Lourdes: gli ultimi hanno un posto in prima fila

Lourdes: gli ultimi hanno un posto in prima fila

Lourdes

«Lourdes capovolge i criteri del mondo. È un luogo dove non ci sono porte. Tutti possono entrare. Ma il posto in prima fila lo avranno sempre gli ammalati, i disabili, i poveri, le persone emarginate e sole, i piccoli secondo i criteri del mondo». In poche parole monsignor Jacques Perrier, vescovo emerito di Tarbes e Lourdes, ben fotografa il santuario mariano dove milioni di pellegrini si recano ogni anno per ricevere la carezza della Mamma Celeste, il conforto del suo materno abbraccio. 

Le prime apparizioni

È l’11 febbraio 1858 quando il soprannaturale entra nella vita quotidiana di Bernadette Soubirous, cambiando radicalmente la sua vita e in seguito quella di milioni di persone. È una mattina piovigginosa a Lourdes e fa tanto freddo. Bernadette decide di andare con la sorella Toinette e l’amica Jeanne a raccogliere la legna. Le tre ragazzine, costeggiando la riva del fiume, giungono davanti a una grotta da cui le separa un piccolo canale. Toinette e Jeanne lo attraversano senza esitare; Bernadette, invece, non può bagnare i suoi piedi nell’acqua gelata. Improvvisamente un rumore, simile a un colpo di vento, attira la sua attenzione. Subito volge lo sguardo ai pioppi del prato ma questi non si muovevano. C’è un secondo «colpo di vento» e questa volta Bernadette guarda davanti a sé: al di sopra della grotta, a destra, c’è una specie di nicchia, un anfratto. Alla base un rosaio selvatico si muove.

All’improvviso la cavità buia si illumina e in mezzo a tanta dolce luce un sorriso la attende. Bernadette vede una figura bianchissima, dall’aspetto di una di una giovane di sedici o diciassette anni, che le fa cenno di avvicinarsi. È vestita di bianco, con una fascia azzurra che scende lungo l’abito. Sul capo ha un velo bianco e si intravedono appena i capelli. Porta sul braccio un grande rosario dai grani bianchi, legati da una catenella d’oro. Sui piedi nudi brillano due rose, anch’esse d’oro. Bernadette si inginocchia, mette la mano in tasca e prende il rosario che sempre porta con sé. La Signora si unisce alla preghiera di Bernadette. Terminato il Rosario la Bella Signora scompare. Il 14 febbraio Bernadette si sente chiamata ad andare alla Grotta. Porta con sé dell’acqua benedetta che getta sulla Vergine durante la nuova apparizione. Così infatti le era stato consigliato di fare, temendo che quanto visto da Bernadette non venisse da Dio. La Vergine sorride e rimane in silenzio. Parlerà il 18 febbraio: «Non vi prometto di farvi felice in questo mondo – dice a Bernadette – , ma nell’altro. Volete farmi la cortesia di venire qui per quindici giorni?». La Vergine, quindi, confida a Bernadette tre segreti che la ragazza deve tenere per sé e non rivelare mai a nessuno.

Il messaggio di Lourdes

I messaggi rivelati dalla Signora vestita di bianco a Bernadette si possono così riassumere: preghiera, penitenza, conversione, Immacolata Concezione. Il messaggio di Lourdes al mondo può essere però ben compreso solo se si legge tutta l’intera vicenda, guardando a tutta la vita di Bernadette.
Il suo esempio ci trasmette una profonda pace, proprio quella pace che si respira a Lourdes e che può testimoniare chiunque vi si rechi. È questa la guarigione più grande che portano a casa i pellegrini di Lourdes, quella del cuore. 

Il Santuario di Lourdes 

Dalle apparizioni del 1858, milioni di persone sotto attirate dalla pace che promana dal santuario di Lourdes; i pellegrini toccano con mano, sperimentano la grazia di questo luogo. Si recano a Lourdes per pregare umilmente la Vergine Maria, che così si è presentata a Bernadette Soubirous: «Io sono l’Immacolata Concezione».

Andare a Lourdes significa guardare e scoprire un luogo, visitato nel 1858 dalla Mamma Celeste per diciotto volte. Significa respirare la fede dei tantissimi pellegrini che sono attratti dalla chiamata della Vergine a «venire qui in processione». Tanti i malati che cercano un po’ di conforto ai piedi della Grotta. È palpabile nell’aria la carità di tutti i volontari e hospitalier, che offrono un prezioso servizio agli ammalati e a tutti i pellegrini. I loro occhi pieni di luce sono la più grande testimonianza della fede e della gioia che trasmette a tutti la Vergine Maria.


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