominiamo la Santissima Trinità nell’Eucaristia, nei Sacramenti o anche solo nelle nostre preghiere quotidiane, a partire dal semplicissimo segno di croce del mattino.

Attraverso questi nove giorni di intensa preghiera, abbiamo la possibilità di contemplare tutta l’opera della salvezza che progressivamente ci svela la natura intima di Dio. «La Santissima Trinità non è il prodotto di ragionamenti umani; è il volto con cui Dio stesso si è rivelato, non dall’alto di una cattedra, ma camminando con l’umanità, nella storia del popolo d’Israele e soprattutto in Gesù di Nàzaret». Tenendo nel cuore queste parole di papa Francesco, prepariamoci nella preghiera alla solennità della Santissima Trinità (domenica 30 maggio) e con gioia profonda riaffermiamo la nostra fede nel Dio Uno e Trino.

Per approfondire:
• Pregate, pregate, pregate
• Sulla tua parola – Messalino maggio-giugno


SABATO 22 MAGGIO
Santa Rita da Cascia

Oggi è festa grande a Cascia e non solo, perché la Chiesa ricorda santa Rita, la Santa delle cause impossibili, la Santa del perdono e della pace; Rita ci insegna a fare della nostra vita un capolavoro, nelle mani di Dio, in qualsiasi condizione. Lei fu sposa, madre e monaca e sempre seppe vivere da risorta: questa è la sua forza e la sua lezione.

PREGHIERA A SANTA RITA
O Dio onnipotente ed eterno,
che in Santa Rita da Cascia ci hai dato un luminoso esempio
di unione a te nella preghiera
e di servizio e amore ai fratelli,
fa’ che, superando per sua intercessione
il nostro egoismo e la pigrizia,
possiamo imitarla per sperimentare nella prova
il tuo amore misericordioso
e la sua fraterna protezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio,
che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello
Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.

Per approfondire:
• Santa Rita monaca agostiniana
• Preghiere a santa Rita da Cascia
• Piccola vita di santa Rita da Cascia


DOMENICA 23 MAGGIO
Domenica di Pentecoste

I cristiani inizialmente chiamarono Pentecoste il periodo di cinquanta giorni dopo la Pasqua. A quanto sembra fu Tertulliano, apologista cristiano (155-220), il primo a parlarne come di una festa particolare in onore dello Spirito Santo. La Chiesa, nella festa di Pentecoste, vede l’atto di nascita del suo essere missionaria, considerandola, insieme alla Pasqua, la festa più solenne di tutto il calendario cristiano.


Meditiamo sull’importanza dello Spirito Santo, grazie alle parole di papa Francesco: «Il primo dono di ogni esistenza cristiana è lo Spirito Santo. Non è uno dei tanti doni, ma il Dono fondamentale. Lo Spirito è il dono che Gesù aveva promesso di inviarci. Senza lo Spirito non c’è relazione con Cristo e con il Padre. Perché lo Spirito apre il nostro cuore alla presenza di Dio e lo attira in quel “vortice” di amore che è il cuore stesso di Dio… Il primo compito dei cristiani è proprio mantenere vivo questo fuoco, che Gesù ha portato sulla terra (cfr. Lc 12,49), e qual è questo fuoco? È l’amore, l’Amore di Dio, lo Spirito Santo. Senza il fuoco dello Spirito le profezie si spengono, la tristezza soppianta la gioia, l’abitudine sostituisce l’amore, il servizio si trasforma in schiavitù».

Per approfondire:
• Preghiere allo Spirito Santo
Lo Spirito Santo e la santità
• I doni dello Spirito Santo


Lo Spirito Santo ci insegna a vivere da risorti, ci sussurra all’orecchio parole di cielo… lasciamo che agisca nel nostro cuore!

Vi aspetto nei commenti al post!
Buon cammino!

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